La piazza della libertà, definita nell'aspetto attuale verso la
metà del '500, è tra le più movimentate, scenografiche e
monumentali piazze del Rinascimento. Ciò è dovuto in gran parte all'irregolarità del terreno che ha richiesto una sistemazione a più ripiani coordinati da gradinate. Si apre a i piedi del cinquecentesco Castello, che le incombe dall'alto con la sua massiccia mole, e la cingono eleganti edifici di schietta impronta veneziana: il palazzo del Comune, del 1456, di architettura gotico-veneziana, tutto aperto in basso da un porticato e ornato in alto di polifore; la loggia di San Giovanni, che gli sta di fronte, eretta nel 1533, formata da un lungo portico ad archi su snelle colonne interrotto a metà da un'arcata trionfale, e sormontata dalla torre dell'Orologio. La disposizione e le proporzioni di questi edifici creano un ambiente quanto mai variato, nella quale una più vivace animazione mettono gli elementi scultorei che lo ornano: una fontana del 1542, due colonne, l'una con il leone di San Marco , del 1490, l'altra con la statua della Giustizia, del 1612, le due colossali statue settecentesche di Ercole e Caco e quella neoclassica della Pace. |
Scorcio della piazza con il leone di San Marco. |
Piazza della Libertà, vista dall'alto. In
primo piano , il palazzo del Comune, di fronte, la loggia di San Giovanni
e la torre dell'Orologio. Sull'altura la compatta mole del Castello. |