Akira Toriyama (letteralmente: Akira "montagna degli uccelli"), nasce ad Aichi il 5 aprile 1955. Nel 1974 si diploma disegnatore industriale presso una rinomata scuola di Tokyo e viene subito assunto da una famosa ditta del settore. Qui, però, quella grande ed incredibile abilità con l'inchiostro che lo contraddistingue e la sua fantasia senza fondo non servono a nulla. Sarà solo a partire da alcuni anni più tardi, e cioè dal 1978 che il mondo potrà finalmente conoscere il suo straordinario talento. Preparato un breve episodio pilota di venti pagine, dal titolo: "Wonder Island", in occasione di un concorso per esordienti mangaka indetto dalla rivista "Weekly Shonen Jump", pubblicata dalla casa editrice Shueisha... lo vince e viene premiato come migliore promessa del fumetto comico-demenziale. Inutile dire che la sua storia, pubblicata sulle pagine dello stesso settimanale della Shueisha, gli porterà non solo la gloria tanto attesa ma anche un bel contratto "decennale" ed "esclusivo" con questa famosa casa editrice. Prima bisogna accontentare i fans, questa è la psicologia di mamma Shueisha... È per questa ragione che lo stesso anno compare la richiestissima seconda parte del fumetto che lo aveva reso famoso, e cioè: "Wonder Island 2"... Il resto, come si dice, è storia, che ormai si tramanda di manga-fan in manga-fan. In breve la sua popolarità raggiunse livelli stratorferici; Dr. Slump and Arale-Chan (1980), primo lavoro ufficiale, faceva ridere ogni età e le storie brevi che nel frattempo realizzava e pubblicava non facevano altro che stuzzicare la voglia nei lettori di poter leggere sempre nuovo materiale da lui firmato. Oberato di lavoro ed osannato dalla critica, decise, un giorno, di prendere alcuni aiutanti... e quello fu l'inizio della fine. La sua casa divenne un porto di mare ed i gabbiani, stipati a migliaia sulle travi portanti del tetto, gli facevano i bisognini sulle tavole inedite. Venne il momento, allora, anche per via di alcuni reclami inviati dalla protezione animali, di aprire uno studio serio e professionale... uno studio in cui ci fosse così tanto spazio da permettere ai gabbiani di scagazzare comodamente in giro senza rischiare di ritrovarsi al mattino con un bel regalo sui disegni... uno studio che chiamare "Bird" (e cioè: "uccello") poteva sembrare così banalmente comico che... FUNZIONAVA ALLA GRANDE. La fondazione del Bird studio di Toriyama, ancora oggi la meta più aspirata da tutti i giovani mangaka giapponesi e non, risale ai primi anni ottanta, pochi anni prima, cioè del termine della serie dedicata alla superrobottina combinaguai più famosa della storia e l'inizio della sua vera "serie dalle uova d'oro": DRAGON BALL. Se possiamo confermare che Arale, nel triennio 81/84 aveva raggiunto una popolarità incredibile tra i fans, tanto smodata da far denominare il fenomeno "Aralemania", altrettanto, se non di più, possiamo dire del seguito di fans riscosso dalle mitiche gesta di Son Goku e co. a partire dal 1984, e cioé dall'inizio della loro serializzazione settimanale sempre sulle pagine di Weekly Shonen Jump. Da più di 10 anni, Akira oriyama sforna successi "blockbuster", lavori imperdibili che affascinano e stupiscono sia per la meravigliosa ad al contempo semplicissima tecnica utilizzata, sia per quella tanto particolare atmosfera giocosa e simpatica che premea tutte le sue produzioni più importanti e riempie il cuore di lettori di una gioia sincera e pura, sia, infine, per la sua incredibile abilità di sceneggiatore ed ideatore. Ora sembra però che la sua carriera sia definitivamente chiusa; Akira toriyama in persona, infatti, in una intervista rilasciata agli editor della Kadokawa e pubblicata sulle pagine di "Newtype", afferma di essere stanco e di volersi prendere "un anno se non più" (sono parole sue!) di sano e meritato riposo... Ebbene, questa intervista ha suscitato un vero e propio vespaio nel mondo dei manga anche perché, con la dipartita di un così grande e famoso nome, la Shueisha non potrà più contare sull'apporto economico e sulle vendite precedenti... Ma non siate tristi per questa notizia: mentre alcuni smaliziati lo danno alle Maldive a crogiolarsi al sole a fare Pat pat e aumma aumma in compagnia di tre bellissime pupe biotte, ed altri hanno giurato di averlo visto in compagnia del maestro Muten alla piccola isola della Tartaruga mentre si accingeva a... consegnare il latte, armato di un enorme guscio sulle spalle; altri ancora, e chissà come mai quelli a cui il mondo sembra credere di più (boh, saranno simpatici!), sono certi di averlo visto già al lavoro ad un nuovo, straordinario fumetto che già da ora, ancora prima quasi che venga creato, fa già parte della leggenda... una leggenda nata alle pendici di un grande e fertile monte, un monte che tutti chiamano "la Montagna degli Uccelli", il luogo dove prendono vita le fiabe più belle del nostro tempo.