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Programmazione
disciplinare Italiano 1.
Comprensione della lingua orale
2.
Comprensione della lingua scritta
3.
Produzione nella lingua orale
4.
Produzione nella lingua scritta
5.
Conoscenza delle funzioni e delle strutture della
lingua
6.
Conoscenza ed organizzazione dei contenuti
Si
allega una tabella con la divisione degli obiettivi sulle tre classi Storia
Geografia
Matematica Descrizione
criteri
Matematica Classe 1^ Obiettivi minimi
Obiettivi medi
Obiettivi massimi
Classe 2^ Obiettivi minimi
Obiettivi medi
Obiettivi massimi
Classe 3^ Obiettivi minimi
Obiettivi medi
Obiettivi massimi
Educazione Tecnica
Educazione musicale Finalità:
Sviluppo armonico della personalità attraverso la conoscenza e l'utilizzo dei
materiali sonori e dei relativi linguaggi espressivi. Lettura critica ed
estetica dei messaggi sonori e musicali, anche mass-mediali. Maturazione di
abilità cognitive attraverso l'uso di codici musicali.
Educazione fisica - Obiettivi minimi 1.
Consolidamento e coordinamento degli schemi motori di base
2. Potenziamento fisiologico
Religione
L'inserimento
degli allievi in situazione di handicap
L'inserimento degli alunni disabili in situazione di handicap ottempera
alle disposizioni della legge quadro
104/92 e segue le linee fondamentali dell'Intesa tra il Provveditorato agli
Studi di Torino, l'ASL n.7 e i Comuni del Distretto scolastico n.28.
Si effettuano pertanto ogni anno i necessari collegamenti tra i progetti
educativi, riabilitativi e di socializzazione della scuola e degli enti pubblici
, Enti Locali, IRRSAE, Regione. Si cerca di superare le condizioni che possono
impedire di fatto la frequenza scolastica degli studenti portatori di handicap:
finora tutti i ragazzi interessati hanno potuto accedere alle attività
didattiche e alle risorse della scuola.
L'attività educativa e didattica è organizzata secondo il criterio
della flessibilità, mirando alla continuità educativa tra i diversi ordini e
gradi di scuola, prevedendo lo svolgimento anche di attività extrascolastiche e
di iniziative di sperimentazione.
Si continuerà l’arricchimento, presso la biblioteca della scuola, del
centro di documentazione esistente, a cui i docenti possono attingere materiale
didattico per l'inserimento scolastico degli allievi disabili e per il loro
orientamento scolastico e professionale.
Gli interventi di tipo educativo, didattico e socio-sanitario devono
essere coerenti ed integrati, perciò coinvolgeranno gli insegnanti dei vari
Consigli di classe, i genitori degli alunni, gli operatori delle USSL, il
personale ausiliario, e per alcuni allievi gli educatori comunali.
Il Gruppo Tecnico e la Commissione Handicap lavorano per: -
individuare le strategie didattico-educative, -
reperire i sussidi e il materiale scolastico, -
confrontarsi periodicamente sulle metodologie adottate, gli obiettivi raggiunti
e da raggiungere, soprattutto sul piano delle abilità di gestione di sè.
Quando gli alunni non evidenziano handicap di particolare gravità, si cerca di
facilitare l'acquisizione di contenuti e di abilità propriamente scolastiche.
Tenendo
conto delle diverse caratteristiche degli alunni, delle loro potenzialità, e
rimandando ai piani di lavoro individualizzati per una disamina più dettagliata
dei singoli profili e degli obiettivi specifici delle varie discipline,
si intendono perseguire i seguenti obiettivi generali. -
Favorire l'integrazione dell'alunno disabile e l'acquisizione di più adeguate
capacità relazionali; -
rafforzare l'autostima e stabilire rapporti di minor dipendenza dagli adulti; -
lavorare in gruppo ed accettare le regole di comportamento; -
imparare a concentrarsi su un'attività e portarla a termine; -
sviluppare le abilità manuali, anche con l'uso di strumenti; -
organizzare autonomamente un semplice lavoro pratico; -
potenziare le abilità di ascolto, decodificazione dei messaggi, osservazione,
categorizzazione; -
incrementare le capacità mnemoniche; -
migliorare la motricità globale e fine; -
acquisire o padroneggiare meglio i concetti di relazione spazio-temporale e di
causa-effetto; -
sviluppare le capacità di tipo logico-matematico di classificazione e di
seriazione; -
migliorare la comunicazione verbale e non (corporea, musicale,
grafico-espressiva), riuscendo ad esprimere in modo comprensibile le proprie
esigenze; -
ricavare semplici informazioni dai testi scritti; -
sviluppare l'autonomia sociale e personale.
Ogni singolo obiettivo viene graduato in sottobiettivi, al fine di
garantire il processo d'insegnamento - apprendimento. Sono privilegiati gli
obiettivi che implichino abilità spendibili nella vita quotidiana (uso del
denaro, del telefono e dei servizi pubblici; decodificazione dei simboli
visivi).
Per quanto concerne la metodologia da seguire, si cerca nel possibile di
svolgere le attività didattico-educative all'interno del gruppo classe,
inserendo l'alunno in lavori comuni e creando situazioni socializzanti (lavori
di gruppo, attività al computer, gite, visite d'istruzione). Vengono alternati
interventi più mirati, da svolgere al di fuori dell'aula e finalizzati al
recupero di abilità specificate nei programmi individualizzati. Può essere
efficace il ricorso ad attività ludiche e alla verbalizzazione. L'acquisizione
dei concetti si favorisce stimolando l'allievo all'osservazione e alla
manipolazione, procedendo dal concreto all'astratto.
Le verifiche avvengono in itinere, nell'ambito del lavoro quotidiano,
rilevando progressi e difficoltà. Servono a valutare l'efficacia degli
strumenti adottati, ad apportare interventi ed eventuali modifiche alle
strategie seguite, adeguando le attività alle reali possibilità degli alunni.
Sono presi in considerazione ed esaminati gli obiettivi generali e specifici in
sede di Consiglio di Classe, oltre che nell'ambito del gruppo integrato. Per
valutare l'evoluzione dei ragazzi si effettuano anche incontri periodici con i
genitori, gli psicologi, le assistenti sociali ed altri eventuali operatori
impegnati nella cura e nell'assistenza ai ragazzi. Continuità didattica
Il Collegio Docenti, riconoscendo l'importanza della continuità con gli
altri ordini di scuola, ha da sempre dedicato tempi e risorse nei rapporti
con le altre agenzie formative. Ma,
mentre è facilitato il contatto con la scuola elementare da cui proviene la
quasi totalità degli allievi, diventa difficile e complesso relazionarsi con le
scuole superiori. Infatti Volpiano e S.Benigno dipendono da un unico Circolo
Didattico, mentre la formazione
secondaria di secondo livello si articola in un ventaglio di possibilità, tutte
fuori dai nostri Comuni, che spaziano dal Canavese (Rivarolo), al capoluogo, ai
centri della prima e seconda cintura torinese.
Sulla continuità con la scuola superiore ci si è limitati finora a
partecipare alle iniziative sorte a livello di distretto, anche perchè la
difficoltà ad identificare degli interlocutori significativi ha finora impedito
di programmare iniziative costruttive, basate sull'analisi delle rispettive
finalità formative, sul confronto dei curricula e delle modalità di
valutazione. I contatti con i vari Istituti si mantengono nell'ambito delle
attività finalizzate all'orientamento scolastico, e nei progetti di inserimento
di allievi portatori di handicap.
Con la scuola elementare invece è in atto da anni una fattiva
collaborazione in più ambiti specifici. A. Attività di preparazione al passaggio nella
Scuola Media attraverso:
- le visite per conoscere la scuola media, con la partecipazione degli
allievi di 5^ ad alcune lezioni delle nostre classi;
- la presentazione alla Commissione Classi della Scuola Media dei profili
individuali degli allievi in arrivo;
- la revisione finale della formazione classi da parte delle insegnanti
della scuola elementare; B. Continuità nell'inserimento degli allievi in
situazione di handicap attraverso:
- l'incontro di presentazione del ragazzo, della sua storia, delle sue
abilità;
- la disponibilità delle insegnanti elementari durante i primi mesi
dell'inserimento in scuola media. C. Continuità didattica attraverso una
programmazione comune. E'
stato attuato un progetto biennale che ha portato i due ordini di scuola,
attraverso il confronto sulla programmazione e le modalità di lavoro, ad una
riflessione e ridefinizione degli obiettivi educativi e didattici sia
trasversali che disciplinari. Attualmente
la collaborazione prosegue con la progettazione di attività comuni e la
collaborazione nel Progetto Storia. Progetti
La
nostra scuola formula progetti di intervento modulare che rispondono alle
finalità principali del POF. I progetti perseguono il duplice scopo di ampliare
l’offerta formativa e di innalzare il livello di scolarità e il successo
scolastico, anche se alcuni sono indirizzati in modo più specifico verso una
delle due finalità, oppure si propongono anche l’integrazione di allievi in
particolare difficoltà.
I progetti coinvolgono tutta la scuola e sono stati organizzati sulla
base della finalità e/o delle modalità di lavoro. Alcuni sono specificamente sorti da realtà particolari
dei Consigli di Classe, o prevedono uno sviluppo particolare di quelli generali
in alcune classi. Molti progetti sono nati nell’ambito della relazione
costruttiva che la scuola ha avviato da anni con la realtà locale. Altri
prevedono il collegamento della nostra scuola con la realtà più ampia
dell'Italia, dell’Europa e del mondo, anche attraverso le reti informatiche. Quest'anno,
anche in relazione alle nuove disposizioni amministrativo-contabili, i progetti
sono stati accorpati secondo il seguente schema. 1.
Progetto Multimedialità -
Informatica -
Il
Dantesco - giornale della scuola 2.
Progetto Biblioteca 3.
Progetto Benessere -
Educazione
alla Salute -
Continuità -
Integrazione -
Recupero -
Gruppo
Sportivo 4.
Progetto Ambiente -
Iniziative
sulla tutela ambientale -
Visite
di studio e soggiorni presso i Parchi Naturali -
Progetto
Sicurezza -
Progetto
Vauda -
"Alice
nelle città" -
"Il
Museo va a Scuola" -
Collaborazione
con "Paesi Tuoi" 5.
Progetto Teatro -
Espressione
corporea -
Animazione
teatrale -
Progetto
Video -
Teatro
dei Burattini 6.
Progetto Lingue -
Lingue
2000 -
Smile
and Drama -
Soggiorno
studio all'estero -
Science
Across the World -
Comenius I Progetti sono allegati. VERIFICA
DEL POF
Il Piano dell'Offerta
Formativa sarà sottoposto ad una duplice verifica: una in itinere per seguire
lo svolgimento delle attività programmate e poter intervenire ad operare
eventuali correzioni o modifiche che si rendano necessarie; una finale per
valutare l'efficacia e l'efficienza del progetto.
Quella in itinere prevede l'incontro a febbraio tra il gruppo di progetto
e gli insegnanti coinvolti nell'attuazione del Piano, divisi per gruppi di
lavoro. Ci saranno inoltre verifiche trimestrali con il personale di Segreteria.
A
fine anno scolastico il POF sarà verificato attraverso l'analisi di alcuni
indicatori, che sono da sempre considerati significativi nel definire
l'efficacia dell'intervento formativo della scuola.
Uno di essi è il numero delle ripetenze e degli abbandoni, sia in
assoluto, sia come variazione rispetto agli anni precedenti: sarà considerato
positiva la sua diminuzione. Il dato in percentuale poi sarà confrontato con la
media delle altre scuole del territorio: si auspica che non se ne discosti, se
non in negativo.
Il fenomeno della dispersione scolastica è da sempre un indice di grave
disagio, che ha di solito radici sociali esterne alla scuola, ma sul quale la
scuola deve interrogarsi per valutare quanto il suo intervento contribuisca ad
alleviarlo e non piuttosto ad accrescerlo.
Il Collegio Docenti pur credendo nel valore educativo e di recupero che
la ripetenza deve assumere, ritiene che un'alta incidenza delle bocciature
diventi un segnale di disagio e richieda una revisione del progetto educativo.
Il Collegio inoltre ha predisposto delle prove finali comuni per la
verifica delle abilità di base. Tali prove sono costruite in base alla
definizione di standard minimi di livello per le classi prime, seconde e terze.
I risultati di queste prove saranno valutati sulla media della classe e
correlati alla media delle prove d'ingresso. Il Collegio definisce così,
attraverso i gruppi di materia, in termini di prestazioni concrete e
osservabili, alcuni degli obiettivi che l'intervento formativo vuole
raggiungere.
Viene attuata inoltre una valutazione dell'intervento formativo basata
sul gradimento dell'utenza, attraverso due questionari, uno per gli allievi che
rispondono attraverso lo strumento informatico e uno per le famiglie.
Oltre alle verifiche interne alla scuola, il Collegio considera un
importante banco di prova del proprio intervento il grado di successo ottenuto
dai ragazzi nel passaggio alla scuola superiore. Da anni il lavoro di continuità
con le Scuole del distretto ci consente di conoscere e confrontare i risultati
dei nostri allievi che frequentano le scuole del distretto, che sono per altro
sicuramente confortanti.
DOCUMENTI ALLEGATI TRACCIA PIANO DI LAVORO -
Presentazione della
classe:
composizione, descrizione, divisione in fasce di livello. -
Obiettivi rapportati
alla classe: educativi
- integrazione o modifica di quelli indicati nel POF, se necessario; disciplinari
- indicazione per ciascun obiettivo delle prestazioni operative, collegandole
alle fasce o almeno indicando i livelli minimi per la fascia bassa. -
Contenuti disciplinari
in sequenza. -
Attività
interdisciplinari ed
eventuali compresenze. -
Metodi / modalità :
lezioni frontali - discussioni - esperimenti - ricerca attiva - lavoro a gruppi
- brain storming - improvvisazione/creatività. -
Strumenti :
Testi - biblioteca - laboratori - P C - video
- Internet -
Modalità di recupero
(vedi POF) -
Valutazione e verifiche -
Programmazione
individualizzata per
allievi in situazione di handicap o in altre situazioni particolari -
Descrizione dell'allievo
per aree
: limiti, ma soprattutto potenzialità su cui agire. -
Riferimenti agli
obiettivi del PEI. -
Realizzazione del
sostegno :
ore, discipline - organizzazione settimanale altri
allievi coinvolti. -
Flessibilità dell'intervento e
sue possibili modifiche durante l'anno -
Modalità :
in classe - in altra aula
- in laboratori
da solo - in piccolo
gruppo -
con tutta la classe -
Strumenti
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