LA STORIA DELLA SCUOLA "ARDUINO"

La scuola Arduino nasce nel 1856 come scuola tecnica, su richiesta del sindaco d'Ivrea.

Nell'anno scolastico 1856-57 viene istituito il 1° corso con 30 alunni, nell'anno 1857-58 il 2° corso, e gli alunni arrivarono a 54, e nel 1858-59 il 3° corso. Si pensa che in questo periodo, ma non è sicuro, la sede della scuola si trovasse in via delle scuole (l'attuale Via Varmondo), vicino agli altri istituti scolastici.

I programmi d'insegnamento prevedevano diverse materie: religione, disegno, lingua francese, contabilità, artistica, lingua italiana, storia, geografia e scienze naturali. Alla fine di ogni anno scolastico venivano assegnati dei premi ai migliori allievi con un 1° grado, un 2° grado e una menzione onorevole.

La legge Casati riformò le scuole italiane per cui, nell'anno scolastico 1860-61, la scuola tecnica d'Ivrea ha un nuovo ordinamento di studi valida per tutto il regno d'Italia.

Nell'anno 1862-63 cambia la sua intestazione e diventa "SCUOLA TECNICA ASSIMILATA ALLE GOVERNATIVE" ciò prova l'efficienza della scuola e il valore dei suoi insegnanti. Ci sono esami per essere ammessi e esami bimestrali durante l'anno scolastico. Gli allievi migliori sono promossi, i peggiori condannati a ripetere e quelli che zoppicano in qualche materia devono sostenere gli esami autunnali.

In un anno imprecisato, tra il 1868 e il 1877, la scuola cambia sede e si trasferisce a Porta Vercelli, nell'attuale Piazza Balla. Con l'anno scolastico 1879-80 assume una nuova denominazione, diventa: "SEDE TECNICA PAREGGIATA D'IVREA".

Un altro passo avanti si ha quando viene riconosciuta come "SCUOLA STATALE" nel 1886. Una nuova riforma si ha intorno al 1920 quando alla scuola tecnica si sostituisce quella "COMPLEMENTARE". Questa è la conseguenza della riforma attuata dall'allora Ministro della Pubblica Istituzione Giovanni Gentile. Il 25 febbraio 1924 il Consiglio dei professori si riunisce per decidere il nome da dare alla scuola, si sceglie quello di "ARDUINO" in onore di Arduino d'Ivrea (proclamato re d'Italia nel 1002). Questa proposta viene accolta dal Provveditore agli studi di Torino nello stesso anno.

Nel 1926 si comincia a sentire un'eco della fascistizzazione della Regia Scuola Complementare Arduino. Con la nascita nel 1926 dell'Opera Nazionale Balilla, per l'educazione civile e morale della gioventù, si attua un particolare controllo sull'educazione fisica nelle scuole. Entrano perciò a far parte delle materie obbligatorie educazione fisica e l'istruzione religiosa. La scuola Complementare, istituita dalla riforma Gentile, dura poco perché nell'anno scolastico 1929-30 viene trasformata in "Scuola secondaria di Avviamento al Lavoro". Questa non è molto dissimile da quella che l'ha preceduta come indirizzo e finalità, vuole però fornire una istruzione postelementare per la preparazione ai vari mestieri e per l'inserimento nel mondo dell'agricoltura, dell'industria e del commercio. Le materie sono molte e tra esse alcune del tutto nuove, ecco l'elenco completo: italiano, storia, geografia, matematica, scienze, igiene, francese, disegno, calligrafia, canto orale, computisteria, ragioneria, merceologia, stenografia, dattilografia, esercitazioni maschili e femminili, esercitazioni agricole, religione, educazione fisica maschile e femminile.

Nel 1935 viene istituita la Regia Scuola Tecnica, un corso biennale ad indirizzo commerciale che ha lo scopo di completare in modo più specifico il ciclo dell'Avviamento; proprio per evidenziarne la continuità viene anch'essa intitolata ad Arduino.

Nel 1936, in pieno periodo fascista, l'edificio scolastico di Piazza Balla viene demolito per fare posto alla Casa Littoria e le Regie Scuole di Avviamento e Tecnica si trasferiscono in via San Nazario nell'ex Collegio Internazionale Saini (l'attuale Istituto Jervis).

Intorno agli anni '40, non sappiamo bene quando, per mancanza di documenti precisi, la scuola di Avviamento si sdoppia. Alla vecchia Arduino, che prende il nome di Avviamento Commerciale, si affianca una nuova scuola, l'Avviamento Industriale che ha sede nello stesso edificio. Sono due scuole simili come insegnamenti di base, ma la prima prepara gli allievi per lavorare presso aziende o uffici, mentre la seconda si preoccupa della preparazione di manodopera qualificata per l'industria metalmeccanica. La scuola continua regolarmente la sua vita didattica anche durante il conflitto mondiale. Dalla fine della guerra però si sente l'esigenza di ampliare l'edificio scolastico per l'aumento degli allievi, ma per le difficoltà economiche del dopoguerra, solo nel febbraio del 1955, si iniziano i lavori per la costruzione dell'edificio, che attualmente ospita la scuola.

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Nel 1963 viene varata, al posto della vecchia scuola postelementare, la nuova "Scuola Media Statale" obbligatoria e gratuita, della durata di tre anni. Nel 1976 per mancanza di spazio, l'assessore alla pubblica istruzione, destina una parte dell'edificio pluriuso del Comune alla scuola media Arduino.