Dottoressa Federica Carlieri

Odontoiatra

 

 

 

Fisiologia

 

 

CIRCOLAZIONE       -  

 

Controllo arteriolare del flusso sanguigno       -  

Il principale ruolo delle arteriole è quello di regolare il flusso sanguigno considerato che questo ultimo varia in funzione del DP e RVS  e che le arteriole sono il punto dove si addensano l ' 80 % delle RVS. Quest ' ultime  vengono variate in seguito a processi di vasodilatazione o vasocostrizione mediati da autoregolazione  miogena, necessità metaboliche, controllo nervoso e ormonale. dottoressa 

Deformabilità delle emazie       -  

Una delle caratteristiche del globuli rossi è quella di passare in ogni distretto circolatorio grazie alla sua capacità di deformarsi per i suoi caratteri morfologici ( forma biconcava ,  viscosità contenuto emoglobinico ).Se così non fosse non potrebbero passare al livello dei capillari dove il diametro è così piccolo da impedire il passaggio a un singolo Globulo Rosso non deformato. 

Funzione delle tuniche arteriose       -  

Le arterie sono formate da tre tuniche : dottoressa        -  

INTIMA  è liscia e riduce l ' attrito con il flusso ematico dottoressa        -  

MEDIA formata da tessuto elastico permette ai vasi di espandersi al passaggio del sangue perché il tessuto nervoso regola il calibro del vaso AVVENTIZIA formata da tessuto connettivo che non permette eccessive dilatazioni.       -  

Pressione venosa       -  

E ' la pressione esistente nelle vene va diminuendo  quanto più ci si avvicina al cuore. Si misura nella vena mediana del gomito ed è di 40 - 50  mm di H2O : è maggiore quanto maggiore è la pressione arteriosa. dottoressa        -  

Importanza della legge di Laplace nella circolazione     -  

La legge di Laplace individua quale sia  la tensione T che stira le  pareti di un vaso  e necessaria a neutralizzare la pressione sanguigna  ( P )  presente nel vaso stesso        -  

  P = T (1 / r1 + 1 / r2 ). Che per un cilindro  P =  T / r1

 A  P = Costante, T varia in funzione del raggio del vaso e delle resistenze sistemiche. dottoressa        -  

Microcircolazione       -  

La microcircolazione è la frazione del sistema vascolare che sovraintende gli scambi nutritivi al livello tessutale, da un punto di vista anatomico comprende piccole arterie, arteriole, capillari, vene e piccole vene.       -  

Ritorno Venoso al Cuore       -  

E ' rappresentato dal ritorno di sangue nell ' atrio destro mediante vena cava superiore e inferiore e seno coronarico. I sistemi propulsivi che spingono il sangue nella vena cava inferiore dai sistemi periferici sono :   la pompa muscolare, in cui la contrazione muscolare comprime le vene  definendo un ' azione propulsiva visto che le valvole presenti nelle vene evitano il reflusso Aumento Volume centrale  e telediastolico. dottoressa        -  

  La pompa respiratoria si ha grazie ad una dilatazione dei vasi intratoracici per diminuzione della pressione intratoracica ed aumento di quella transpolmonare. Essa si sviluppa a seguito dei sospiri, mentre la contrazione del diaframma aumenta la pressione addominale comprimendo le vene addominali che a loro volta spingono il sangue nei vasi intratoracici che si stanno dilatando. Aumenta così la pressione atriale e la gettata sistolica.         -  

Ruolo delle arterie nella circolazione sanguigna       -  

Le arterie hanno 2 funzioni, la prima è quella di convogliare il sangue al microcircolo per gli scambi nutritivi, la seconda è quella di mantenere costante la pressione arteriosa infatti grazie alla loro estensibilità il lavoro sistolico è dissipato in parte nella spinta conferita al sangue e in parte in energia potenziale elastica delle arterie. dottoressa        -  

Trasporto dell'anidride carbonica ( CO2 ) nel sangue       -  

L 'anidride carbonica viene trasportata dal sangue in 3 distinti processi :       -  

      CO2 disciolta nel sangue dottoressa        -  

  II°   CO2 trasportata come bicarbonato   CO2 + H2O  ---><-- H2CO3 --> <--HCO3- + H+ Carbamino proteina

   III°  CO2 legata ai residui di  NH2 dell'emoglobina       -  

                                                                                     O

           Hb        NH2 + CO2 ---><---  Hb  - N  -  C  -  O  -  H

                                                                                      H

Trasporto dell'ossigeno nel sangue        -  

La quantità di ossigeno presente nel sangue è molto superiore a quella che si avrebbe se non fosse legato all ' emoglobina secondo la relazione : Hb O2 ---> <---- Hb + O2       -  

APPARATO OSTEO ARTICOLARE       -  

Leggi del trofismo delle ossa        -  

Per trofismo intendiamo lo stato di nutrizione dell ' osso funzione svolta da un complesso sistema di canalicoli longitudinali  (Havers) che si connettono con altri trasversali (Volkman) in quanto in essi sono contenuti vasi,nervi che provvedono alla nutrizione dell 'osso. dottoressa        -  

Funzione della cartilagine articolare dottoressa        -  

Cartilagine generalmente ialina che ricopre le superfici articolari delle ossa. La sua funzione principale è di proteggere le ossa evitando il contatto diretto tra le articolazioni e permettendo un movimento fluido.        -  

CUORE       -  

Catecolamine       -  

Le Catecolamine sono neurotrasmettitori derivati dall ' aminoacido Tirosina e sono :       -  

la Nor-Adrenalina, secreta dalla sinapsi adrenargiche del simpatico,Adrenalina (Ormone midollare del surrene ) che si legano ai recettori alfa e beta dei tessuti bersaglio con sistemi di trasduzione del segnale ampliati dall ' AMPc. La Dopa si lega ai recettori D e tramite proteine G attiva la AMPc.       -  

 Caratteristiche Anatomo-Funzionali del miocardio       -  

I miociti sono cellule mononucleate caratterizzate  delle striature tipiche della fibrocellula muscolare scheletrica. Sono collegati tra loro mediante dischi intercalari i quali presentano desmosomi e gap-giuntions sono dunque un sincizio elettrico e meccanico. Le cellule del miocardio specifico non hanno le strie spesso sono binucleate e contengono glicogeno e specializzate nella trasmissione del potenziale elettrico più che dall ' attività contrattile considerato la minor quantità di proteine contrattili rispetto i miociti. dottoressa        -  

Conduzione introatriale dell'eccitamento cardiaco       -  

Il marcapassi da cui origina il potenziale cardiaco d 'azione è il nodo seno atriale. In ogni cellula che si depolarizza si ha l ' ingresso di cariche positive, alcuni ioni K+ vengono spinti da tale ingresso attraverso gap- junctions in cellule dove avviene una depolarizzazione che raggiungendo il valore di soglia disattiva le pompe voltaggio dipendenti. Nell ' atrio il tempo di depolarizzazione è di 90 millisecondi e l ' impulso viaggia a 1 m/s. L ' ingresso di sodio e spostamento di potassio verso le cellule vicine propagazione. dottoressa        -  

Caratteristiche Anatomo-Funzionali delle valvole atrio-ventricolari       -  

Le valvole atrio ventricolari sono delle dipendenze endoteliari che presentano nel centro due lembi, la mitralica, e tre lembi la tricuspide. I lembi si chiudono per evitare il reflusso di sangue all ' atrio. I lembi sono collegati a corde tendinee che sono ancorate ai Muscoli papillari, entrano in tensione quando la valvola è chiusa e si rilasciano quando è aperta. dottoressa        -  

 Fattori determinanti il volume di scarica fisiologico       -  

Sono la forza di concentrazione ( lunghezza telediastolica, contrattilità, ipertrofia ) e post-carico      -  

 ( r  e  Pa arteriosa)                           
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Frequenza

Pace-maker fisiologici       -  

 Le contrazioni cardiache nascono nell ' atrio destro in una zona chiamata nodo seno-atriale situato allo sbocco della vena cava superiore e raggiungono immediatamente l ' atrio sinistro.Dagli atri l ' eccitazione motoria si propaga ai ventricoli attraverso il fascio atrio ventricolare di Hiss.      -  

 Meccanismi di apertura e chiusura delle valvole atrio ventricolari e semilunari.       -  

L ' apertura e la chiusura delle valvole cardiache dipendono dai gradienti pressori tra le varie cavità del cuore . Durante la diastole la pressione delle vene cave e polmonari è maggiore di quella degli atrii ; quella degli atrii sarà maggiore di quella dei ventricoli, a questo punto avremo l ' apertura delle valvole tricuspide e mitrale, al termine della diastole le valvole si richiuderanno impedendo il reflusso. Ora la pressione dei ventricoli sarà maggiore che nelle arterie ( aorta e polmonare ) quindi grazie all ' apertura delle valvole semilunari il sangue passerà.       -   

 Fattori determinanti il postcarico      -  

Il postcarico viene determinato dal raggio ventricolare poiché un aumento dello stesso definisce un aumento della tensione del ventricolo e parallelamente alla forza che si oppone alla contrazione , ossia al postcarico. Però il riarrangiamento dei sarcomeri porta ad un aumento della gettata sistolica. L ' altro fattore è la pressione arteriosa. Un aumento della pressione arteriosa indice di post-carico, diminuisce la  GS perchè diminuisce la vcelocità di accorciamento quindi si ha acorciamento minore in un determinato tempo : potenziale d ' azione. dottoressa        -  

Fattori determinanti il precarico       -  

Il precarico è definito prevalentemente dal ritorno venoso al cuore  ed in un cuore sano è  il fattore che definisce la lunghezza delle fibre sulla base della pressione del sangue intracardiaca prima dell ' attività di contrazione. dottoressa 

Conduzione intraventricolare dell'eccitamento cardiaco dottoressa        -  

Il potenziale di azione giunto dal nodo seno-atriale al nodo atrio ventricolare si sviluppa  lungo il fascio di His che si divide nella branca destra che si articola lungo la trabecole  setto marginale e quella sinistra che dal ' endocardio del setto interventricolare si spinge verso l ' epicardio. Entrambe le vie fanno capo alle fibre di  Purkinje. La velocità  di conduzione è di circa 2m/s.       -  

Definizione di gettata cardiaca   

La gettata cardiaca è data dal volume di sangue che esce da ciascun ventricolo nell ' unità di tempo ed è pari a   5 - 6 litri /minuto.   

Elettrocardiogramma   

 L ' ECG registra quella che è l 'attività elettrica del cuore mediante elettrodi applicati al torace. Un ECG è caratterizzato da un ' onda P che definisce la depolarizzazione atriale (sistole atriale)  e l ' origine del potenziale di azione del nodo seno atriale, successivamente il sistema QRS che sottolinea la sistole ventricolare, e infine l ' onda T è la ripolarizzazione ventricolare 

 

 Fasi del ciclo cardiaco

Iniziando con la sistole atriale questa, a livello di ECG, corrisponde all ' onda P, mentre da un punto di vista meccanico al tono S4. La pressione superiore del sangue al livello atriale fa aprire la valvola atrio ventricolare e definisce la diastole ventricolare. La sistole ventricolare è registrata dall 'onda QRS. La valvola dell ' aorta e dell ' arteria polmonare si aprirà quando la contrazione isovolumetrica del ventricolo indurrà una pressione superiore a quella del sangue nel vaso. La ripolarizzazione vede il sistema di onde T. La chiusura della valvola ventricolare è il tono S1, la chiusura della valvola aortica il tono S2.

Frequenza cardiaca e automaticità del cuore

La frequenza cardiaca è data dal numero dei battiti al minuto ed è funzione della ciclicità con cui si sviluppano spontaneamente e automaticamente i potenziali di azione del nodo  seno-atriale principale marca-passi cardiaco. dottoressa 

Fattori determinanti il volume di scarica sistolica. dottoressa 

Due sono i principali fattori di scarica sistolica, la forza di contrazione e il postcarica.

La prima varia in funzione del volume telediastolico aumentando con l ' aumento della lunghezza telediastolica delle fibre, in funzione della contrattilità  che può cambiare in soggetti  caratterizzati da insufficienza cardiaca o in soggetti che assumono digitalici o glicosidici.Dopo che si è raggiunta la lunghezza ottimale delle fibre, la GS non aumenta ulteriormente anche se il ventricolo si riempie di più. Legge di STARLYG Inoltre l ' ipertrofia delle fibre varia la forza di contrazione. Il postcarico varia con Pa e il raggio ventricolare ed è anche questo fattore che influisce sulla scarica sistolica.   dottoressa 

 Fattori determinanti la gettata cardiaca

La gettata cardiaca  (GC) è influenzata da due elementi che sono : la gettata sistolica (GS) e la frequenza cardiaca (FC) tanto che  GC = GS x FC. Logicamente tutto ciò che influisce  su GS come ad esempio la forza di contrazione ventricolare  ha effetto sulla GC.dottoressa 

Importanza della legge di Laplace nel cuore

La legge di Laplace è    P  =  T ( 1/r1  + 1/r2 ) ed evidenzia come la pressione  nel ventricolo tende a diminuire man mano che il raggio dello stesso aumenta.   

Innervazione ortosimpatica e parasimpatica del cuore e suo ruolo dottoressa 

L ' innervazione ortosimpatica è di pertinenza dei gangli cervicali mentre quella parasimpatica del nervo Vago. La prima,  con il rilascio di mediatori adrenergici definisce al livello del nodo seno-atriale, un aumento della permeabilità di membrana  al  Na+, aumentando la frequenza dei potenziali di azione. Il parasimpatico determina al livello del nodo seno-atriale un aumento di permeabilità al K+ con la consequenziale diminuzione della frequenza. dottoressa 

Legge del cuore di Frank-Starling dottoressa 

Questa legge evidenzia come nel ventricolo tenda a variare il lavoro sistolico  proporzionalmente  al volume telediastolico. Più viene aumentata la lunghezza (entro certi limiti) dei miociti, più questi rispondono con un incrementato valore della forza di contrazione. ( Curva funzione ventricolare )

DIGERENTE dottoressa 

Composizione dottoressa   e funzione del succo pancreatico

La funzione del succo pancreatico sono essenzialmente due, quella di neutralizzare il chimo acido dello stomaco e partecipare alle attività digestive. La prima viene esplicata dal notevole contributo di HCO3 secreto dalle cellule acinose, la seconda da enzimi quali l ' amilasi pancreatica, lipasi, fosfolipasi A2, colesterolo esterasi, tripsina elastasi, Chimotriptina, carbossipeptidasi. dottoressa 

Ghiandole salivari  

Le principali ghiandole salivari sono tre : Parotide (sierosa) innervata dal ganglio Otico cui giungono le afferenze del nervo Glosso Faringeo, sottomandibolare e sottolinguale innervate dai gangli omonimi di pertinenza dell '  intermedio del faciale, sono entrambe miste. Tutte sono ghiandole acinose composte.

Meccanica masticatoria dottoressa 

Comportamento motorio programmato. Messo in funzione dal neurone di comando. dottoressa 

Processo che permette di sminuzzare il cibo e di amalgamarlo con la saliva facilitando lo scorrimento nel tubo digerente. Si sviluppa mediante una attività riflessa affiliata alla volontà che passa attraverso l ' utilizzo di muscoli masticatori quali il temporale, il massetere, pterigoioideo interno ed esterno. dottoressa 

Il contatto del cibo con la lingua e il suo movimento, comandato dal nervo ipoglosso, contro il palato, determina il riflesso dell ' abbassamento della mandibola cui segue, a causa dello stiramento del massetere, la chiusura che avvierà un secondo ciclo.  

 Movimenti dell'intestino dottoressa 

La motilità intestinale è definita da tre fasi :

  1° Interdigestiva la quale consta di un complesso motorio migrante

      costituito da :

                a)  fase priva di contrazione

                b)  movimento di contrazione non sincrono

                c)  attività contrattile sincronizzata

        Digestiva nella quale si hanno movimenti di rimescolamento

        Propulsiva massiva che è una risposta stereotipata

            peristaltica.

 Ormoni digestivi

Sono rappresentati dalla gastrina  ( Ca++ ) ed istamina  ( AMPc ) che inducono la secrezione  di Hcl al livello delle cellule parietali dello stomaco , inoltre la secretina  (AMPc ) regola il rilascio di HCO3 -  ( e inibisce la gastrina ) dalle cellule acinose del pancreas e la colecistochimina ( Ca++ ) il rilascio di enzimi.

Inoltre Gastrina, Secretina, Colecistochimina  ( contrazione )  inducono il rilascio della secrezione biliare. dottoressa 

 Ormoni pancreatici

Sono : l 'insulina secreta dalle cellule beta ha affinità ipoglicemizzante favorendo il riassorbimento di glucosio nel tessuto adiposo, muscolo, fegato.

Glucagone secreto dalle cellule alfa ha attività iperglimericizzante favorisce infatti la scissione del glicogeno indotta dalla glicogeno fosforilasi. Infine la somatostatina rilasciata dalle cellule delta che inibisce la creazione di glicogeno e insulina.

 Secrezione gastrica e sue fasi

La secrezione gastrica è caratterizzata da HCl, pepsinogeno, fattore intrinseco, muco neutro e si sviluppa in 3 fasi che precedono, accompagnano, seguono il pasto. Fase encefalica  in cui l ' odore la vista o la masticazione del cibo può indurre il rilascio di  gastrina. Fase gastrica con lo stiramento delle pareti dello stomaco stimolano il tono vagale che determina il rilascio di acetilcolina la quale induce il rilascio di HCl. Infine la fase intestinale che è caratterizzata dal rilascio da parte dell ' intestino di enteroossintina. dottoressa 

Strutture di impianto del dente dottoressa 

La porzione radicolare esterna del dente chiamata cemento è posizionata all'interno dell'osso alveolare , internamente la radice è composta di dentina. Il legame tra osso alveolare e cemento è assicurato dal legamento alveolare  definito da fibre di Sharpey che sono di origine fibro-collageniche. La struttura di sostegno del dente, il parodonto, è dato da : Cemento, Legamento Alveolare,  Osso Alveolare,  Gengiva.

Succo gastrico dottoressa 

Da un punto di vista chimico il costituente principale è l ' Hcl secreto dalle cellule parietali delle ghiandole gastriche propriamente dette, altri componenti proteici importanti sono il pepsinogeno che nella forma attiva è una endopeptidasi  e il fattore intrinseco che è necessario all ' assorbimento della vitamina B12.

MECCANISMI DI CONTROLLO NERVOSO

Articolazione del linguaggio ottoressa 

Processo che permette di definire la formazione di suoni differenti mediante l 'utilizzo di strutture presenti in cavità risonanti quali la bocca nella quale il movimento delle labbra, della lingua, del muscolo Buccinatore, degli stessi muscoli masticatori, Permette di articolare  suoni diversi modulando una colonna d 'aria messa in vibrazione dalle corde vocali. dottoressa 

Barocettori

Sono recettori di pressione del sistema vascolare, coinvolti nel mantenimento di una omeostasi pressoria. Sono rappresentati dai seni carotidei  e dai barocettori aortici e sono innervati dal glossofaringeo e dal vago. Aumentano la loro scarica di potenziali di azione afferenti al midollo allungato in funzione di stiramenti a cui vanno incontro a seguito di aumenti della  pressione arteriosa, definiscono un aumento del tono del parasimpatico con diminuzione delle RVS per vasodilatazione. Sono recettori ad adattamento lento.

Centri di controllo cardiocircolatorio

Sono situati nel bulbo e sono il centro cardioinibitori di pertinenza del parasimpatico nel quale è presente un gruppo di neuroni che dirigerà l ' attività del nodo SA e il centro vasomotore di pertinenza del simpatico che ha 2 raggruppamenti che coordinano il nodo SA e i vasi sanguigni.

Chemocettori    -  

Sono sensibili alle sostanze chimiche e alcuni esempi sono dati dai calici gustativi, dall ' epitelio olfattivo, altri ancora sono il glomo carotideo e aortico sensibili a variazioni della stampa [ H+],della PO2, PCO2. Diminuzioni di PO2 e aumenti di PCO2 e [H+] inducono un aumento della ventilazione e della GC e FC. La macula densa è definita da chemiocettori, che registrano la composizione del liquido che vi giunge. dottoressa 

Controllo delle gonadi femminili    -  

E ' definito dall ' ormone LH che agisce sulle cellule della granulosa di follicoli inducendo la secrezione dell ' estradiolo che ha un feed-back positivo sull ' LH il quale raggiunge un picco che stimolerà l ' ovulazione. L ' FSH determina invece il passaggio da follicolo prenatale a follicolo antrale.    -  

Controllo delle gonadi maschili    -  

Il controllo delle gonadi maschili è definito da 2 gonadotropine che sono : LH che agisce sulle cellule di Leydig inducendo il processo di sintesi del Testosterone, l ' ormone FSH  agisce sulle cellule del Sertoli caratterizzando l 'esposizione sulla membrana cellulare di una proteina legante gli androgeni che lega Testosterone. Le cellule del Sertoli hanno uina azione trofica e di sostegno, favoriscono la spermiazione, sintetizzano la tranferrina   ( Spermiogenesi )

Controllo della tensione muscolare    -  

E ' assicurato dall ' organo muscolo-tendineo del Golgi : Recettori lunghi sottili e capsula situati tra i tendini e le fibre muscolari extrafusali. Essendo collegati in serie alle fibre extrafusali le contrazioni del muscolo portano al suo stiramento. Da questi partono le fibre nervose afferenti tipo I° B a conduzione veloce.     -  

Controllo della ventilazione polmonare : ruolo svolto dall ' ossigeno     -  

Il ruolo svolto dall ' ossigeno nella ventilazione polmonare  è mediato da barocettori periferici  ( poiché i centrali, a livello della giunzione bulbo pontina, sono sensibili agli H+ ). Aumenti della sua pressione parziale diminuiscono la ventilazione, diminuzioni al disotto dei 60 mmHg definiscono un aumento rapido e deciso della ventilazione stessa. dottoressa 

 Definizione di Riflesso Spinale    -  

Risposta stereotipata allo stimolo che sollecita un organo periferico. Tale stimolo si trasmette, attraverso il nervo afferente alle radici posteriori del midollo spinale o al cervello da cui si origina  uno stimolo verso la periferia che provoca la reazione. Nel più semplice riflesso si ha una sinapsi diretta tra neurone afferente e motoneurone efferente, nei riflessi più complessi sono coinvolti interneuroni.    -  

Deglutizione    -  

Attività volontaria mediante la quale il bolo alimentare viene spinto nell ' esofago   La lingua viene utilizzata come uno stantuffo che spinge il bolo. Tale movimento è mediato dallo stiloglosso e dallo ioglosso che la tirano indietro e verso il basso. La laringe, intanto, è tirata verso l ' alto dal tiroideo e la cartilagine epiglottide, spinta sotto la lingua, si abbassa e chiude l ' apertura  laringea.

Fattori liberatori diencefalici    -  

Ormone che rilascia corticotropina ( CRH ) cellule corticotrope ACTH     -  

O.R. Tireotropina  ( TRH ) : c. Tireotrope TSH    -  

O.R della Gonadotropina ( GnRH ) c. Gonadotrope FSH    -  

O.R. ormone luteinizzante ( LHRH ) : LH    -  

O.R. ormone della crescita (GHRH ) c. somatrotope GH    -  

Somatostatina, ( SRIF ) inibisce il rilascio di somatotropina     -  

Dopamina : inibisce la sintesi di prolattina. dottoressa     -  

Funzione del lobo occipitale    -  

Nella corteccia del lobo occipitale risiede l ' area ottica primaria e secondaria, di conseguenza le funzioni principali sono orientate  a rendere cosciente il soggetto delle sensazioni visive, a una memoria visiva, e alla comprensione del significato simbolico della scrittura, nelle parole lette. dottoressa 

Funzioni del sistema limbico.

E ' l ' insieme di ampie atree del telencefalo in cui si generanoemozioni e vengono coordinate le risposte agli stimoli emotivi. Impartisce un tono emotivo alle informazioni sensoriali trasmesse.Manie, depressione, schizofrenia, demenza senile. dottoressa 

Memoria a breve e lungo termine dottoressa 

Memoria e apprendimento sono due elementi che vanno di pari passo. Solitamente input afferenti dall ' esterno di natura acustica, visiva, tattile, ecc   vengono convogliati all ' area prefrontale la quale attinge all ' area associativa per la loro comprensione. Decodificati gli impulsi, le nuove emozioni vengono inviate al sistema limbico dove vengono fissati. La memoria a breve termine differisce dalla memoria a lungo termine per il fatto che il sistema limbico con l ' ippocampo non viene utilizzato per fissare l ' apprendimento che non potrà essere protratto nel tempo. Nella memoria a lungo termine, in particolar modo  quando il memorizzare è associato ad uno stimolo emotivo che coinvolge il sistema limbico e principalmente l ' ippocampo, l ' apprendimento sarà duraturo e protratto nel tempo. dottoressa 

Omeostasi pressoria dottoressa 

I barocetori  inviano segnali  di bassi o alti valori di pressione  all ' encefalo. Se la pressione è bassa viene attivato il simpatico che aumenta la gittata cardiaca. Se la pressione è alta si attiva il parasimpatico che, tramite il nervo vago diminuisce la gittata cardiaca  per diminuzione della frequenza. dottoressa 

Omeostasi termica dottoressa 

L ' ipotalamo è la principale sede di controllo della temperatura considerando il fatto che tutte le afferenze dei termocettori fanno capo a questa parte del cervello.Il meccanismo di controllo è un feed-back negativo in cui la variabile regolata è la temperatura stabilizzata in base ad un valore di autoregolazione detto set-point. dottoressa 

Qualsiasi errore registrato dai termocettori viene mandato all ' ipotalamo che in base al set-point  attraverso modificazioni di variabili controllate attuate tramite sudorazione, brivido, vasodilatazione, vasocostrizione, comportamenti termoregolatori, stabilizza la temperatura. dottoressa 

Omeostasi dottoressa 

L'ipotalamo svolge un ruolo chiave nell ' omeostasi, in quanto riceve informazioni dal cervello, dal sistema nervoso e integra tutti questi segnali, controllando la termoregolazione, il bilancio energetico e la regolazione dei liquidi corporei. Inoltre, interferisce con il comportamento, regolando, ad esempio, la sensazione di fame, e, più in generale, le funzioni dei sistemi endocrino e nervoso. dottoressa 

Omeostasi calcemica dottoressa 

La concentrazione di Ca++ nel sangue viene mantenuta costante dall ' azione combinata di tre sostanze : vitamina D Paratormone  che alzano i livelli di Ca++ nel sangue, Calcitonina che li abbassa. dottoressa 

Omeostasi salina

Mantiene costante la concentrazione degli elettroliti : ipotalamo. dottoressa 

Ormoni ipofisari dottoressa 

L 'Adeno-ipofisi secerne 6 ormoni : dottoressa 

    Adenocorticotropo ACTH con azione stimolante sulla corticale del surrene inducendo la secrezione di   androgeni e glucocorticoidi. dottoressa 

    GH è l ' ormone della crescita, Stimola la crescita post-natale e la glicolisi ed è iperglicemizzante antagonista dell'insulina. dottoressa 

   LH  Ovulazione, formazione del corpo luteo, produzione di   progesterone /testosterone.

FSH crescita follicoli ovarici /spermatogenesi sono ormoni di controllo delle gonadi. dottoressa 

   Prolattina   ( PRL )ha azione sulle cellule alveolari della ghiandola mammaria inoltre è anche ormone luteotropo mantenendo in attività il corpo luteo. dottoressa 

  Tireotropina ( TSH ) induce il rilascio di tiroxina e triiodotiroxina. dottoressa 

La pars intermedia rilascia alfa-MSH e beta-MSH che hanno attività sui melanociti inducendone l ' attività secretoria. L ' Ipofisi posteriore rilascia ADH e ossitocina : contrazione utero e ghiandola mammaria. dottoressa 

Plesso intramurale dottoressa 

E ' un sistema nervoso locale costituito dal plesso mioenterico e sottomucoso. Il plesso mioenterico controlla i movimenti peristaltici del digerente, il plesso sottomucoso la peristalsi e le secrezioni enzimatiche.  dottoressa  

Riflessi congeniti condizionati dottoressa 

Reazioni automatiche acquisite dall ' organismo a seguito di una ripetuta associazione tra uno stimolo ed un evento particolare. dottoressa 

Esempio la vista di un pezzo di carne  (eccitazione ) suscita nel cane una secrezione più abbondante (reazione ). Se per parecchi giorni si fa sentire all ' animale un campanello prima di mostrargli la carne, dopo un certo tempo, il cane avrà una  ipersecrezione delle ghiandole salivari e dei succhi gastrici, al solo suonare del campanello anche senza mostrargli la carne. Si è creato così un riflesso condizionato. dottoressa 

Stress psichico dottoressa 

Recettori percepiscono lo stress e i sistemi sensoriali trasmettono la sensazione al livello corticale.Il sistema limbico da poi il via ad una risposta coordinata al livello ipotalamico che libera i fattori rilascianti per l ' ormone adenocorticotropo secreto così dall ' adenoipofisi insieme all ' analgesico  beta-endorfina. L ' adenocorticotropo stimola la corticale del surrene a produrre cortisolo che permette adattamento allo stress a lungo termine stimolando l ' ipolisi e neoglucogenesi per reintegrare le riserve. Il cortisolo, inoltre, rafforza l ' azione del simpatico potenziando l ' azione dell ' adrenalina che nel frattempo è stata prodotta dalla midollare del surrene stimolata dello stesso simpatico.

Recettori labirintici dottoressa 

Sono situati nell ' orecchio interno definito da una porzione ossea ed da una membranosa. Il labirinto osseo rappresentato dalla coclea, in cui risiede l ' organo del Corti, rilascia le afferenze alle cellule cigliate che lo demandano al nervo acustico. Il labirinto menbranoso è  caratterizzato da otricolo e sacculo, che  rilascino  le loro afferenze al nervo vestibolare, fondamentale per la definizione dell ' equilibrio e delle variazioni di  accelerazioni del cranio. dottoressa 

 Riflessi propriocettivi e controllo della postura

 Il riflesso miotatico da stiramento è il principale riflesso di controllo della postura ed è avviato da stimolazione di fibre afferenti al corno posteriore del midollo spinale  di tipo  1 A le fibre intrafusali  che sono state stirate  effettuano una sinapsi eccitatoria con il motoneurone alfa che innerva le fibre stirate ed una inibitoria con il motoneurone alfa del muscolo antagonista. Quindi lo stiramento di un muscolo detrmina la sua contrazione riflessa. dottoressa 

Veglia e sonno

Sono due differenti stati di coscienza, nello stato di veglia l ' EEG segna onde alfa e beta, nel sonno solitamente onde delta e teta, nella fase REM si hanno onde beta. Lo stato di allerta si definisce da stimolazioni mandate alla corteccia  dalla formazione reticolare facilitatrice. Il sonno si distingue solitamente nella fase lenta e nella fase REM. dottoressa 

RENE E SURRENE dottoressa 

Corteccia surrenale dottoressa 

La corteccia  è divisa  in tre strati, il I° strato, il più esterno, è la regione glomerulare.  Si ha poi la fascicolare e infine la reticolare. Il I° strato determina la sintesi di mineralcorticoidi, è quello meno sensibile all ' attività dell ' ACTH, il II° e il III° strato producono clucocorticoidi e ormoni androgeni, la cui sintesi e rilascio è  strettamente regolata da ACTH.  

Definizione di Clearance dottoressa 

Il volume del sangue che, filtrato dal rene, viene liberato e purificato da una sostanza X.

 Filtrazione glomerulare dottoressa 

Processo in cui si viene ad avere l ' ultra filtrato glomerulare. La filtrazione avviene attraversolamenbrana di filtrazione glomerulare costituita da  3 filtri fisiologici che sono :

 l ' endotelio finestrato, la membrana basale, e lo strato viscerale della capsula di Bowuman dove i podociti  che presentano dei pedicelli ancorati all ' epitelio definiscono pori a fessura. dottoressa 

Massima capacità di riassorbimento tubulare

Rappresenta il massimo livello di riassorbimento che nei tubuli renali può venirsi a determinare per una sostanza la quale man mano che aumenta la sua concentrazione nell ' ultra filtrato tende sempre più a saturare le proteine carrier di trasporto. Raggiunto il livello di saturazione si ha il massimo livello di riassorbimento perché tutti i carrier  sono occupati. Il valore di concentrazione plasmatica di soglia, per una sostanza, oltre il quale il suo contenuto nell ' urina andrà via via crescendo, è funzione del VFG e del TTM 

( Trasporto Tubolare Massimo.)

Minzione

Il riflesso della minzione si attiva quando il volume dell ' urina  nella vescica supera i 400 ml ; meccanocettori inviano attraverso i nervi pelvici stimoli afferenti al corno posteriore del midollo spinale  e vengono stimolati : motoneuroni alfa  che attraverso i nervi pelvici raggiungono il muscolo detursore  che si contrae e convoglia l ' urina  nell ' uretra previa apertura dello sfintere esterno  ( nervi pudendi ). dottoressa 

 Riassorbimento tubulare dottoressa 

·     Il massimo riassorbimento si ha al livello del tubulo contorto prossimale dove viene riassorbito il 70 % di H2O. dottoressa 

·     K+   e   Na+  segno di un elevato riassorbimento , tutto glucosio e aminoacidi. Nell ' ansa distale  si ha il riassorbimento del 20 % di Na+ e il 10 % di H2O, nel tubulo contorto distale 19 % H2O  9 % Na+. dottoressa 

Tono plastico della vescica

L ' urina che viene accumulata nella vescica definisce un progressivo aumento della pressione interna che secondo la legge di Laplace, dovrebbe definire un aumento della tensione delle pareti. Questo non accade sempre perché sembrerebbe che le pareti siano in grado di scaricare interamente la tensione accumulata per l ' aumento del contenuto di urina.

 Clearance dell'urea

La clearance dell ' urea rappresenta il volume di sangue che filtrato nel rene viene depurato nell'unità di tempo 

  C urea  =  U urea  x V /P urea.

 Meccanismo di concentrazione urina

I vasa recta sono scambiatori controcorrente poichè la parte ascendente riassorbe H2O passivamente. L ' ansa di Henlle è un moltiplicatore controcorrente : un piccolo gradiente formato lungo l ' ansa viene moltiplicato. Il soluto si sposta fuori dalla branca ascendente impermeabile all ' H2O. Questo soluto va nella midollare che quindi richiama H2O dalla branca discendente, in questo modo si forma un gradiente assiale. Al tubulo contorto distale arriva  pertanto un liquido iposmoptico, in seguito all ' azione dell ' ADH diventa permeabile all ' acqua che passa nella midollare. Qest ' acqua, viene riassorbita dai vasa recta. Dai tubuli collettori il 50 % dell ' urea va nell ' ansa il 30 % nei vasa recta il 20 % viene escreto.

Regolazione equilibrio acido base

La risposta omeostatica dell'organismo all'eccesso di acidi si attiva con tre meccanismi : dottoressa 

1) Compensazione ad opera dei sistemi tampone intra e extra cellulari. dottoressa 

2) Rapida eliminazione di CO2 con la ventilazione innescata dall ' aumento della PCO2. dottoressa 

3) Eliminazione di H+ da parte dei reni e rigenerazione HCO3-.

Sistema tampone del sangue dottoressa 

Il Ph del sangue non deve assumere valori inferiori  a 7, 35 e superiori a 7, 45 altrimenti potrebbero insorgere patologie. Il più importante sistema tampone è quello del bicarbonato CO2 + H2O ---><--- H2 CO3 ---><--- H+ + HCO3-. Inoltre intervengono le proteine plasmatiche, i fosfati e l ' HB.  dottoressa 

 

RESPIRATORIO dottoressa 

Circolazione polmonare

Si differenzia dalla bronchiale poiché sovraintende gli scambi gassosi. E ' definita da una elevata elasticità dei vasi e da bassa resistenza. Il volume del sangue che fluisce è sempre di 5 - 6 litri / minuto anche se il flusso del sangue in questa circolazione  si articola in un gradiente pressorio di 10 mmHg. Rispeto alla circolazione sistemica quella polmonare è normalmentre DISTESA. Se Gc aumenta RV diminuisce ( Reclutamento ; distensione ). dottoressa 

 Importanza della legge di Laplace nel polmone

Gli alveoli  sono come sfere di diversa dimensione, il rapporto tra pressione interna e tensione della parete e raggio è espresso dalla legge di Laplace  P = 2 TAU / r.

E ' importante perché dimostra come gli alveoli di piccole dimensioni collasserebbero a spese di quelli più grandi se non ci fosse il surfactante che abbassa la tensione superficiale in maniera inversamente proporzionale al raggio.

Compliance polmonare

La Compliance polmonare ( Cp ) indica il grado di elasticità  polmonare ed è  un ottimo indice diagnostico per eventuali patologie  quali enfisemi polmonari   C  =  DV/DP.  dottoressa 

      La Compliance statica è definita dalla pendenza della curva pressione-volume, la Compliance specifica è pari a :  Cp /capacità funzionale residua e necessaria a normalizzare le differenze di volume tra i polmoni. Infine si ha la Compliance regionale caratterizzata dalla gravità.

Respiro di Chevne-stoket

Rimozine dello stimolo del risveglio nel sonno profondo. dottoressa 

Riflesso Hering-Breuer dottoressa 

L'espansione polmonare provoca l'arresto dell'ispirazione e prolunga l'espirazione in seguito allo stiramento dei recettori di stiramento polmonare.

Meccanica respiratoria dottoressa 

Il principale muscolo inspiratorio  è il diaframma  quale contraendosi, assieme ad altri muscoli, quali li scaleni e lo sterno cleido mastoideo, definiscono un aumento del volume della cassa toracica che causa a sua volta una diminuzione della pressione endopleurica. La pressione transpolmonare  (polmonare - endopleurica), che è indice della potenziale espansione del polmone, aumenta, il polmone infatti si espande  e si riempie. dottoressa 

Pressione endopleurica dottoressa 

E ' una pressione che si definisce negativa  o positiva rispetto alla pressione atmosferica, ed è di pertinenza di una cavità virtuale che si sviluppa tra il foglietto pleurico parietale e viscerale. dottoressa 

Prove di funzionalità polmonare dottoressa 

La spirometria è una classica prova  di funzionalità che permette di evidenziare la massima capacità polmonare, i volumi tidalici, capacità vitale e capacità vitale forzata. Volume residuo e capacità funzionale residua possono essere calcolate con il platismografo corporeo. dottoressa 

Scambi alveolari dottoressa 

Gli scambi gassosi al livello alveolare avvengono per diffusione e sono regolati dalla legge di FICK secondo cui la diffusione di una sostanza è direttamente proporzionale  al suo coefficiente di diffusione, alla differenza di concentrazione tra i due ambienti, e all ' area di diffusione inversamente alla distanza di diffusione.)    

            As. D. ( P1 -P2)  
V    =      ------------------------------

                                                                                   S

Ruolo del surfactante alveolare dottoressa 

Il surfactante è prodotto dalle cellule alveolari di tipo II° ed è il palmitoilfosfatidilcolina. Ha il ruolo di abbassare la tensione superficiale nella barriera aria sangue, con una attività più intensa  li dove la pressione, è maggiore e cioè negli alveoli più piccoli.

Vie respiratorie dottoressa 

Iniziano nelle fosse nasali e nel cavo orale per terminare negli alveoli. Si distinguono  in una zona di conduzione dove non avvengono scambi metabolici che sono : trachea, bronchi, bronchioli (prime 17 generazioni prima dei bronchioli terminali). La zona respiratoria che prende parte agli scambi metabolici è costituita dai bronchioli respiratori e alveoli. dottoressa 

 

RIPRODUZIONE

Corpo luteo gravidico       -  

Rappresenta un prolungamento dell ' attività  del comune corpo luteo ai primi tre mesi di gravidanza, visto che successivamente la produzione di progesterone sarà a carico della  placenta. Il corpo luteo è mantenuto in attività dalle gonadotropina corionica rilasciata dal trofoblasto. dottoressa          -  

Antifecondativi progestinici dottoressa 

La pillola di combinazione contiene percentuali variabili di estrogeni e progesterone.La pillola viene assunta giornalmente per 3 settimane ogni 4. La sua mancata assunzione per più di 2 giorni ne riduce l ' efficacia. Previene l ' ovulazione inibendo il picco di gonadotropine a metà del ciclo agendo anche sulle vie genitali. L ' estrogeno stabilizza l ' endometrio e induce i recettori per il progesterone che altera il muco cervicale e la peristalsi tubarica impedendo il trasporto dei gameti. dottoressa 

Effetti degli estrogeni nella donna dottoressa 

Gli estrogeni e in particolar modo l'estradiolo esercitano un feed-back positivo sull ' LH inducendone il picco che porterà, poi, all'ovulazione. Gli estrogeni regolano la formazione dei caratteri  sessuali femminili secondari, degli organi genitali esterni, la maturazione dell ' ovaie e delle tube uterine. dottoressa 

Effetti del progesterone nella donna dottoressa 

Il progesterone viene secreto dal corpo luteo e in gravidanza dalla placenta. Esso ha due funzioni la prima di mantenere florido l ' endometrio uterino, la seconda quella di inibire il rilascio di LH e FSH  in modo tale da evitare la possibilità  di  ulteriori ovulazioni. dottoressa 

Funzioni del testosterone       -  

La principale funzione del testosterone è quella di mantenere attiva nell ' uomo la produzione di spermatozoi, induce anche allo sviluppo dei caratteri secondari maschili e durante la crescita favorisce lo sviluppo delle cartilagini epifisarie caratterizzando l ' accrescimento osseo, ha effetti anabolizzanti sulla massa muscolare e induce alla secrezione delle ghiandole sebacee causando   l'acne volgare. dottoressa 

Gonadotropine corioniche

Sono sostanze ormonali prodotte dal trofoblasto e inducono il mantenimento dell ' attività del corpo luteo facendolo divenire " gravidico " e facendo quindi le veci di LH  ormone luteotropo. dottoressa 

Il follicolo di Graff       -  

E' il follicolo che precede l ' ovulazione dal quale, dopo l ' ovulazione, si generà il corpo  luteo.E' costituito da cellule della teca esterna, teca interna, cellule della granulosa, un gruppo di cellule del cumulo ooforo ancora , mediante le cellule della corona radiata, l ' ovocito primario che qualche ora prima dell ' ovulazione terminerà la sua prima  divisione meiotica. Arrestandosi in metafase della seconda divisione. dottoressa 

Ovulazione       -  

Processo che vede l ' espulsione da parte del follicolo di GRAFF dell ' ovocito II che viene accolto nelle finbrie e risalirà fino all ' ampolla dove eventualmente sarà fecondato. Questo processo avviene in concomitanza del picco di LH.

Spermiogenesi       -  

Specializzazione dello spermatide  a spermatozoo maturo che avviene attraverso lo sviluppo di un cappuccio acrosomiale derivato dal Golgi ricco di enzimi proteolitici  necessari  per penetrare la zona pellucida, e inoltre tramite l ' acquisizione di un flagello la cui struttura base è un acrosoma ricco di mitocondri che forniscono ATP per il movimento dello stesso. dottoressa 

SISTEMA NERVOSO      -  

Area cerebrale associativa

La corteccia cerebrale è definita da un ' area motoria primaria (Giro Prefrontale)  una area sensitiva (Giro Postcentrale) acustica  (Lobo Temporale) e visiva primaria  (Occipitale). Tutta la restante parte della corteccia è definita associativa.La corteccia asociativa parieto-temporo-occipitale integra le informazioni visive uditive e sensoriali. E ' particolarmente importante  la corteccia associativa prefrontale per i suoi collegamenti con il sistema limbico. Nella corteccia associativa risiedono le principali doti umane matematiche, musicali, pittoriche, la possibilità di avere pensieri simbolici e astratti. dottoressa 

 Aree motorie corticali       -  

Le arie motorie corticali sono date da : area motoria primaria  ( 4 ) che si trova nel giro precentrale da cui origina il fascio piramidale e coordina tutti i movimenti volontari tranne quelli dell ' occhio. Area motrice secondaria che si sviluppa parallelamente  e immediatamente davanti al giro precentrale ed è il punto di inizio di tute le vie extrapiramidali che determinano i movimenti automatici e semiautomatici. Area 8 determina i movimenti volontari dell'occhio.

Elettro Encefalo Gramma dottoressa 

E ' un metodo di registrazione dell ' attività elettrica della corteccia cerebrale attraverso elettrodi posti sul cuoio capelluto. Le onde registrate sono le ALFA e le BETA della veglia, dove ALFA ha una frequenza tra gli 8 e 13 hertz, le BETA tra i 13 e i 30 hertz. Le TETA e le DELTA sono tipiche del sonno ad onde lente, le TETA hanno frequenza tra 4 e 7 hertz, le DELTA tra 0, 5 e 4 hertz.

Centri del linguaggio dottoressa 

I due principali sono l ' area di Broca, centro del linguaggio articolato che coordina i muscoli interessati all ' articolazione dei suoni che è situato nella corteccia prefrontale  è  collegato mediante il fascicolo arcuato  al centro verbo-acustico sito nel lobo temporale : l ' area di Wernicke. Essenziale per il riconoscimento delle parole e del linguagio. dottoressa 

Centri della masticazione dottoressa 

I muscoli masticatori sono innervati dalla terza branca del trigemino ed i principali nuclei masticatori appaiono localizzati nel ponte. dottoressa 

Centri di controllo respiratorio      -  

Al livello del midollo allungato sono il gruppo respiratorio ventrale e il gruppo respiratorio dorsale. Il primo coordina sia l ' attività inspiratoria che espiratoria, il secondo solo l ' inspiratoria. Altro centro di controllo è nel ponte :

 gruppo respiratorio pontino che è il principale centro che inibisce l ' inspirazione.         -  

Funzione della formazione reticolare dottoressa          -  

La formazione reticolare è una zona grigia centrale del tronco dell'encefalo. Gli assoni proiettano in vie ascendenti e discendenti. La regione mediale manda afferenze al talamo ed al midollo spinale. L ' input afferente proviene dal ' ipotalamo e dal cervelletto dela midollo spinale e dalla cortecia sensitiva. La regione pontina invia fasci discendenti dal nucleo pontino reticolare caudale e da quello orale ; la regione midollare dal nucleo reticolare gigantocellulare. La facilitatrice attiva i motoneuroni dei muscoli estensori e definisce la stimolazione tipica dello stato di allerta nella corteccia  che può anche caratterizzare il risveglio. La inibitrice blocca l 'attività dei motoneuroni  che innervano gli  estensori e inoltre cessa lo stato di allerta della corteccia  tipica del sonno ad onde lente. dottoressa          -  

Organizzazione anatomo-funzionale del sistema ortosimpatico dottoressa          -  

Si articola su due neuroni, uno presinaptico che giunge a un ganglio del tronco del simpatico il quale si sviluppa a ridosso della colonna vertebrale ed uno postsinaptico che arriva al tessuto. La prima è una sinapsi colinergica, la seconda adrenergica. I nuclei di origine di questi motoneuroni nel midollo spinale sono nel tratto toracico lombare. dottoressa 

Organizzazione Anatomo-funzionale del sistema parasimpatico         -  

E' definito da un neurone presinaptico che effettua una sinapsi colinergica con un neurone postsinaptico il cui soma giace in un ganglio periferico vicino al tessuto di innervazione. Il postsinaptico innerva il muscolo liscio con una sinapsi colinergica. I  nuclei di origine dei neuroni del parasimpatico si hanno nel tratto sacrale  e craniale del midollo spinale. dottoressa 

Organizzazione della corteccia motoria         -  

1° Molecolare 2° Piccole cellule piramidali 3° Cellule piramidali medie e grandi 4° strato di granuli interni 5° Strato delle cellule piramidali giganti 6° Cellule poilimorfe.

Via della sensibilità termo-dolorifica dottoressa 

Via spino talamo corticale : nasce dai neuroni a T dei gangli spinali va alle corna posteriori del midollo spinale. Da questo nascono fibre che dopo incrociamento vanno nel cordone laterale del midollo spinale e costituiscono il leminisco spinale che va al talamo. Da questo parte la radiazione sensitiva che attraversa il baraccio posteriore della capusola interna e va alla corteccia sensitiva primaria aree 3, 1, 2 della circonvoluzione parietale ascendente. dottoressa          -  

 Vie ottiche

Originano con la retina nella quale le cellule fotorecettrici dei coni e bastoncelli passano l ' impulso generato dalla radiazione luminosa, al nervo ottico il quale giunge fino al chiasma dove fibre del versante temporale risultano omolaterali ed  eterolaterali quelle del versante nasale. Da chiasma le fibre si portano al corpo genicolato laterale da cui si sviluppa la radiazione per l'area ottico primaria del lobo occipitale. dottoressa 

SISTEMI DI CONTROLLO BIOLOGICO dottoressa 

Bilancio idrico dottoressa           -  

E ' rappresentato dal rapporto tra la quantità di acqua che viene assunta e quella che viene rilasciata attraverso l ' urina, la sudorazione, e la pespiratio insensibilis. Cellule osmorecettrici site tra il nucleo sopraottico e paraventricolare sono sensibili  a variazione delle concentrazione dei soluti del liquido che le bagna. Un aumento di taledo  concentrazione porta ad un ragrinzimento di tali cellule, ad una stimolazione del nucleo sopraottico a produrre ADH per riassorbire H2O nei tubuli recettori. Il senso della sete è sempre definito da cellule osmorecettrici che stimolano l ' area prefrontale e dall ' angiotensina II° coinvolta nello stimolo della sete. dottoressa          -  

Fabbisogno energetico umano dottoressa          -  

E ' la quantità di energia necessaria al corpo umano per i processi vitali (metabolismo strutturale e funzionale ) - Viene fornito al nostro organismo da proteine, grassi e carboidrati ingeriti con la dieta. Varia in base a diversi parametri fisici, età e sesso. dottoressa 

Fabbisogno proteico dottoressa          -  

Le proteine sono un componente fondamentale della dieta poiché fonte di aminoacidi, ma più specificatamente di aminoacidi essenziali che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare. Per un uomo adulto di 70 kg il fabbisogno proteico giornaliero è di 56 g/die equivalenti a 0, 8 g x Kg die. In una donna in gravidanza il livello può aumentare di 20 - 30 g die. Un bambino in crescita necessita di 2 - 3 g x Kg die. dottoressa          -  

Omeostasi glicemica dottoressa          -  

Il livello di glucosio nel sangue  si aggira intorno ai 90 - 120 mg /dl e viene regolata da ormoni quali l ' insulina secreta quando la glicemia supera i 100 mg /dl e induce il riassorbimento di glucoso da parte del muscolo, tessuto adiposo e fegato. Il glucagone, come l ' adrenalina, liberando quindi clucoso. dottoressa 

 Ormoni tiroidei dottoressa          -  

Sono la tiroxina e la calcitonina. La tiroxina induce la produzione dell ' ormone GH quindi è coinvolta nell ' accrescimento e nello sviluppo del sistema nervoso visto che la presenza di questo ormone segna il passaggio dalla fase di duplicazione dei neuroni a quella dell ' aumento di volume.  Ha inoltre una attività termogenica visto che favorisce i processi ossidativi del metabolismo basale e intermedio. ( Regola la velocità di fosforilazione ossidativa ) La calcitonina è l ' ormone ipocalcemizzatante favorisce infatti attraverso osteodeposizione una attività di riassorbimento di Ca++ inoltre a livello renale inibisce il riassorbimento di calcio e fosfati. dottoressa          -  

Fabbisogno Salino dottoressa          -  

Quantità di sali indispensabili al nostro organismo per funzioni vitali. I più importanti da assumere con la dieta sono :  Na+,   K+ ,   Ca++  ,   Mg++ ,   Cl-  ,   PO3- .

Il fabbisogno salino aumenta in seguito a una prolungata attività fisica.         -  

Calorimetro dottoressa          -  

E ' uno strumento usato in calorimetria indiretta per misurare la quantità di O2  consumata  e quindi risalire alla quantità di energia  E utilizzata. Per ogni  litro di O2 consumato sono prodotte 4, 82 Kcal dalla utilizzazione di proteine, grassi, carboidrati.

MUSCOLO         -  

Contrazione isometrica dottoressa          -  

Attività contrattile del muscolo che si sviluppa a lunghezza costante contro un postcarico che per la sua entità non si riesce a spostare e sul quale non si riesce a sviluppare un lavoro   Tramite questa contrazione si raggiungono i massimi valori di forza esprimibili da fibre muscolari che si trovano a una determinata lunghezza.

Contrazione isotonica         -  

E ' una contrazione che registra un accorciamento  muscolare che si ha a forza costante. dottoressa          -  

 Prima che avvenga l ' accorciamento  delle fibre il muscolo va incontro a una contrazione isotonica fino a che non si abbia una tensione muscolare pari al postcarico.         -  

Contrazione del muscolo liscio         -  

Il Ca++ è rilasciato in risposta al IP3, depolarizzazione , rilascio di calcio calcio dipendente. La regolazione è legata alla miosina : la testa della miosina viene fosforilata dalla chinasi dele catene leggere attivata dalla calmodulina. La fosfatasi etermina il rilascio del muscolo.         -  

Definizione di miofibrilla dottoressa          -  

Componente ultrastrutturale della fibrocellula di muscolo striato scheletrico nella quale sono presenti i miofilamenti sottili di actina, spessi di miosina che sono le principali unità contrattili. dottoressa          -  

Definizione di sarcomero dottoressa          -  

Rappresenta l ' unità funzionale del muscolo ed è compreso nell ' organizzazione di miofilamenti sottili e spessi tra due linee  Zeta che segnano il punto di origine dei miofilamenti sottili. dottoressa 

Definizione unità motorie dottoressa          -  

L ' unità motoria è rappresentata dall ' assone di un motoneurone Alfa e da tutte le miofibrille che sono innervate dalle diramazioni dell ' assone dell ' endomisio.         -  

 Relazione tra velocità di accorciamento e carico Isotonico         -  

La velocità di accorciamento ed il carico sono inversamente proporzionali e, ad un aumento del carico, si registra una diminuzione della velocità di contrazione ed in un intervallo  di tempo   T anche una diminuzione delle contrazione stessa. dottoressa 

Fuso neuromuscolare dottoressa          -  

E ' un propiocettore e fornisce informazioni  sullo stato di contrazione del muscolo. E ' costituito  da fibre intrafusali ancorate alle extrafusali sono anche esse polinucleate e si differenziano in fibre a sacco e a catena nucleare, fibre sensitive I°a  innervano entrambe, II°a  quelle a catena nucleare. Motoneuroni GAMMA definiscono due tipi di innervazione a placca motoria ( sacco ) e a strascico ( catene ) dette anche  statica e dinamica. dottoressa          -  

               Meccanismo di accoppiamento eccitazione - contrazione dottoressa          -  

L ' onda di depolarizzazione mediante la placca motoria passa  al sarcolemma da questo ai tubuli T del reticolo sarcoplasmatico  il passaggio è rapido vista la stretta interconnessione.  dottoressa          -  

Dai tubuli T alle cisterne  che liberano  ioni Ca++ che legandosi alla troponina permettono la formazione del complesso attino miosina. dottoressa          -  

Placca motrice dottoressa          -  

La struttura che permette il passaggio del potenziale d ' azione dalle terminazioni nervose al sarcolemma  del muscolo scheletrico mediante Nor - adrenalina  acetilcolina          -  

 Relazione tensione-lunghezzaIsometrico dottoressa          -  

Nell ' ambito di una contrazione isometrica a differenti lunghezze il muscolo stimolato sviluppa differenti valori massimali di forza. Le fibre muscolari sia lisce che scheletriche presentano una lunghezza ideale alla quale si sviluppa la massima forza. Allontanandosi da questi valori di lunghezza la forza va scemando. dottoressa          -  

Scossa muscolare semplice dottoressa          -  

E ' definita dalla forza di contrazione sviluppata da tutte le fibre del muscolo coinvolte nelle attività contrattili da un singolo potenziale d ' azione. dottoressa 

 Tetano muscolare dottoressa          -  

Risposta meccanica del muscolo ad una scarica di potenziali d ' azione a frequenza via via crescente che caratterizzano progressivamente una somma temporale che sfocia in una contrazione continua del muscolo, raggiunto il valore massimale della forza di contrazione costante nel tempo si assiste al tetano completo. dottoressa          -  

 Definizione di precarico e postcarico dottoressa          -  

Il precarico rappresenta il grado di tensione delle fibre precedente all ' attività di contrazione, il postcarico la forza contro cui deva agire il muscolo nella fase di contrazione. dottoressa 

            Contrattilità : definizione e fattori che agiscono sulla contrattilità         -  

 La contrattilità rappresenta la forza di contrazione  del muscolo ad una determinata lunghezza ed è influenzata dall ' innervazione simpatica o parasimpatica. Adrenalina o Nor-Adrenalina hanno infatti effetti positivi sulla contrattilità, l ' Acetilcolina negativi. Ulteriormente glicosidi e digitalici cardiaci hanno capacità di aumentare la forza di contrazione in soggetti caratterizzati da insufficienza cardiaca. dottoressa          -  

Elettro miografia dottoressa           -  

Registrazione grafica dell ' attività elettrica di un muscolo scheletrico rilevabile applicando una coppia di elettrodi sulla cute in corrispondenza del muscolo preso in esame. dottoressa          -  

Potenziale d'azione  dottoressa          -    

In seguito ad uno stimolo adeguato si ha un aumento della permeabilità per il Na+ che causa l ' apertura dei canali per il Na+ che entra nella cellula  causando una depolarizzazione che inverte  il potenziale di membrana   da  - 70 mV, potenziale di riposo, a  + 30 mV , potenziale d ' azione.  Poi la permeabiltà  al  Na+  diminuisce  mentre  aumenta  quella  per  il  K+  determinando  la ripolarizzazione. Per un breve periodo il potenziale di membrana diventa più negativo di quello a riposo : iperpolarizzazione. Successivamente si instaura nuovamente il potenziale di riposo. 

MEDICINA DELLO SPORT dottoressa 

Adattamenti cardio-respiratori dell ' esercizio fisico dottoressa          -  

L ' esercizio fisico definisce modificazioni di natura cardiocircolatoria che vanno dalla vasodilatazione  in vasi che portano il sangue alla muscolatura attivata dallo esercizio. In sforzi particolarmente intensi aumenta sul cuore il tono del simpatico che aumenta la FC e la GC e la contrattilità. La frequenza respiratoria aumenta in virtù di un aumento  del PCO2  e   [ H +]   e una diminuzione di PO2. dottoressa          -  

Cosa si intende per ipossia ad alta quota         -  

L ' ipossia è rappresentata da un importante aumento del gradiente pressorio alveolo arterioso di ossigeno della PO2 a livello alveolare e può essere determinata da cause respiratorie e non. Tra queste ultime si ha la diminuzione della PO2 inspirato a causa dell ' altitudine in cui l ' aria rarefatta possiede un minore pressione barometricacon una minore quantità di ossigeno.

 Esercizio dinamico e statico dottoressa 

L ' esercizio statico è definito da una attività muscolare comunque presente ma non definita da contrazione, l ' esercizio dinamico può essere rappresentato dalla corsa, o comunque da una attività fisica dove la contrazione si verifica. dottoressa 

 Risposta cardio vascolare all ' esercizio dinamico e statico

Nell ' esercizio dinamico si determina solitamente una assenza di variazione della Pa poiché compensata da una diminuzione di RVS e un aumento di GC. Il ventricolo di un soggetto allenato a questo tipo di sforzo ha un volume maggiore rispetto a quello di un soggetto sedentario e la FC è più bassa.Nell ' esercizio statico  si sviluppa un aumento della Pa che è accompagnata, nei soggetti allenati a una ipertrofia delle pareti ventricolari dottoressa 

Massima potenza aerobia e sua valutazione

Nei muscoli, durante l ' esercizio fisico dinamico, in condizioni stabili : F = costante e quando non interviene metabolismo anerobio, si calcola il massimo consumo di ossigeno dottoressa   dottoressa   dottoressa 

( V O2 Max ) che permette di valutare la resistenza ed il lavoro dinamico eseguito per lungo tempo : V O2 Max = 20 volte quello del metabolismo basale. dottoressa          -  

 

 

          

Per nessun motivo questi appunti possono venire utilizzati ne interpretati come dati medici con i quali formulare diagnosi ne cercare cure per potenziali pazienti.  Le nozioni indicate possono risultare incomplete e anche INESATTE e non devono essere considerate in nessun modo come mezzi diagnostici "fai da te" perché potrebbero indurre a  errori di interpretazione. Le diagnosi possono essere fatte solo da laureati in medicina abilitati alla professione medica o da specialisti delle varie materie.