Dr Fabio Del Pidio

Med. Omeopatica - Agopuntura Tr. Cin. -Mesoterapia - Med. Estetica - Dietoterapia

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Terapia Sclerosante - Mesoterapia senza aghi

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Convenzione S.S.N. Per la Medicina Generale

Medicina Generale

L'intestino pigro

MEDICINA GENERALE

L'intestino pigro si può svegliare


CHE COSA E'
Consiste nella diminuzione della frequenza delle scariche intestinali, con disidratazione e indurimento delle feci. Anche un'evacuazione ogni 3 o 4 giorni può essere normale, purché non sia dolorosa e non lasci una sensazione di ripienezza della pancia. E' importante rivolgersi al medico solo se si diventa stitici all'improvviso, specie se si è anziani.

LE CAUSE
Prima fra tutte è l'alimentazione scorretta. I cibi molto raffinati sono privi di scorie e quindi non producono massa fecale. Anche l'attività fisica ridotta, indebolendo i muscoli della pancia, può rendere difficile l'evacuazione. Alcuni farmaci, poi, come per esempio gli antiacidi per lo stomaco o gli psicofarmaci, sono a loro volta causa di stitichezza.

IL CIBO
Chi soffre di stitichezza deve seguire una dieta ricca di fibre vegetali: frumento, riso integrale, pane integrale, verdure sia cotte sia crude. E' meglio, invece, limitare l'uso di grassi animali, insaccati e cioccolato. Le fibre si possono introdurre anche con gli integratori alimentari di crusca.
Per mantenere le feci morbide, poi, è necessario bere molta acqua, circa 2 litri al giorno, iniziando con un bel bicchiere la mattina a digiuno.

L'ESERCIZIO FISICO
E' molto importante muoversi il più possibile, perché ciò stimola la funzione intestinale e rinforza i muscoli della pancia. Se i muscoli fanno difetto, è possibile assumere delle posizioni che aiutino l'evacuazione. La migliore è la cosiddetta posizione alla turca, che nei nostri bagni è di difficile attuazione. Si può però appoggiare i piedi su un supporto di circa 30-40 cm di altezza in modo da diminuire l'angolo tra la coscia e la pancia, facilitando la contrazione dei muscoli.

I LASSATIVI
L'uso che si fa dei lassativi è spesso eccessivo: non è necessario andare di corpo tutti i giorni. Inoltre provocano uno svuotamento totale dell'intestino, ed è quindi normale che l'indomani non ci sia molto da evacuare. Alcuni purganti, come i sali di magnesio, attirano acqua nell'intestino e creano una sorta di diarrea chimica. Se vengono usati troppo spesso si rischia di squilibrare le concentrazioni dei sali nel sangue. In caso di stitichezza abituale è meglio usare i cosiddetti lassativi di massa. Si tratta di sostanze, come i semi di lino o di psillio, che, una volta ingerite con abbondante acqua, formano una mucillagine che rende soffici le feci e ne aumenta il volume. Solo questo tipo di lassativo può essere utilizzato frequentemente, gli altri sono da riservare a casi particolari, e non vanno utilizzati mai per più di tre giorni di seguito.

LE EMORROIDI
Possono indurre una stitichezza di origine psichica perché rendono l'evacuazione dolorosa. Molte delle abitudini di vita che provocano i problemi intestinali mantengono anche infiammate le emorroidi. In questo caso valgono le stesse considerazioni e i consigli pratici precedentemente illustrati e, in caso di emergenza, basta lubrificare il canale anale con un po' di vaselina.

I CAMPANELLI DI ALLARME
E' bene rivolgersi al medico se:
la stitichezza compare all'improvviso

si associa a dimagrimento

si associa a perdita dell'appetito

si hanno forti dolori addominali senza riuscire a evacuare

si accompagna frequentemente a nausea, soprattutto dopo aver mangiato

se insieme ai problemi intestinali è insorta una febbricola

GLI ESAMI
Nel caso il medico sospetti qualche malattia alla base del vostro disturbo, potrà consigliarvi di fare una radiografia dell'addome. Con un mezzo di contrasto è possibile studiare il calibro dell'intestino e individuare eventuali zone ristrette. Se questi esami non danno alcun esito, si passa allo studio della peristalsi, ossia della capacità dell'intestino di contrarsi. Dal risultato di questo esame si chiarirà se ci si trova davanti a una difficoltà che riguarda la progressione delle feci lungo tutto l'intestino, o se il ristagno avviene nella parte terminale.

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