presentazione

Una breve presentazione

Ad aprile dell'anno scorso, dopo mesi di frequenza presso il Dams con la promessa che il passaggio verso il Multid@ms sarebbe avvenuto di diritto (automaticamente), qualcuno ha deciso che eravamo in troppi...e che l'unica soluzione potesse essere quella di estendere il numero chiuso anche coloro che invece avevano pieno diritto di continuare.

C'era chi non credeva nell'efficacia della protesta ma alcuni di noi sono andati fino in fondo nonostante lo scetticismo di chi pensa che bisogna rassegnarsi davanti alle ingiustizie.

Dopo varie discussioni, lamentele e lotte si è arrivati ad un compromesso che ha garantito alla maggior parte degli studenti di effettuare il passaggio.

Avendo a disposizione di tutte le e-mails raccolte in questi mesi di "lotte" e "solidarietà", ho pensato di mettere on line questo sito....che amo definire di "solidarietà universitaria", definizione banale ma quanto mai significativa. Questo perchè penso che se l'università è una giungla di burocrazia...noi, possiamo rimanere uniti per sopravvivere ;)

Come? Cercando di diffondere le notizie ricevute (accertandosi che siano corrette), inviando materiale utile ai nostri "colleghi", collaborando al miglioramento di questo sito, che è nato veramente dal nulla.

Questo è uno spazio da poter utilizzare liberamente, ed ognuno di voi può contribuire alla sua realizzazione.

E' una sorta di "fonte di informazione alternativa a quella ufficiale" ... quelle fonti sempre chiamate in modo un po' dispregiativo "voci di corridoio" ma senza le quali avremmo potuto anche non sostenere alcuni esami o sostenerli senza le dovute informazioni.

Invito tutti a collaborare a questa iniziativa, inviando appunti o riassunti (ovviamente scritti al pc) per poter condividere con gli altri queste importanti risorse.

Se ognuno di noi collabora ad un simile progetto, tutti ne beneficieranno. Ovviamente non possiamo escludere dal discorso gli studenti del Dams che avranno in comune con noi una parte del nostro percorso di studi.

Non vogliamo ghetizzarci ed anzi speriamo in una reciproca collaborazione.

Alexia

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