Dr Fabio Del Pidio

Convenzione S.S.N. Per la Medicina Generale

MEDICINA GENERALE

Come affrontare il ciclo doloroso

COSA E'
Un quinto circa delle donne sane soffre di disturbi legati alla mestruazione che vanno sotto il nome di dismenorrea. I sintomi spesso precedono l'arrivo del flusso e consistono in un peggioramento dell'umore, con facilità a stancarsi, senso di gonfiore del seno e pancia tesa: è la cosiddetta sindrome premestruale. La dismenorrea vera e propria causa forte dolore addominale, mal di schiena, a volte mal di testa, nausea e diarrea, di solito limitati al primo giorno della mestruazione. Colpisce soprattutto le donne giovani che non hanno avuto figli. La causa è ormonale: dipende, cioè, dalla produzione di ormoni da parte delle ovaie. Inoltre le pareti dell'utero producono in grande quantità, durante il periodo che precede le mestruazioni, le prostaglandine, sostanze che provocano contrazioni dell'utero e restringimento dei vasi che portano il sangue all'organo. Il diminuito apporto di ossigeno che ne consegue determina il dolore mestruale. Le prostaglandine sono anche responsabili dei sintomi generali che vengono avvertiti in quei giorni.
La personalità della donna e alcune sue caratteristiche psicologiche possono influire sulla gravità dei disturbi: è stato notato che la dismenorrea colpisce più frequentemente persone che hanno tendenza a preoccuparsi, a deprimersi o ad autocompatirsi. L'atteggiamento della madre nell'accettare o meno i disturbi legati al ciclo nelle adolescenti tende a influenzare il successivo comportamento delle figlie.

COSA FARE
E' stato notato che le giovani donne con mestruazioni dolorose riducono, o addirittura eliminano, i loro disturbi quando cominciano una attività sportiva. E' probabile che l'esercizio fisico regolare, anche se moderato, migliori l'ossigenazione dei tessuti da una parte e il tono dell'umore dall'altra, anche se non è ancora completamente chiaro quali siano i meccanismi della sua azione positiva. Forse in virtù del loro effetto rilassante, hanno avuto buoni risultati sul dolore le manipolazioni della colonna vertebrale (fatte da un chiropratico o da un fisioterapista) e i massaggi lombari non troppo energici. In qualche caso può essere necessario ricorrere a un farmaco antinfiammatorio. Si può usare della semplice aspirina, che non ha bisogno di prescrizione medica, e che, quando viene presa per un solo giorno a bassi dosaggi (mezza compressa da 500 mg, ripetibile dopo qualche ora) non aumenta in modo significativo l'entità dell'emorragia ma agisce rapidamente sul dolore. Quando però il flusso o il dolore mestruale sono intensi al punto di limitare le normali attività, è il caso di valutare col proprio medico se usare la pillola anticoncezionale, che annulla i sintomi provocando false mestruazioni (in quanto non avviene l'ovulazione). La tradizione femminile ha suggerito molteplici accorgimenti per limitare il dolore periodico, tramandati da una generazione all'altra, come l'applicazione sulla pancia di borse d'acqua calda, l'uso di infusi di malva o tiglio e altro ancora. Pur confermando che nessuna di queste pratiche è dannosa, l'eventuale sollievo che se ne ricava è solamente dovuto all'effetto "coccola": occuparsi, o meglio ancora, far sì che qualcuno si occupi dei propri malesseri, fa sempre bene. Bisogna poi sfatare alcune leggende che circondano il periodo mestruale: nell'era degli spot che pubblicizzano shampoo dolci "per lavarsi i capelli tutti i giorni", qualche donna crede ancora che durante il ciclo non ci si possa lavare la testa, né fare il bagno o la doccia. Al contrario, un bagno moderatamente caldo può esercitare un effetto rilassante sulla muscolatura di tutto il corpo e diminuire così i crampi addominali.

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