Dr Fabio Del Pidio
Med. Omeopatica - Agopuntura Tr. Cin. -Mesoterapia - Med. Estetica - Dietoterapia
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Convenzione S.S.N. Per la Medicina Generale
Medicina Generale
Avviare un bambino all'attività sportiva
MEDICINA GENERALE
Come si fa a:
Avviare un bambino a un'attività sportiva
A chi la scelta?
Lo sport è divertente, è necessario allo sviluppo
e alla salute e per questo motivo è un diritto di bambini e ragazzi e delle
loro famiglie. Lo afferma la "Carta europea dello sport per tutti", sottoscritta
già nel 1975 dai Ministri comunitari. "Ognuno - vi si legge - ha il diritto
di praticare lo sport", che deve ricevere la stessa attenzione e i medesimi finanziamenti
che sono destinati ad altri settori dell'attività sociale.
Sport è salute, dunque. Ma perché lo sia davvero deve sottostare a
regole precise. Alcune sono scritte, altre no. Per esempio, la legge stabilisce
che un medico debba verificare se il bambino è idoneo a praticare quello
sport. Per essere certi che l'attività sportiva di nostro figlio sia quella
più adatta per lui, svolta nella misura adeguata e nel posto giusto, ci dobbiamo,
invece, basare sul nostro buon senso, su quello del medico e sulla serietà
dell'associazione sportiva a cui lo affidiamo
"Prima di tutto -
ci spiega il professor Silvano Busin, direttore del Centro ospedaliero Fitness instructor
dell'ospedale "Luigi Sacco" di Milano - il bambino non deve essere avviato all'attività
sportiva voluta dai genitori, ma a quella che egli ha scelto liberamente. È
molto frequente vedere bambini che fanno sport malvolentieri. E si può star
certi che, il più delle volte, si tratta di bambini che sono stati spinti
a fare quello sport invece di un altro, magari a loro più gradito".
Certo, vi sono casi in cui il bambino deve essere indirizzato, perché il
medico consiglia una determinata attività sportiva per correggere difetti
incipienti o per realizzare uno sviluppo psicofisico ottimale. Ma la scelta va fatta
tenendo conto anche delle condizioni psicologiche del bambino, del suo carattere
e della sua disposizione e non soltanto di quelle fisiche.
Non esistono sport
buoni o cattivi, vi sono soltanto attività più o meno adatte a ciascun
bambino - spiega Marisa Muzio, professore associato presso l'Istituto di Psicologia
dell'Università di Milano - Per esempio, è sconsigliabile assecondare
il desiderio di fare attività agonistica molto competitiva in un bambino
che non abbia la costanza di allenarsi con sistematicità.
Oggi, in effetti, i genitori e i ragazzi chiedono sempre meno di fare sport agonistico,
di partecipare a campionati o a tornei veri e propri. Ce lo conferma il dottor Belmuso,
presidente provinciale dell'Unione italiana sport per tutti (UISP) "Per aiutare
bambini e genitori a scegliere l'attività sportiva più adatta - ci
dice - le società sportive più grandi e gli impianti comunali di numerose
città organizzano giornate chiamate ÔProva lo sport', nel corso delle
quali è possibile provare gratuitamente uno o più sport per un giorno".
"Quando si avvia un
figlio a un'attività agonistica - dice Silvano Busin - il pediatra non basta.
Ogni sport richiede speciali requisiti: per chi vuol fare uno sport subacqueo, per
esempio, ci vuole un medico in grado di accertare che non esistano sintomi di ansia
o di claustrofobia".
Anche per quanto riguarda le condizioni fisiche, bisogna essere certi che il bambino
possa fare uno sport senza rischi. Questo genere di visite specialistiche appropriate
è a carico della famiglia, ma costituisce uno degli strumenti indispensabili
per avviare un bambino all'attività giusta. Gli altri sono la sensibilità
dei genitori, la conoscenza del proprio figlio e la serietà del medico utilizzato
dal centro sportivo.
Vi sono molte associazioni
piccole e piccolissime, sorte per iniziativa di gruppi di genitori, nate presso
oratori parrocchiali o da centri sportivi veri e propri. Ma non tutte offrono garanzie
di esperienza, preparazione e sicurezza. Come riconoscere quelle "serie"?
"Al momento, le società sportive sono società di fatto, non riconosciute
legalmente - dice il dottor Belmuso - Una legge è in discussione in Parlamento,
ma per ora associazioni e centri sportivi non sono obbligati a corrispondere ad
alcun requisito particolare".
Tuttavia, vi sono alcuni semplici criteri per decidere se iscrivere il proprio figlio
a un centro o a un'associazione sportiva.
Una volta fatta la
scelta, l'attività sportiva del bambino dovrà essere seguita, ma con
buon senso. "Bisogna sempre verificare che chi insegna lo sport, l'istruttore di
nuoto o di tennis, usi un linguaggio chiaro, con spiegazioni semplici - spiega per
esempio Marisa Muzio, che è stata nazionale di nuoto, medaglia di bronzo
alle Universiadi di Tokyo - E il bambino non è un adulto in miniatura: le
gare sono importanti, ma non bisogna Ôstressarlo'.
Anche il tifo del papà o della mamma sono strumenti a doppio taglio. Accompagnare
il proprio figlio all'allenamento è un piacere per molti genitori - aggiunge
la Muzio - e fa bene anche al bambino. Ma vi sono alcune semplici regole da rispettare.
Per esempio, ai bordi del campo da gioco, non date suggerimenti tecnici, che creano
ansia e che magari contrastano con quelli dell'istruttore. Non cedete mai alla tentazione
di fare confronti con i compagni più bravi o meno dotati. E se il bambino
vi chiede di Ôsaltare' una lezione, dategli retta: potrebbe esservi qualche
cosa che non va".
. Può fare sport anche chi è portatore di un handicap fisico. Anzi,
lo sport è uno strumento efficacissimo per il recupero e l'inserimento sociale
di persone affette da minorazioni fisiche. UnÔesperienza sportiva può
aiutare il bambino ad aumentare la coscienza del proprio corpo e ad accrescere la
fiducia in se stesso e il senso del valore personale. Però, in questi casi,
l'attività sportiva deve essere praticata nell'ambito di un piano generale,
che comprenda la scuola e la famiglia.
È possibile che nella propria città, l'amministrazione comunale disponga
di un servizio di avviamento allo sport per disabili, completo di trasporto fino
a un centro attrezzato e di personale qualifficato. Per accertarsene, è sufficente
una telefonata. E (particolare che sembra ovvio, ma non lo è) conviene assicurarsi
che non esistano barriere architettoniche, cioè impedimenti al libero accesso
del bambino all'impianto sportivo.
Per le attività
sportive non agonistiche: è sufficiente accompagnare il bambino dal pediatra
di base e farsi rilasciare un certificato medico di idoneità all'attività
sportiva non agonistica. Il certificato è a pagamento.
Per fare sport agonistico: oltre un dato limite minimo di età, é
obbligatorio un certificato medico di idoneità all'attività agonistica.
Nel calcio, per esempio, il limite è a 12 anni; per le arti marziali, a 9
anni, per l'atletica leggera a 14. Il certificato si ottiene presso un Centro di
medicina sportiva convenzionato, dove il bambino viene sottoposto gratuitamente
agli accertamenti necessari (elettrocardiogramma a riposo e da sforzo, ecc.). Al
di sotto dell'età minima fissata dalla legge, è invece sufficiente
il certificato di idoneità fisica generale rilasciato dal pediatra di base.
Per i Giochi della gioventù: per partecipare a manifestazioni sportive
organizzate dalla scuola, bisogna richiedere alla scuola stessa un modulo regionale,
sul quale il medico di famiglia riporterà gratuitamente il risultato della
visita di idoneità.
Centro Sportivo
Italiano
Roma, via Conciliazione 3; tel. 06/6867941
CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano)
Roma, Foro Italico 00194; tel. 06/36851
UISP (Unione Italiana Sport Per tutti)
Roma, largo Franchellucci 73; tel. 06/439841
Unione Sportiva ACLI
Roma, via Marcora 18/20; tel 06/6867941
Telefonando alla sede centrale di una di queste Società sportive nazionali, è possibile ottenere il recapito dei centri sportivi presenti nella vostra città.
La pratica dello sport agonistico può sottoporre i bambini a una forte tensione, che a sua volta potrebbe danneggiarne lo sviluppo. Perciò, attenzione ai segnali di allarme.
Sport | Praticato | Desiderato |
Nessuno sport
Nuoto Calcio Pallavolo Basket Arti marziali Tennis Danza Ginnastica artistica Sci |
1.665
1.576 1.478 1.006 550 385 344 310 244 222 |
400
1.119 880 1.197 686 358 976 210 187 183 |