-Innamorati Interpreti: Meg Ryan Matthew Broderick Kelly Preston Tchèky Karyo |
Film d'apertura del Festival di Taormina 1997, Innamorati Cronici,
lungometraggio d'esordio per il regista Griffin Dunne, già straordinario interprete di Fuori
Orario di Martin Scorsese e Un Lupo Mannaro Americano a Londra di John Landis,
il cui recente cortometraggio Duke of Groove ha ricevuto una candidatura all'Oscar,
è una commedia fresca, divertente e niente affatto scontata che si propone come una delle
più gradevoli sorprese del 1997.
Sam (Matthew Broderick) è un ingenuo ragazzo di campagna, lavora in un
osservatorio astronomico ed ama Linda (Kelly Preston) da quando andava a scuola; ogni
giorno, a mezzogiorno, si ripete il loro appuntamento a distanza che è quasi un rituale:
lui punta il suo telescopio verso il parco, lei si posiziona nel punto prestabilito e lo
saluta tutta sorridente.
Maggie (Meg Ryan) è un'intraprendente ragazza di città, fotografa d'avanguardia abituata
a sfrecciare per le strade della metropoli sulla sua moto di grossa cilindrata, ha
incontrato Anton (Tchèky Karyo) durante un viaggio a Parigi e lo ha portato con sè a New
York.
Quando Linda e Anton, dopo essersi innamorati ed aver abbandonato "l'uomo della via
lattea" e la ragazza che serviva solo per ottenere il permesso di soggiorno, vanno a
vivere insieme in un lussuoso appartamento di Soho, Sam e Maggie si ritrovano a spiarli
dalla finestra della casa di fronte, un loft abbandonato e dall'aspetto fatiscente. E,
grazie ad una brillante trovata dello sceneggiatore Robert Gordon, li spiano, quasi fosse
un film nel film, nella maniera più cinematografica possibile, con uno degli strumenti
ottici più antichi ed efficaci: la camera oscura.
Così, attraverso una combinazione di luce proveniente dall'esterno e lenti riflettenti, i
due amanti respinti proiettano inosservati sulla bianca parete le scene d'amore che
prendono vita dall'altra parte della strada, soffrendo, conoscendosi, alleandosi e
meditando vendetta. Perchè se Sam è giunto a New York mosso dalla forza del suo
sentimento, nella speranza di poter un giorno riabbracciare la sua Linda, è l'odio,
invece, a dirigere le azioni di Maggie, una rabbia incontrollabile alimentata dalla sola
voglia di vendetta, che la porterà a convincere anche il suo compagno di sventura ad
agire con un solo scopo: annientare Anton, le sue certezze, il suo tenore di vita,
sopprimere, insomma, il suo insopportabile fascino francese, il tutto in un frenetico
susseguirsi di macchinazioni e scene esilaranti.
Un contributo fondamentale alla felice riuscita di questa piacevolissima opera prima viene
comunque dalla scelta dei suoi protagonisti. E se Kelly Preston, da poco vista in Jerry
Maguire, è carina e niente più, la sua Linda, del resto, è certamente la figura
meno sfruttata nello svolgimento dell'azione, mentre gli altri tre personaggi sembrano
costruiti apposta per i loro interpreti: Meg Ryan, sempre più bella e per la prima volta
in un ruolo da vera cattiva, è Maggie, Matthew Broderick il povero Sam, Tcheky Karyo, che
i più ricorderanno nei panni dell'agente segreto in Nikita, l'affascinante Anton.