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La piazza nasce, in Italia, agli albori del Medioevo o come sagrato della Cattedrale o come largo antistante alla sede dell'autorità civile. Da qui due tipi di piazza, l'una a carattere religioso, l'altra a carattere civile, e secondariamente commerciale.
I due tipi possono fondersi, come a Ferrara, ad esempio, nei portici sul fianco della Cattedrale, ma un divario resta sempre alla base, e determina caratteristiche diverse per l'urbanistica e la sistemazione architettonica.
Un terzo tipo nasce infine, la piazza del mercato, che sia delle erbe o comunque del mercato ambulante e anche questo tipo sarà qualificato in un modo particolare; a seconda dalle regioni.
La piazza delle erbe al Nord; al centro, la piazza cederà più volentieri al mercato coperto, come a Firenze, con le logge del Mercato Nuovo, anche se le logge tendono ad assumere un carattere di raduno più aristocratico, e a Firenze con le logge dei Rucellai, a Siena con quelle dei Piccolomini e con la stessa loggia di San Paolo, che non fu di mercato anche se fu dei mercanti.
Il nucleo che nel Medioevo si costituì intorno alle piazze, rappresentò inevitabilmente il baricentro di sviluppo delle città, di lì si muovevano le fila delle strade. Poche, in questo senso, furono le città che conservarono, come Napoli, attraverso il Medioevo, il reticolo antico, anche perché poche furono le città che trasformarono un tempio antico in Cattedrale.
L'esempio di Siracusa e di Pozzuoli vecchia non è che un' eccezione.

Parma piazza del Duomo
Parma piazza del Duomo con il Battistero.
E' bello inseguire il lento conformarsi delle piazze nel Medioevo, anche se non sempre è' possibile, e per lo più implica integrazioni di fantasia.
A cominciare dalle piazze sagrato.
Una di quelle meglio conservate è la piazza del Duomo di Parma, dove almeno tre lati restituiscono la scena di una piazza medioevale. Qui il Battistero è sulla destra, di fronte il Duomo, alle spalle il palazzo del Vescovo; modica la grandezza, sicché il Battistero dell'Antelami, straordinario settizonio medioevale, troneggia e imprime come una rotazione della facciata del Duomo sulla destra.
Tale rotazione si esprime in una tensione che mira a togliere il predominio alla facciata, e basta questa contrapposizione per fomentare una dinamica interiore ad un quadrilatero che parrebbe dei più statici e immoti.
E' difficile indicare una piazza civile, di un'epoca tanto antica, e caratterizzata non da un solo edificio. Forse Volterra, con quella piazza forrigna asserragliata come un cortile, ma non piazza Tolomei a Siena, dove il pur duecentesco palazzo, barbaramente rinnovato, ormai si asside di fronte alla chiesa di San Cristoforo dall'anonima facciata neoclassica, mentre una volta, la piccola estensione della piazza e della chiesa dalla facciata certamente romanica, dovevano dare il più antico nucleo cittadino, e ad alto livello, della Toscana.
Era un caso di piazza oltre che di sagrato, perché San Cristoforo funzionava da luogo di riunione del governo senese, prima della costruzione magna del palazzo Comunale.
A Fabriano, la piazza a cui fa da sfondo il duecentesco palazzo del Podestà potrebbe aspirare a costituire, con la bella fontana, uno dei centri civici più antichi e rilevanti se i restauri, che hanno indegnamente sconciato il palazzo del Podestà, non l'avessero per sempre degradata.
Volterra 
      piazza dei Priori