Dr Fabio DEL PIDIO
Med. Omeopatica - Agopuntura Tr. Cin. -Mesoterapia - Med. Estetica - Dietoterapia
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Medicina Generale
Quando la fronte scotta
MEDICINA GENERALE
Quando la fronte scotta
La febbre è un sistema naturale di difesa dell'organismo contro le infezioni. La maggior parte dei microbi che causano malattie, siano essi batteri o virus, rallenta la propria moltiplicazione se la temperatura del corpo che lo ospita si alza. Questo è il motivo principale per cui la medicina moderna sconsiglia l'uso indiscriminato dei farmaci antipiretici, così detti perché abbassano la febbre. Anche gli animali, che non hanno altro modo di curarsi dalle infezioni se non fidarsi delle capacità di reazione del proprio organismo, sfruttano gli effetti del calore. Una curiosa ricerca ha dimostrato, per esempio, che, se una lucertola viene infettata con un batterio, si mette al sole per alzare la temperatura del proprio corpo; se viene costretta a restare all'ombra, dove le sue sorelle sane si rifugiano nelle ore più calde, ha meno probabilità di guarire rapidamente dalla malattia.
QUANDO E COME RIDURLA
Non tutte le febbri sono tollerabili. Se i disturbi associati (mal di testa, stanchezza
e brividi) sono tali da compromettre il riposo o l'alimentazione, è opportuno
far scendere la temperatura a livelli più confortevoli. Per farlo sono disponibili
numerosi farmaci: i più utilizzati sono l'aspirina e il paracetamolo. Quest'ultimo
è consigliato soprattutto nei bambini, perché altrettanto efficace
e con minori effetti collaterali. L'aspirina è controindicata per chi soffre
di gastrite e ulcera. Se la febbre è alta (oltre 38,5 °C), l'uso di borse
del ghiaccio o di spugnature fredde sulla fronte e sul collo ne accelera la discesa.
NO
AGLI ANTIBIOTICI SENZA CRITERIO
Febbre non significa antibiotico. Questi farmaci, peraltro preziosissimi, sono però
usati troppo spesso a sproposito. In primo luogo sono efficace solo sui batteri
e non sui virus, che sono invece la causa più comune di raffreddori e influenze.
Inoltre non sono direttamente attivi sui maccanismi della febbre, ma agiscono in
maniera indiretta, uccidendo i batteri che ne sono la causa. Se questi non sono
sensibili all'antibiotico, o non sono i responsabili della febbre, prenderlo non
aiuterà a diminuire i sintomi né affretterà la guarigione.
QUALCHE CONSIGLIO PRATICO
In caso di febbre alta è importante bere molto (acqua, tè, camomilla,
succhi di frutta, spremute), anche perché questo è spesso l'unico
modo per introdurre qualche caloria, zuccherando le bevande. La temperatura alta,
infatti, diminuisce l'appetito ma aumenta il consumo energetico.
E' sconsigliabile forzare il malato a mangiare se non ha fame, soprattutto se si
tratta di un bambino.
Un errore molto comune è coprirsi troppo, perché in questo modo il
corpo non riesce a liberarsi del calore in eccesso. I neonati, in particolare, che
hanno un sistema di regolazione della temperatura ancora immaturo, devono essere
vestiti leggermente. I brividi che spesso accompagnano le febbri alte, infatti,
non dipendono dalla temperatura esterna ma da un meccanismo corporeo che, provocando
la contrazione ripetuta e involontaria della muscolatura, favorisce la produzione
del calore.
IL COLPO DI CALORE
In estate, nelle giornate molto calde e secche, è facile che bambini e anziani,
ma anche adulti non prudenti, subiscano il classico colpo di calore. In questo caso
la febbre non è dovuta a un'infezione, ma a un eccessivo riscaldamento del
corpo, aggravato dalla perdita di liquidi con il sudore.
E' sconsigliabile dare un farmaco antipiretico, perché si rischia di peggiorare
la disidratazione provocando ulteriore sudorazione.
Il rimedio consiste nel bere il più possibile ed, eventualmente, nel prendere
un integratore di sali minerali. Un bagno a temperatura corporea (37 °C) aiuterà
a far scendere la febbre.
Se il colpo di calore è molto grave, può associarsi a nausea e cattivo
assorbimento dei liquidi. Un medico potrà praticare una fleboclisi per superare
il momento critico.
COME MISURARLA
La temperatura del corpo si misura con un termometro a mercurio. La misurazione
ascellare, cioè con il termometro posto sotto l'ascella, benché sia
la più usata, è poco affidabile.
Meglio prendere la temperatura orale, lasciando il termometro tra la base della
lingua e il pavimento della bocca per almeno tre minuti.
La misurazione rettale, invece, è particolarmente indicata per i bambini
al di sotto dei quattro anni. Il termometro da usare ha una forma particolare, più
sottile e affusolata. Basta lasciarlo in sede uno o due minuti per conoscere la
giusta temperatura.
I valori normali e quelli considerati indice di malattia variano a seconda della
sede nella quale si effettua la misura, come indicato nella tabella.
Consigli quotidiani
se possibile, non usare farmaci
se la colonnina sale troppo, applicare sulla fronte e sul collo spugne imbevute d'acqua fredda
bere molto non coprirsi troppo meglio la misurazione orale; nei bambini sotto i 4 anni quella rettale