MDM SAN MARTINO C5
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MDM A VIENNA  !!
TRE GIORNI IN ALLEGRIA
Venerdì 6 ottobre 2006 l'MDM si ritrova all'aereoporto Valerio Catullo con destinazione Vienna. La trasferta rientra nel premio ottenuto con la vittoria finale del campionato MSP della scorsa stagione. Infatti l'Air Dolomiti, sponsor del torneo, ha messo a disposizione 10 viaggi per i giocatori vittoriosi nella finale del sette maggio scorso.
Convocazione alle ore 6 in punto per effettuare tutte le pratiche e partire verso la tanto sospirata meta. Si arriva nella zona partenze e il primo ad essere presente è Albi con consorte, (di solito ritardatario cronico, ma ingannato dalla Stefy che gli aveva detto che il ritrovo era alle 5.30!), a seguire Repetto G. e Lorenzini, anche loro accompagnati, che nonostante il viaggio con il Beppe alla guida, decisamente un pò rischioso, giungono in orario. Il buon Marchesini non si smentisce e si presenta puntuale con famiglia al seguito. Stranamente manca qualcuno e ormai le sei sono passate. Ma chi sarà ??? Il presidente, che come al solito dà il buon esempio, giunge con ben  15 minuti di ritardo  accompagnato da moglie, Vargiu, recuperato per strada, e i genitori Corso, aggregati all'ultimo alla comitiva.
Tutti presenti: si parte! L'aereo è puntuale, cinture allacciate e..andiamo!!! Si giunge a Vienna dopo un'ora e venti; viaggio buono, a parte Marchesini che disturba i compagni e molesta il resto dei passeggeri. Scesi dall'aereo la squadra viene riconosciuta da un gruppo di tifosi austriaci che chiedono autografi e varie foto.


Sopra la squadra sbarcata a Vienna, doveva essere una foto dei giocatori, non sappiamo perchè ci sia la Francy (no-no); si può notare anche papà Corso, in veste di preparatore.
Si procede quindi con il recupero dei bagagli per dirigersi verso l'hotel, qualcuno ne approfitta per non fare fatica e si fa trasportare da altri.
Usciti dall'aereoporto ci attendono due autisti (con tanto di cartello SAN MARTINO CALCIO) che, con due mini bus ci portano all'Hotel IBIS. Giunti a destinazione le stanze non sono pronte... ne viene data solo una dove poter mettere i bagagli. E' quella di Albi che, molto felice, ospita tutto il gruppo per una rinfrescata.
Si riparte subito perchè ci sono molti luoghi da visitare e non c'è tempo da perdere. Dopo aver studiato il tragitto si sale in metropolitana con destinazione Schonbrunn, la residenza estiva degli Asburgo. Il castello è veramente fantastico, con giradini incantevoli e stanze con finiture preziose. Il gruppo si muove compatto, non prima però di puntino al bar. Usciti dal castello ci si sposta nel giardino, con tanto di parco-giochi, dove il Cesco si diverte con la ruspa e un labirinto nel quale Antonio Corso si mette in gara con il figlio, uscendone vincitore. Tutto questo per arrivare a Gloriette, l'imponente monumento simbolo di Schonbrunn collocato su una collina e dal quale si gode un meraviglioso panorama.
Scesi dalla collina ci si dirige verso lo Strudel Show: quando c'è da mangiare il gruppo sembra rianimarsi. Si arriva quindi nella sala adibita a questo assaggio ma le cose vanno per le lunghe e, complice anche il Luca che nel frattempo ha pensato bene di fare i suoi bisogni, si decide di tornare in hotel. Ecco alcune foto della giornata.
I TRE CAPITANI
LA DIRIGENZA DI FRONTE ALLA NUOVA SEDE
ECCO IL GRUPPO A SCHONBRUNN
Per la prima serata si decide di mangiare in un tipico ristorante Viennese. Dopo esserci spostati verso il centro troviamo un ristorantino che sembra essere quello giusto. Scendiamo nel locale e subito veniamo accolti dal "simpatico" Schultz, che con estrema educazione ci divide in due tavoli. Dopo due ore di attesa riusciamo a mangiare le nostre grigliate. Il Cesco, a cui non è proprio pesata l'attesa, minaccia Lorenzini che sta già mangiando e lo guarda in cagnesco fino all'arrivo del suo piatto. Voto cena 7 1/2, voto servizio 2, per la simpatia di Schultz.
Sabato 7 ritrovo alle ore 9.00, peccato per il ritardo del solito Diego che anche stavolta non si smentisce. La destinazione è il  Castello di Belvedere, nel quale sono custodite alcune opere artistiche importanti come il bacio di Klimt. Qui veniamo marcati stretti dalla sicurezza che non ci fa fare foto e filmati e soprattutto non fa mangiare il Luca dentro la sala.
Finita la visita ci spostiamo ancora in metro dove ci sono parecchi problemi di equilibrio.
Ci fermiamo in centro per mangiare, e dopo un breve summit si opta per il Burger King. Per non farci mancare niente ci guardiamo l'amichevole Paraguay-Australia mentre mangiamo hamburger e patatine. Ma all'improvviso il dramma che rischia di rovinare la vacanza. Il Cesco non trova più lo zainetto con dentro soldi, telefono e documenti. Una perdita da poco praticamente, ma fortunatamente una cameriera, che ci vede nel panico, ci indica di aver trovato lo zaino e di averlo riposto in un luogo sicuro. Della serie "CHE CULL !!".
Usciamo rinfrancati e facciamo un giro in centro per digerire e bere un caffe.... e poi dicono che gli hamburger non fanno male!!! (vedi foto faccia Cesco, Albi e Beppe)
Riprendiamo la metro in direzione Prater, ma Albi ci pone un quesito: " E' tutto il giorno che giriamo e siamo sempre ad Ausgang!!" Il gruppo finge di non sapere che Ausgang significa uscita, ma non sappiamo ancora se Albi l'abbia capito.
Arriviamo al Prater e ci dirigiamo subito verso la famosa ruota panoramica. Al giro non partecipano Beppe e Stefy per vertigini e Dino, poichè svogliato. Scesi dalla ruota si fa un giro nel Luna Park e poi ci si dirige verso il vicino Danubio. Il Cesco dice che sono due passi, il navigatore della Sary è contrario, ma si prosegue a piedi e finalmente si arriva sul ponte che attraversa il Danubio. Passeggiata sul ponte e poi classica foto di gruppo con il Danubio alle spalle.
Stanchi morti ci dirigiamo verso l'Hotel, appuntamento alle 18.30, per andare a mangiare a Grinzing, luogo consigliato da Dino e Stefy. Quasi tutti puntuali prendiamo la metro e ci dirigiamo verso questo splendido paesino nel quale si trovano parecchi ristoranti tipici. Entriamo in uno che ci ispira fiducia e in effetti è davvero una buona scelta. Nel locale, tutto in legno, c'è parecchia gente e pure musica dal vivo : un tipo con il violino, uno con la fisarmonica e una donna che canta canzoni austriache. Ci mettono in una stanza dove ci sono sedute al tavolo di fianco un gruppo di gnocche da paura. Difficile non vederle, queste educate e gentili si fanno infatti subito notare per i modi femminili e aggraziati.
Ordiniamo il loro stesso piatto in quanto sembrano proprio ragazze del posto e che di buona cucina se ne intendono davvero.
Si mangia parecchio e si beve birra e c'è anche il tempo di cantare qualche canzone italiana.
Usciti dal ristorante facciamo un giro, ma veniamo sorpresi da una pioggerella che ci costringe a prendere il tram e dirigerci in fretta  verso l'hotel. Ma qui si verifica la scena più bella della vacanza. Siamo tutti su una carrozza, a parte il Corso e la moglie Francy (no-no) che sono rimasti su quella dietro. Chiaccherando non ci si accorge di essere giunti a destinazione e,  solo all'ultimo minuto, riusciamo a scendere al volo. Scendiamo tutti, tranne i Corso che, essendo su un'altra carrozza, si rendono conto della fermata, solo dopo aver visto  tutto il resto del gruppo che, dalla strada, li saluta calorosamente con le mani. Scendono alla fermata dopo, ma trovano alcune difficoltà a ritrovare la stazione metro in cui si trova il gruppo. Arrivano dopo 15 minuti tra gli applausi degli amici, sempre pronti a confortarli. Si arriva all'hotel e ci si dà appuntamento alla mattina seguente, ore 9.00
Al mattino la sveglia suona presto, alcuni preparano le valigie altri guardano il GP con relativa delusione, soprattutto Marchesini che non si dà pace per tutta la mattinata. Il solito ritardo dei Corsi che questa volta ottengono il record della vacanza : ben 25 minuti !
Si parte per l'ultimo giorno e ci dirigiamo alla metro al grido di Luca "Diego-Diego!!". Prime tappe i teatri dell'Opera e il Musik Verein dove si tiene il concerto di Capodanno. Non si possono visitare, ma li osserviamo da fuori e facciamo le foto di rito. Ci spostiamo di poco e andiamo alla chiesa di San Carlo davanti alla quale c'è una mostra di orsi finti, dipinti da ogni paese. L'italiano è il più bello (sempre se è stato colorato da un bambino !!!) Anche qui ci rendiamo protagonisti e alcuni turisti invece di fotografare gli orsi immortalano noi in mezzo a questi.
La fame si fa sentire  e allora ci dirigiamo verso il centro e mangiamo un bel panino con il wurstel. Quindi l'immancabile caffè, questa volta in una pasticceria di lusso, nella quale però non conoscono il caffè macchiato. Momento di  shopping e poi si continua con la visita;  tappa obbligata alla chiesa di Santo Stefano, davvero stupenda ma forse con un po' troppa cera di candele!!. Il Diego, infatti, esce con i pantaloni pieni di gocce di cera, cadute su di lui grazie alla Sary che ha fatto il danno nel tentativo di spostare una candela. Usciamo e guardiamo la casa di Mozart da fuori, ma velocemente perchè l'ultima tappa sono le case colorate consigliate da Antonio. Fanno parte delle 10 cose da vedere secondo la sua guida, e noi vogliamo perdercele???
Camminiamo per quasi un'ora, ma alla fine siamo premiati, arriviamo infatti di fronte a queste case pazze dalle tinte pastello e alberi ovunque.
Ormai è ora di tornare, la gente è molto stanca e i bus ci attendono all'hotel. Vargiu è distrutto e denuncia un dolore al ginocchio per impietosire il gruppo.
Non si è drogato è solamente stanco, non preoccupatevi il giorno dopo sarà come nuovo.
Arriviamo all'hotel e uno dei pulmini è partito con altra gente, a Vienna ti fregano pure il bus, e poi sono gli italiani ladri.
Comunque siamo in orario e facciamo il check-in in tempo grazie all'aiuto di due personaggi che fanno aprire uno sportello appositamente per noi. Mangiamo e poi prendiamo l'aereo, tutti ai loro posti, qualcuno un pò ansioso. Il Cesco, dimenticandosi che sull'aereo ci sono italiani, minaccia ad alta voce Lorenzini, che siede dietro,  dicendo: "ADESSO SCORESO TUTTO IL VIAGGIO!!". Il vicino di posto, casualmente di Verona, capisce tutto ma dichiara, ridendo, di essere austriaco. Da qui è nata una bella amicizia.
Alle 21.30, atterriamo a Verona, puntualissimi, recuperiamo i bagagli e la vacanza è veramente finita.
Saluti e baci, tutti molto contenti; è stata proprio una bella vacanza, il gruppo è stato unito anche nei momenti difficili, vedi smarrimento zainetto Cesco,  Pelati dispersi, vittoria Alonso con depressione Marchesini, smarrimento borsa verde della Marinella-Maristella-Marianella (ma come si chiama davvero??)
Ci lasciamo alle spalle una bella esperienza che forse, ci auguariamo possa aver unito il gruppo anche in previsione calcistica;  alla fine siamo qui per questo, per giocare e quindi ora via al campionato.. non si sa mai che il prossimo anno si possa ripetere un'altra vacanza !!!
Ringraziamo l'MSP e l'Air Dolomiti per il viaggio premio e soprattutto il personale Air Dolomiti, molto gentile e preciso nell'organizzazione.