Dona, d'accordo con i cugini Arduino IV e Uberto i territori di San Giorgio, Cuceglio, Cortereggio, Ciconio e altri al vescovo e alla chiesa d'Ivrea. Il dono è significativo perché sta ad indicare che non vi erano più tensioni tra i vescovi e i discendenti di Arduino e che il vescovo d'Ivrea ha ormai assunto grandi poteri.