MENADIS nasce a Napoli nel 1965, secondogenita di Antonio e Maria in una famiglia di nove figli. Ancora bambina nasce in lei un intenso amore per la pittura accompagnato dalla precisa volontà di apprenderne la tecnica e perfezionarsi, così l’incontro, nel 1980, con il sessantenne pittore napoletano Gabriele Comella le offre l’opportunità desiderata, infatti il maestro intuisce subito il talento espressivo dell’adolescente MENADIS e ne fa la sua allieva. Nel 1983 MENADIS si sposa e segue suo marito prima in Nigeria ed in seguito a Monfalcone. Il soggiorno in queste terre suggestive e l’incontro con culture differenti formano MENADIS sia umanamente sia artisticamente e di questo si nutriranno tutte le sue opere successive. Tornata definitivamente in terra natia nel 1991, riprende la frequentazione con il maestro Comella, ora, però, ormai moglie e madre, con minore costanza e concentrazione. Qualche anno dopo, quando i figli raggiungono l’età scolare, MENADIS ha la possibilità di dedicare parte del suo tempo a se stessa ed è allora che ritorna a dipingere, con passione e tenacia ancora superiori per il desiderio di recuperare gli anni di inattività ed in questa animata ricerca del tempo perduto è moralmente sostenuta dal ricordo di una frase che il maestro le rivolgeva sempre con accoratezza e fiducia “Mena, non mollare mai”. In breve tempo MENADIS ottiene l’apprezzamento del pubblico e della critica, ma ciò non la distoglie dal suo intento di perenne miglioramento. Chi osserva i suoi dipinti vi coglie la forza interiore, l’allegria e la dolcezza che naturalmente le appartengono, e chi la conosce la ritrova pienamente e totalmente nelle sue opere. Il caro maestro Comella, teneramente appellato “nonno Gabriele” dai figli di MENADIS, muore ottantaduenne e lascia in lei un grande vuoto affettivo. Attualmente, MENADIS prosegue il suo cammino artistico con perseveranza e sentimento e certamente in futuro la sua biografia si arricchirà di meritati successi.