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nome nome scientifico famiglia morfologia distribuzione habitat riproduzione taglia alimentazione note
AGONE Clupeidae Alosa agone forma allungata e compressa lateralmente; colorazione verde-azzurra sul dorso ed argentata sui lati e sul ventre; una serie di macchie scure sul dorso; profilo ventrale pungente. Una membrana trasparente di natura adiposa ricopre la parte anteriore e posteriore dell'occhio. Il bordo inferiore del ventre è caratterizzato dalla presenze di dentelli prominenti ed acuminati (carenatura ventrale) Grandi laghi prealpini; è stato introdotto anche nei grandi laghi dell'Italia centrale (Bolsena, Vico e Bracciano). specie gregaria di origine marina con abitudini migratorie; è divenuta sedentaria tipicamente nei grandi bacini lacustri subalpini (Lugano, Maggiore, Como, Iseo, Garda), dove vive in banchi nelle acque pelagiche; è tuttavia presente anche nel Lago di Mergozzo, bacino lacustre di piccole dimensioni (sup. 2 km2; prof. max 70 m), situato ad Ovest del Bacino Borromeo del Lago Maggiore. Maggio-Giugno con temperature dell'acqua comprese tra 15 e 25 °C. Le zone di riproduzione sono preferenzialmente le acque basse con fondali sabbiosi in prossimità delle foce dei fiumi immissari. Le uova sono di piccole dimensioni (1,6 mm) e si schiudono in 2-8 giorni. La maturità sessuale è raggiunta a 2-3 anni per i maschi e a 3-4 anni per le femmine. può superare i 30 cm; mediamente misura 25 cm, con un peso di circa 50-60 g principalmente a base di organismi zooplanctonici, ma anche di insetti (larve ed adulti) e, più raramente, di pesci (soprattutto giovani alborelle) Per tradizione viene conservato salato, dopo disseccamento al sole
ALBORELLA Alburnus arborella Ciprinidi forma allungata e compressa lateralmente; colorazione verde con riflessi argentei; una fascia grigia longitudinale è più o meno distintamente visibile. La bocca è leggermente rivolta verso l'alto; le squame sono sottili e facilmente staccabili nei corsi d'acqua e nei bacini lacustri di piccole e grandi dimensioni in tutto il territorio italiano; manca nelle isole nei grandi laghi subalpini vive in banchi, spesso di notevoli dimensioni, nelle acque superficiali pelagiche, migrando tuttavia anche nella zona litorale. Trascorre il periodo invernale a profondità maggiori rispetto a quelle scelte dagli altri ciprinidi. In ambienti lacustri di piccole dimensioni è ubiquitaria, mentre nei corsi d'acqua preferisce le zone di riva a bassa velocità di corrente depone a partire da Maggio in due o tre ondate successive su bassi fondali sabbiosi o ghiaiosi. Le uova sono piccole e deposte in numero anche superiore alle 250.000 per kg di peso. La schiusa avviene in 4-5 giorni alla temperatura di 20 °C. può raggiungere i 15 cm zooplancton, larve di insetti, insetti adulti, detrito vegetale "Fino ad alcuni anni fa, dalle sue squame si estraevano i brillanti cristalli di guanina per la fabbricazione di una sostanza perlacea (essenza d'oriente), utilizzata per la fabbricazione delle perle artificiali
NOMI DIALETTALI: Arbureta, Pessina (Lomb.); Aola, Pesset, Ocet, Marcandola (Ven.); Zentilott (Trent.); Sarachein, Stregg (Emil.); Avola (Tosc.)."
ANGUILLA Anguilla anguilla Anguillidi corpo molto allungato a sezione cilindrica anteriormente e compressa lateralmente nella regione della coda; colorazione molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre; pinna dorsale, caudale ed anale fuse in un'unica pinna; mancano le pinne ventrali; squame piccolissime e cute molto scivolosa per l'abbondanza di muco prodotto da apposite cellule cutanee. nelle acque salmastre costiere ed in ogni tipo di acque interne. specie a migrazione catadroma (dai fiumi scende al mare per riprodursi), predilige gli ambienti con fondali melmosi pur adattandosi a qualunque ambiente d'acqua dolce. la riproduzione avviene nell'Oceano Atlantico (Mar dei Sargassi). Le giovani larve (leptocefali) migrano verso le acque dolci delle coste europee nel corso dei primi tre anni di vita. Raggiungono le foci dei grandi fiumi quando, nel terzo anno, misurano circa 6-7 cm (ceche). Risalgono lungo i fiumi popolando le acque interne di ogni genere. Nelle acque dolci si accrescono fino al raggiungimento della maturità sessuale (8-10 anni), raggiunta la quale cessano di alimentarsi ed iniziano la migrazione inversa verso il mare. Gli adulti muoiono a riproduzione avvenuta. può raggiungere 150 cm di lunghezza invertebrati acquatici, piccoli pesci ed uova di pesce in attesa di schiusa, rane, girini, vermi. "NOMI DIALETTALI: Bisat (Ven.); Ancidda (Sicil.)
La capacità di assorbire ossigeno attraverso la pelle gli permette in caso, di pioggia o umidita ,di spostarsi di notte attraverso prati bagnati."
BARBO COMUNE Barbus barbus ciprinidi forma affusolata, profilo dorsale maggiormente convesso di quello ventrale; testa appuntita, rivolta verso il basso con bocca inferiore e labbra spesse, munite di quattro barbigli; colorazione verdastra sul dorso più o meno punteggiata di nero (soprattutto nei giovani), giallo dorata sui fianchi e biancastra sul ventre nelle acque dolci di tutto il territorio italiano, escluse le isole acque correnti limpide non troppo fredde, con fondo ghiaioso o sassoso (corso medio dei fiumi, zona del barbo); vive anche nelle zone litorali dei laghi profondi; i giovani sono di carattere socievole e vivono in piccoli banchi, gli adulti sono per lo più solitari le uova, non adesive, misurano circa 2 mm e vengono deposte in gran numero nel periodo di Maggio-Giugno tra le pietre o sulla sabbia dove rimangono fino alla schiusa (10-15 giorni). L'accrescimento è lento (ad un anno di età la lunghezza è di 8-9 cm) e la maturità è raggiunta al 4 o 5 anno mediamente sui 30 cm, può tuttavia eccezionalmente superare i 50-60 cm ed il peso di 4 kg. invertebrati di fondo, in prevalenza, occasionalmente anche detrito di fondo, materiale vegetale e piccoli pesci. Ovaie velenose all'ingestione; anticamente erano usate come vomitivo.
BARBO CANINO Barbus caninus forma del corpo simile a quella del barbo comune; presenza di molte macchie scure, di forma irregolare, sui fianchi e sulle pinne; barbigli più corti di quelli del barbo comune. acque dolci dell'Italia settentrionale e centrale acque correnti limpide, ma anche litorali lacustri; è più gregario del barbo comune e vive in banchi seppure di modeste dimensioni come per il barbo comune raramente supera i 20 cm. invertebrati di fondo e detrito vegetale.
BOTTATRICE corpo allungato a sezione cilindrica nella porzione anteriore e compresso nella regione caudale; capo appiattito con bocca in posizione inferiore e mandibola munita di un barbiglio; doppia pinna dorsale, la seconda delle quali molto allungata, pinna anale anch'essa assai allungata; cute liscia e ricca di muco; colorazione bruno verdastra sul dorso con macchie più intensamente colorate anche sulle pinne, giallastra sul ventre. nei laghi e nei fiumi dell'Italia settentrionale compresi tra il Fiume Toce ed il Lago di Garda (limite meridionale della distribuzione di questa specie). La sua presenza è stata rilevata anche a quote superiori a 1200 m, fino ad un massimo di 1900 m s.l.m. predilige le acque fredde e profonde (fino a 200 m di profondità) dei soprattutto dei grandi laghi prealpini ed i fiumi con corrente non eccessivamente rapida depone in inverno (tra Dicembre e Marzo) con temperatura dell'acqua assai bassa, in acque profonde e su fondo ghiaioso o sabbioso; le uova sono di piccole dimensioni (1 mm); con temperatura di 2 °C le uova impiegano un mese e mezzo per schiudersi; le larve misurano 3 mm e si disperdono nella massa d'acqua e spesso è possibile ritrovarle nelle acque superficiali. I giovani hanno colorazione nera e, ad un anno di età, misurano 10-15 cm di lunghezza; la maturità è raggiunta a 2-3 anni, raramente a 4. mediamente sui 40-50 cm, può raggiungere gli 80-100 cm si alimenta prevalentemente di notte con crostacei, molluschi, larve di insetti; soprattutto nello stadio adulto è predatore discretamente vorace di altri pesci e danneggia spesso il fregolo di altre specie "Nomi dialettali: Bottaris, Bottris, Butris, Trinzal, Stringa, Bosa.
questo Gadide è l'unico che risiede in acque dolci. Le sue carni richiedono una buona cottura per eliminare l'eventuale presenza di parassiti (Diphyllobothrium)"
BRANZINO forma del corpo slanciata, bocca grande munita di denti pluriseriati e mandibola prominente; opercoli con due spine; l'orlo inferiore del preopercolo porta alcuni robusti dentelli; doppia pinna dorsale con porzioni ben separate; scaglie cicloidi; colorazione argentea con dorso grigio verdastro; opercolo con macchia scura. litorali della penisola ed isole. vive su fondali di vario tipo e penetra molto spesso in zone lagunari. da Gennaio a Marzo; le uova misurano 1,1-1,2 mm ed alla schiusa la larva è lunga 3-4 mm fino a 1 m con un peso fino a 12 kg invertebrati ed altri pesci.
ABRAMIDE (O BREME) Abramis brama Abramis brama corpo compresso ed a forma ellissoidale, con testa piccola e bocca subterminale lievemente rivolta verso l’alto. Corpo coperto da piccole squame. Occhio di piccole dimensioni. Linea laterale nella parte anteriore incurvata verso l’alto.scura tendente al verde la parte dorsale, bronzea o argentea la regione dei fianchi, bianco-argentea la parte ventrale. Le pinne presentano colorazione grigiastra. specie originaria del centro e nord Europa, è stata recentemente introdotta nel nord Italia. Inoltre esemplari di abramide sono stati segnalata nell’Arno e nel Serchio presente nelle zone lacustri e fluviali a lento decorso con acque piuttosto calde. La sua presenza caratterizza i tratti inferiori dei fiumi per i quali è stata definita l’espressione “zona ad Abramide”. La specie è gregaria e durante la stagione calda si avvicina alla superficie Da aprile a giugno, durante le ore notturne, le femmine depongono le uova lungo i tratti litorali ricchi di vegetazione. La maturità sessuale viene raggiunta al terzo-quarto anno di vita. Lunghezza massima circa 70 cm dieta planctonica e vegetariana nei primi anni di vita, mentre in età adulta la specie si nutre di invertebrati quali: vermi, molluschi e larve di insetti
CARPA ERBIVORA (AMUR) Corpo slanciato. affusolato e poco compresso.Testa piccola, la bocca obliqua, è ampia.Gli occhi sono in posizione bassa. La pinna dorsale è breve, a metà schiena è sorretta da 7-8raggi molli. diffusa in tutta Italia in particolar modo nel laghetti di pesca sportiva,e nelle pianure dove le acque sono a decorrenza media acque stagnanti e lente, più o meno profonde ma ricche di vegetazione nelle nostre acque non si riproduce, in quelle d'origine avviene tra la primavera e l'estate può arrivare ben oltre i 20 kg La voracità della carpa erbivora la rende molto utile: infatti viene immessa nei canali di bonifica perchè provvede al loro diserbaggio. In condizioni di clima ottimale può ingerire giornalmente vegetali fino al 50 % del suo peso. Il nome Amur deriva da uno dei fiume da cui proviene, l'Amur infatti è un corso d'acqua che attraversa la Sberia e la Mongolia.Molto diffusa anche in Cina
CAGNETTA "forma allungata e compressa lateralmente, profilo della testa inclinato verso il basso, piccola cresta carnosa sul capo che si presenta più sviluppata nei maschi; lunga pinna dorsale; bocca munita di denti tra i quali spiccano i ""canini"" lunghi e ricurvi" bacino del Lago di Garda, bacino del Lago Maggiore, in Liguria, Toscana, Lago di Bracciano, Italia meridionale ed insulare acque salmastre e dolci di corsi fluviali e bacini lacustri, comunque sempre nelle immediate vicinanze della riva. Di carattere vivace e curioso, preferisce le acque limpide con fondali pietroso. Gli individui giovani si muovono in piccoli gruppi, mentre gli adulti sono solitari e molto territoriali le uova vengono deposte in primavera al riparo di pietre e vengono custodite fino alla schiusa mediamente sui 10-12 cm, può raggiungere i 15 cm. piccoli invertebrati di fondo
CARASSIO COMUNE profilo dorsale e ventrale piuttosto convessi, compresso lateralmente; testa relativamente piccola; bocca piccola in posizione terminale; grosse squame tondeggianti; colorazione bruno scura con riflessi ramati sul ventre. pianura padano-veneta lanche di fiumi, piccoli ambienti con acque stagnanti molto produttive, nelle zone poco profonde anche di grandi laghi, comunque in zone ricche di vegetazione con fondo melmoso la deposizione avviene in acque basse con vegetazione tra Maggio e Giugno, in tre momenti successivi; la temperatura ottimale è attorno ai 20 °C; le uova misurano 1,5 mm, sono rosate e molto appiccicose, così da aderire alle foglie ed agli steli delle piante; le giovani larve misurano circa 5 mm, posseggono un organo adesivo posto tra gli occhi con il quale rimangono fissati alle piante fino al completo riassorbimento del sacco vitellino. supera raramente i 20-25 cm, può raggiungere 40-50 cm invertebrati di fondo, larve di insetti e, scarsamente, vegetali NOMI DIALETTALI: Goba (Romagna)
CARASSIO DORATO (PESCE ROSSO) Carassius auratus Differisce dal carassio comune per la sagoma più slanciata. Negli individui selvatici il colore è simile al carassio comune, mentre nelle razze domestiche il colore varia notevolmente e tende al rosso dorato. È specie originaria dell'Asia orientale, fu introdotta in Europa nel secolo XVII quale specie ornamentale si è rinselvatichito in numerosi corpi d'acqua della pianura padano-veneta. piuttosto rustico, tollera temperature assai diverse; è possibile rinvenirlo in lanche di fiumi, in acque stagnanti molto produttive, nelle zone poco profonde anche di grandi laghi la deposizione avviene in acque basse ricche di vegetazione tra Maggio e Giugno, all'età di 3-4 anni. Gli avannotti schiudono dopo circa una settimana, sono di colore bruno e si accrescono lentamente. Le pratiche di allevamento hanno luogo soprattutto in Emilia e, almeno in passato, venivano utilizzati a tale proposito i maceratoi della canapa. Scopo dell'allevamento è quello di ottenere varietà con forme e colori diversi, da utilizzarsi per scopi ornamentali eccezionalmente raggiunge 30 cm di lunghezza invertebrati di fondo, larve di insetti specie introdotta dalla Cina
CARPA ARGENTATA Hypophthalmichthys molitrix ciprinidi Il corpo è allungato, ovaliforme, compresso lateralmente, è piuttosto sviluppato. La testa è grande, larga e appiattita. La bocca è ampia, priva di barbigli, situata in posizione supera, obliqua e diretta verso l'alto. Gli occhi sono piccoli, situati in basso, con il margine inferiore al di sotto del livello dell'angolo della bocca. Le squame sono molto piccole. Sul ventre è presente una carena che si origina a livello dell'ano e termina presso l'origine delle pinne ventrali. La pinna dorsale, che si origina posteriormente alla base delle pinne ventrali, ha base corta e margine dritto. La pinna caudale è biloba, con gli apici dei lobi appuntiti e margine marcatamente inciso. Il colore di fondo della livrea è variabile a seconda dell'habitat, può essere verdastra, bruno giallastra o verde brunastra più o meno scura, con riflessi argentei, più chiara sui fianchi e sul ventre. Le pinne sono bianco-giallastre, quasi trasparenti. La specie è originaria della Cina meridionale. In Europa è stata introdotta un po' ovunque, in particolare nell'Europa orientale. In Italia la specie è alloctona: introdotta dapprima in piccoli specchi d'acqua utilizzati per la pesca sportiva, la carpa argentata è stata poi rinvenuta anche in alcuni corsi d'acqua naturali, soprattutto nella Pianura Padana. Pochi anni or sono due soggetti di oltre 20 kg sono stati catturati nella stessa rete a circuizione nelle acque litorali della porzione sud-orientale del lago Maggiore Vive in acque a corso lento o stagnanti (fiumi, laghi, stagni) con fondo ricco di vegetazione, può essere presente e prosperare in bacini altamente eutrofizzati. Tranne che in casi eccezionali, questa specie non si riproduce spontaneamente al di fuori del proprio areale naturale. Negli ambienti di origine a tarda primavera i riproduttori risalgono i fiumi per deporre le uova pelagiche che schiudono mentre scendono a valle. Le uova sono piuttosto grosse e ogni femmina ne depone alcune centinaia di migliaia. A scopi ittiogenici, in Europa si ricorre alla riproduzione artificiale "Il ""temolo russo"" è una specie di pachiderma la cui mole può variare dai venti ai quaranta chili che, a dispetto del soprannome, nulla ha a condividere con il leggiadro timallide che popola le fresche correnti dei fiumi di fondovalle. Appartiene, infatti, alla famiglia delle carpe e, come loro, proviene dal continente asiatico" "non ""mangia"", ma piuttosto filtra l'acqua nutrendosi del plancton e di tutto ciò che si trova in sospensione, proprio come le gigantesche balene" E' presente solo nei laghetti di pesca sportiva (viene anche chiamato: Temolo russo, Carpa a testa grossa, Popovic)
CARPA REGINA Cyprinus carpio ciprinidi "corpo di forma ovale, meno accentuata nella forma selvatica; bocca protrattile con labbra carnose munite di quattro barbigli; squamatura grossa e regolare nelle forme selvatiche; nella forma ""a specchi"", poche squame grandi spiccano sulla pelle nuda; colorazione bruno-verde sul dorso, spesso con riflessi bronzei, gialla sul ventre" in acque stagnanti o a debolissima corrente in tutto il territorio italiano tra la vegetazione di riva ed in stretta vicinanza con fondali di tipo melmoso. È specie eurialina, adattandosi così anche ad ambienti salmastri ha luogo in acque molto basse, in Maggio-Giugno, con temperatura compresa tra 17 e 20 °C; uova assai piccole (1 mm) rimangono attaccate alle piante e schiudono in 3-8 giorni; le larve restano inattive sul fondo fino al riassorbimento del sacco vitellino (2-3 giorni). L'accrescimento è rapido: ad un anno di età la lunghezza può raggiungere i 15 cm ed il peso i 200g. La maturità sessuale è raggiunta a 3 anni nei maschi e a 3-4 nelle femmine 20-40 cm (300-1000 g) a 3-4 anni; raramente 100 cm (25-30 kg) e 40 anni di età invertebrati di fondo, larve di insetti, detrito vegetale, ma anche anfibi ed avannotti di altri pesci è originaria di due aree discontinue: l'Est europeo (Russia meridionale, Caspio, Aral) ed Asia Orientale (dall'Indocina al Giappone). Con le introduzioni è oggi la specie più diffusa
CARPA A SPECCHI Cyprinus carpio ciprinidi bocca protrattile con labbra carnose munite di quattro barbigli; poche squame grandi spiccano sulla pelle nuda; colorazione bruno-verde sul dorso, spesso con riflessi bronzei, gialla sul ventre. in acque stagnanti o a debolissima corrente in tutto il territorio italiano tra la vegetazione di riva ed in stretta vicinanza con fondali di tipo melmoso. È specie eurialina, adattandosi così anche ad ambienti salmastri ha luogo in acque molto basse, in Maggio-Giugno, con temperatura compresa tra 17 e 20 °C; uova assai piccole (1 mm) rimangono attaccate alle piante e schiudono in 3-8 giorni; le larve restano inattive sul fondo fino al riassorbimento del sacco vitellino (2-3 giorni). L'accrescimento è rapido: ad un anno di età la lunghezza può raggiungere i 15 cm ed il peso i 200g. La maturità sessuale è raggiunta a 3 anni nei maschi e a 3-4 nelle femmine 20-40 cm (300-1000 g) a 3-4 anni; raramente 100 cm (25-30 kg) e 40 anni di età invertebrati di fondo, larve di insetti, detrito vegetale, ma anche anfibi ed avannotti di altri pesci è originaria di due aree discontinue: l'Est europeo (Russia meridionale, Caspio, Aral) ed Asia Orientale (dall'Indocina al Giappone). Con le introduzioni è oggi la specie più diffusa
CARPIONE Salmo carpio salmonidi forma del corpo meno slanciata che nella trota, testa piuttosto piccola ed occhi lievemente più grandi; profilo ventrale piuttosto pronunciato; pinna caudale nettamente concava; colorazione bruno argentea sul dorso con piccole macchie nere, spesso anche sulla pinna dorsale, bianca sul ventre presente solamente nel Lago di Garda vive nelle acque pelagiche del lago, anche a profondità rilevanti; è più gregario delle altre trote il periodo riproduttivo è duplice (Luglio-Agosto e Dicembre-Gennaio); non sembra, tuttavia, che gli stessi individui riproducano due volte l'anno. Depone su fondali molto profondi (200 m) uova piuttosto grandi (5 mm); la larva alla schiusa (1,5 cm) è più grande rispetto alle larve delle altre trote, ma ha un sacco vitellino più piccolo attorno a 30 cm, raramente raggiunge i 50 cm ed il peso di 750 gr principalmente costituita da zooplancton, occasionalmente crostacei di fondo e pesci Si è tentato, senza esito, in altri laghi (Orta, Maggiore, Ledro, Varese, Como, Bolsena)
CAVEDANO Leuciscus cephalus ciprinidi corpo slanciato ed affusolato a sezione circolare; bocca grande e terminale; grosse squame circolari con margine finemente punteggiato; colorazione verdastra sul dorso, si attenua sui fianchi, bianco giallastra sul ventre. Peritoneo argenteo acque dolci dell'Italia peninsulare, fino al Liri e al Volturno prevalentemente in acque correnti limpide, anche a velocità discreta, ma anche nelle zone litorali dei laghi di grandi e medie dimensioni. I giovani formano piccoli gruppi, gli adulti hanno abitudini più solitarie la deposizione avviene tra Aprile e Giugno in acque litorali; le uova sono molto piccole (0,7 mm); la schiusa avviene circa entro una settimana. L'accrescimento è moderatamente rapido (ad un anno misurano 9 cm di lunghezza) e la maturità è raggiunta dai maschi a 3-4 anni e dalle femmine a 4-5 anni 20-40 cm a 7-10 anni (600-1000 g), raramente fino a 60 cm (4 kg) praticamente onnivoro; i grossi individui sono prevalentemente ittiofagi NOMI DIALETTALI: Quaiass, Scaiass (Piem.); Scaggiun, Lasca (Lig.); Cavesal (Lomb.); Squal, Cavazzin (Ven.); Cavadel, Cavadel (Emil.); Boga (Tosc.); Sbarzo, Scagliosa (Marc.); Squalo, Fiassera (Laz.); Cavetiche (Abr.)Si conoscono ibridi con il vairone e con l'alborella
CHEPPIA Alosa fallax clupeidi forma allungata e piuttosto compressa lateralmente; colorazione verde-azzurra sul dorso e argentata lateralmente e sul ventre; profilo del ventre pungente; presenza di alcune macchie scure nella regione dorsale anteriore. Il numero di macchie può differire sui due lati. L'occhio è dotato di una palpebra adiposa trasparente nei principali corsi d'acqua del bacino del Fiume Po vive in banchi nelle acque litorali marine di tutti i mari italiani e migra nelle acque fluviali per la riproduzione, fino a raggiungere i grandi laghi; nei fiumi si mantiene in acque a corrente vivace. La risalita, tuttavia, è impedita dagli sbarramenti sempre più numerosi lungo gli alvei dei fiumi caratteristiche riproduttive simili a quelle descritte per l'agone.Maggio-Giugno con temperature dell'acqua comprese tra 15 e 25 °C. Le zone di riproduzione sono preferenzialmente le acque basse con fondali sabbiosi in prossimità delle foce dei fiumi immissari. Le uova sono di piccole dimensioni (1,6 mm) e si schiudono in 2-8 giorni. La maturità sessuale è raggiunta a 2-3 anni per i maschi e a 3-4 anni per le femmine. fino a 60 cm e peso fino ad 1 kg piccoli pesci ed invertebrati di fondo nelle acque marine; in linea generale non si alimenta nelle acque dolci NOMI DIALETTALI: Cipia (Piem.); Cepa (Lomb.); Salacca, Cipra (Lig.); Ceppa, Sardon (Ven.); Lasa, Alaccia (Sicil.); Boga, Laccia (Sard.)
COBITE Barbatula barbatula ciprinidi corpo allungato, anteriormente a sezione cilindrica, compressa nella porzione caudale; testa lievemente rivolta verso il basso, barbigli appuntiti; le squame sono molto piccole e la colorazione è bruno rossastra con macchie più scure allineate sul dorso, giallastra sul ventre; sui fianchi è presente un'ampia fascia longitudinale continua o con grandi macchie tendenti a confluire. Pinne pettorali, dorsale e caudale macchiate Nord Italia, con maggiore frequenza nelle acque piemontesi e lombarde prevalentemente in acque correnti, limpide con fondali sassosi; ha abitudini solitarie. Abitualmente si nasconde sotto le pietre ed è attivo di notte; convive con Cobitis taenia e con esso ha biologia simile, almeno nelle linee essenziali ha luogo in Aprile-Maggio. I maschi presentano due caratteristici rigonfiamenti su ciascun fianco, uno anteriore e l'altro più piccolo posteriore alla pinna dorsale attorno a 8-10 cm piccoli invertebrati bentonici
COREGONE Coregonus clupeaformis salmonidi corpo affusolato e leggermente compresso lateralmente; squame circolari grandi; presenza della piccola pinna adiposa alla base del peduncolo caudale; bocca piccola e terminale; colorazione argentea, leggermente verdastra sul dorso, bianca sul ventre; branchiospine brevi e, mediamente, 28 per arco branchiale principalmente nei grandi laghi prealpini, ma anche nei laghi vulcanici laziali nelle acque pelagiche; ha abitudini gregarie e si mantiene tra la superficie e poche decine di metri di profondità, ma, comunque in acque relativamente fresche la deposizione avviene in Dicembre in acque basse e preferibilmente nel tratto inferiore dei fiumi immissari; le uova misurano 2,5 mm; le larve schiudono dopo circa 60 giorni e misurano 11-13 mm; il sacco vitellino ha modestissime dimensioni e viene riassorbito in pochi giorni; lo sviluppo larvale è assai lento e richiede da due a tre mesi, successivamente a questa fase l'accrescimento è rapido ( a due anni può raggiungere la lunghezza di 30 cm); precoce è anche il raggiungimento della maturità sessuale (1-2 anni) 30-40 cm, può anche superare i 50 cm e raggiunge il peso di 1,6 kg a base di zooplancton introdotta dalla Svizzera nella seconda metà dell'800. Le presenze nei laghi italiani sono da considerare 'forma hybrida' derivanti dall'introduzione di C. wartmanni coeruleus (cor. azzurro), C. schinzii helveticus (cor. bianco) e C. maraena
GOBIONE Gobio benacensis ciprinidi corpo affusolato, leggermente compresso nella parte caudale; bocca inferiore munita di due barbigli; morfologia assai simile a quella del barbo; colorazione verde grigiastra sul dorso con numerose macchie scure, argenteo sul ventre; macchie brune sono presenti sulla pinna dorsale e caudale Italia settentrionale acque correnti e zone litorali dei laghi sia in pianura che a medie altitudini, su fondali sassosi o sabbiosi depone tra Aprile e Giugno uova del diametro di circa 2 mm; la schiusa avviene in 6-7 giorni; i piccoli hanno accrescimento assai lento (4-5 cm ad un anno di età) 12-15 cm piccoli invertebrati bentonici, ma anche materiale vegetale Dialetti:Ciassot, Gaiot (Piem.); Gob, Berton, Mussaren (Lomb.); Sceval, Vecia, Temel (Ven.); Veccio, Boa (Tren.); Dardon, Molinaret (Emil.); Triston (Romag.)
GHIOZZO Gobiidi corpo allungato a sezione circolare anteriormente, compresso lateralmente nella parte posteriore; testa di notevoli dimensioni; bocca terminale munita di piccoli denti; occhi situati in posizione leggermente superiore; pinne ventrali unite tra loro a formare una ventosa; pinna dorsale doppia, la porzione anteriore è munita di raggi spinosi; la colorazione è assai variabile anche in considerazione delle forti caratteristiche mimetiche di questa specie, verde grigiastro, giallognolo, solitamente con parecchie bande scure verticali; una macchia scura è presente sopra la base della pinna pettorale; la prima pinna dorsale è spesso ornamentata con fasce trasversali e una o più macchie di colore blu laghi e fiumi dell'Italia settentrionale, dal Piemonte al Veneto, nel Garda è stato notato fino a 50 m di profondità in prossimità delle rive con acque limpide e fondali sassosi; ha un atteggiamento fortemente territoriale avviene tra Aprile e Luglio; la colorazione si fa più vivace e la testa, in entrambi i sessi diventa più scura; le uova vengono deposte di notte tra pietre e ghiaia; le uova schiudono in 5-6 giorni (a 20 °C) e le larve misurano 2-3 mm fino a 8 cm piccoli invertebrati bentonici e di uova di pesci NOMI DIALETTALI: Grassetta (Pie), Botola (Lom), Magnaròn (Ven)
GAMBUSIA marcato dimorfismo sessuale; femmina di maggiori dimensioni con ventre assai pronunciato; nel maschio la pinna anale è trasformata in organo copulatore (gonopodio); colorazione bruno grigiastra ed argentea sul ventre, striscia scura che attraversa l'occhio. La bocca è rivolta verso l'alto e la mandibola sporgente praticamente in tutta la penisola anche se in maniera puntiforme vive tra la vegetazione in piccole raccolte d'acqua anche salmastre la femmina partorisce 10-80 piccoli, circa 30 giorni dopo essere stata fecondata. La fecondazione è interna e lo sperma viene conservato negli ovidotti così che si possono avere diversi parti con una sola copula. I piccoli raggiungono la maturità in 6-12 mesi. per la femmina 6 cm, per il maschio 4 cm piccoli invertebrati e larve di insetti (la specie è stata introdotta per la lotta alla zanzara malarica) introdotta dal Nord America nel 1922 nelle paludi della campagna romana con ottimi risultati riguardo alla distruzione di anofeli (90%). Una femmina adulta in acquario può mangiare fino a 150 larve per giorno
LAMPREDA corpo cilindrico che termina a punta, compresso nella parte posteriore; pinne dorsali separate da un piccolo spazio, la seconda è molto più grande e di forma triangolare; piastra suborale con 5-9 denti; tre piastre laterali per parte, la prima e la terza con due denti, la seconda con tre; colorazione dell'adulto è grigio verde sul dorso e giallo sui fianchi specie anadroma; è stata rinvenuta nel Po e nei principali fiumi lombardi, emiliani, nonché nei fiumi veneti e toscani dove risulta più frequente; è stata rinvenuta anche nel Lago di Garda dimora presso la zona litorale marina; specie anadroma, risale lungo i fiumi nei periodo riproduttivo che ha luogo in zone con corrente rapida e fondali ghiaiosi e sassosi; i giovani vivono in acque fluviali calme con fondo fangoso fino alla metamorfosi nei fiumi della Toscana la montata inizia a Gennaio e prosegue fino a Marzo; sembra che le femmine arrivino per prime; la livrea nuziale è assunta tra Aprile e Maggio, mese nel quale ha luogo la deposizione (fino a 40.000 uova per femmina) fino a 45 cm è parassita principalmente di merluzzi, sgombri e aringhe, ma anche di delfini, ai quali succhia il sangue
LASCA Chondrostoma genei ciprinidi corpo più affusolato rispetto alla savetta, leggermente compresso lateralmente; bocca inferiore circondata da labbra cornee a ferro di cavallo; colorazione verde grigia sul dorso con fascia scura che scorre sui fianchi, bianca sul ventre Italia settentrionale e raramente nell'Italia centrale vive in piccoli banchi nelle acque fluviali a corrente vivace, predilige i fondali sassosi e sabbiosi depone tra Marzo e Giugno in acque basse litorali; le uova sono di piccole dimensioni (1-1,5 mm). 20-25 cm materiale vegetale e invertebrati bentonici NOMI DIALETTALI: Ferssa, Stria, Streigg (Piem.); Strett, Strigg (Lomb.); Strigio, Strilot, Marcandola (Ven.)
LATTERINO Atherina boyeri Atherinidi piccolo pesce di colore argenteo con due brevi pinne dorsali, la prima delle quali inserita subito dietro la verticale che congiunge l'estremità posteriore della pettorale con il centro della pinna ventrale; una striscia di colore argento chiaro percorre i fianchi in corrispondenza della 4 e 5 fila di scaglie acque costiere della penisola e, in acqua dolce, in alcuni laghi dell'Italia centrale tra i quali il Trasimeno vive in banchi, anche numerosi nelle acque salmastre costiere (soprattutto in prossimità degli estuari) depone in più riprese a distanza di pochi giorni circa 600 uova per femmina; le uova misurano 2 mm di diametro e possiedono delle protuberanze filiformi con le quali si fissano alle pietre 12 cm, raramente 15 cm (a 5 anni) invertebrati planctonici
LUCCIO COMUNE Esox lucius Esocidi "corpo allungato (l'altezza massima del corpo equivale ad 1/5 - 1/6 della lunghezza standard); testa grossa con bocca terminale assai grande, foggiata a ""becco d'anitra"", munita di denti robusti; pinna dorsale breve e spostata verso la coda; colorazione del dorso bruno-verde con macchie di colore più scuro, ventre biancastro. Gli individui che vivono in acque ferme hanno corpo leggermente più tozzo." Italia settentrionale e centrale zone litorali di ambienti lacustri e acque fluviali a corrente modesta; predilige le zone ricche di vegetazione acquatica. la deposizione ha luogo tra Marzo e Maggio, nelle regioni settentrionali può protrarsi sino a Luglio; predilige le acque molto basse ed i prati inondati dalle piene primaverili; le uova vengono deposte in più porzioni nell'arco di più giorni o settimane; le uova misurano 2,5-3 mm; le larve nascono dopo 10-15 giorni e misurano 9-10 mm, rimangono fissate agli steli d'erba per mezzo di organi adesivi posti sul capo fino al riassorbimento del sacco vitellino che avviene in pochi giorni; a 25 mm di lunghezza ha già una morfologia del tutto simile a quella degli adulti ed a 4-5 cm inizia a predare i giovani di altre specie 25-40 cm (500-700 g) a due tre anni di età; 90-100 cm (5-8 kg) a 10-14 anni; raramente fino a 1,5 m (35 kg) ad oltre 30 anni di età predatore di altri pesci, ma anche di rane e piccoli mammiferi NOMI DIALETTALI: Luss (Piem. & Lomb.)
LUCCIO PERCA Sander lucioperca percidi corpo allungato; bocca terminale ampia e munita di denti robusti; pinna dorsale doppia la prima parte della quale munita di raggi spinosi; morfologia sostanzialmente simile a quella del pesce persico; colorazione verde-bruna sul dorso con strisce verticali più scure, bianco giallastro sul ventre assai limitata nell'Italia settentrionale e, comunque, da verificare (Lago di Lugano, Lago di Comabbio, Lago Maggiore, Lago di Corbara, Lago di Alviano, basso corso del Tevere) vive in piccoli banchi nelle zone litorali di laghi e fiumi a corrente modesta, senza vegetazione depone tra Aprile e Giugno con una temperatura preferenziale di 12 °C su fondali sassosi o dove siano presenti radici di piante; le uova sono poste in buche che vengono custodite da entrambi i genitori; le uova misurano 1-1,5 mm e si sviluppano in una settimana circa; le larve appena nate misurano 6 mm; dopo circa due mesi sono già in grado di predare larve di zanzara ed altri piccoli pesci 35-55 cm (circa 1 kg) a 5-6 anni, fino a 120 cm (12 kg) a circa 20 anni di età è un forte predatore di altri pesci, preferibilmente ciprinidi introdotto dall'Est Europa. Le prime immissioni ebbero luogo tra il 1902 ed il 1908 nei laghi di Comabbio e Pusiano (Lombardia)
PERSICO REALE Perca fluviatilis percidi corpo di forma ovale, dorso arcuato e peduncolo caudale assai stretto; testa grossa e bocca terminale di grandi dimensioni; doppia pinna dorsale, la prima munita di raggi spinosi; colorazione del dorso verdastra percorsa da alcune fasce di tonalità più scura, bianco il ventre; pinne pettorali giallastre, pinne ventrali, anale e caudale di colore aranciato Italia settentrionale e centrale, ma è stato immesso anche nelle acque del resto della penisola e delle isole ambiente lacustre litorale e fluviale a corrente molto debole; ha abitudini sedentarie e si riunisce spesso in gruppi, soprattutto in età giovanile depone tra Aprile e la fine di Maggio, in relazione alla temperatura ambientale (predilige 14-15 °C); riproduce in acque basse con fitta vegetazione o con abbondante presenza di radici; le uova hanno un diametro di 2-2,5 mm e sono protette all'interno di lunghi nastri di muco che le femmine distendono tra i rami delle piante acquatiche; la schiusa si ha dopo 2-3 settimane; le larve misurano 5 mm e, riassorbito il sacco vitellino si riuniscono in grandi banchi nelle acque superficiali lungo le rive 25 cm (300 g) a 4 anni; molto raramente arriva a 40-50 cm (1,5 kg) 25 cm (300 g) a 4 anni; molto raramente arriva a 40-50 cm (1,5 kg)
PERSICO SOLE Lepomis gibbosus Centrarchidi corpo caratteristico, arrotondato, compresso ai lati, squame quasi lisce due sole pinne: quella dorsale è dura e possiede tre raggi spinosi specie che è stata introdotta dal Nord America; è presente sicuramente nell'Italia settentrionale e centrale nelle zone litorali ricche di vegetazione di ambienti lacustri e di lanca, con fondali sabbiosi o melmosi depone in Maggio-Giugno; le uova vengono deposte in una buca custodite dal maschio fino al momento in cui i piccoli si disperdono 8-15 cm, in condizioni particolarmente favorevoli fino a 20 cm invertebrati bentonici ed associati alla vegetazione acquatica ed anche piccoli pesci
PERSICO TROTA Micropterus salmoides Centrarchidi corpo moderatamente allungato e compresso lateralmente; testa molto grande e bocca molto ampia con mascella inferiore prominente; pinna dorsale lunga e unica con i primi raggi spinosi; colorazione verde scura sul dorso che sfuma al verde chiaro sui fianchi ed all'argento sul ventre; fascia longitudinale nerastra, ben distinta soprattutto nei giovani specie introdotta dal Nord America; in Italia la sua distribuzione è limitata alle regioni settentrionali ambienti lacustri e fluviali con corrente molto lenta, ricchi di vegetazione acquatica la deposizione ha luogo tra Marzo e Luglio in 1-2 metri d'acqua ad una temperatura preferenziale di 20 °C; le uova sono deposte in una buca e vengono custodite dalla femmina che continua nella protezione dei piccoli nati per alcuni giorni, fino alla loro dispersione. La maturità sessuale è raggiunta a tre anni 40-60 cm (2 kg) a 4-5 anni di età; eccezionalmente può raggiungere i 70 cm e superare i 10 kg invertebrati ed altri pesci, specialmente giovani ciprinidi introdotto dall'America per la prima volta in Europa in Germania nel 1883, in Italia fu immesso nei primi anni del 900 nei laghi di Comabbio e Monate
PESCE GATTO Ictalurus melas Ictaluridi corpo allungato a sezione tonda nella porzione anteriore, compressa lateralmente nella parte posteriore; testa assai grossa ed appiattita con ampia bocca munita di 8 barbigli; primo raggio della pinna dorsale e delle due pettorali acuminato; pelle priva di scaglie, colorazione grigio-nera sul dorso e bianco-gialla sul ventre specie introdotta dal Nord America; la sua presenza è limitata alla regione padano veneta lanche e piccole raccolte d'acqua con fondo melmoso, ma anche zone litorali di ambienti lacustri di dimensioni medie e grandi depone in acque basse in Giugno-Luglio, alla temperatura di 18-20 °C; le uova sono custodite in una buca dal maschio; la schiusa si ha dopo 8 giorni ed i piccoli vengono accuditi dal maschio fino alla loro dispersione raramente supera i 30 cm (250 g di peso) invertebrati bentonici, pesci e loro uova
PIGO Rutilus pigus ciprinidi corpo affusolato e compresso lateralmente; testa piccola e bocca molto piccola situata inferiormente; grosse squame circolari; colorazione bruno-verdastra sul dorso che va schiarendosi sui lati, bianco il ventre grandi laghi e fiumi dell'Italia settentrionale litorali scoscesi e laghi profondi depone in Aprile-Maggio su pietre e piante acquatiche in bassi fondali; le uova sono piccole (1 mm di diametro) e schiudono in 4-10 giorni 25-30 cm (300 g); raramente 40-50 cm (1 kg) materiale vegetale ed invertebrati bentonici
SALMERINO Salvelinus alpinus salmonidi corpo allungato leggermente compresso lateralmente e ricoperto da piccole squame. Testa conica con bocca terminale rivolta leggermente verso l’alto. Occhio di medie dimensioni. Linea laterale orizzontale.variabile con l’età, il sesso, le stagioni, l’ambiente cui vive. Grigio-argenteo-verdastro sul dorso presenta sfumature più chiare sui fianchi; ventre bianco-giallastro. Presenza di macchie rossastre, biancastre o giallastre sul dorso e sui fianchi.Durante il periodo di frega l’addome e la parte inferiore dei fianchi assumono una colorazione rossastra. La pinna dorsale e caudale presentano una colorazione bruno-grigiastra, mentre le restanti sono più chiare, giallo-rossastro, con il margine orlato di bianco specie tipica dei laghi alpini del Trentino-Alto Adige è stata successivamente introdotta alla fine dell’800 in molti laghi prealpini specie gregaria, vive in bacini con profondità superiore ai 20 m, caratterizzati da acque limpide, ossigenate e fredde e con fondali rocciosi e ghiaiosi Si riproduce da settembre a gennaio. Le femmine depongono le uova in buche scavate a colpi di coda, che vengono successivamente ricoperte con lo stesso materiale. I maschi durante lo sviluppo embrionale rimangono a guardia della covata. La maturità sessuale viene raggiunta al secondo-terzo anno di vita. Lunghezza massima 40 cm circa specie carnivora, si nutre di crostacei, forme larvali di insetti, molluschi e di uova e di giovani pesci
SANGUINEROLA Rutilus rutilus ciprinidi corpo allungato ed affusolato; squamatura molto piccola; la pinna dorsale unica; la colorazione è bruno olivastra sul dorso; durante il periodo riproduttivo il ventre delle femmine si colora intensamente di rosso e blu si trova soltanto sulle Alpi e nella Pianura Padana (Fiume Po e suoi affluenti di destra e di sinistra e lungo le rive di molti ambienti lacustri) acque torrentizie e lacustri fresche, limpide e ben ossigenate, preferibilmente in ambiente montano dove vive in piccoli banchi, spesso in compagnia con giovani di trota le femmine depongono le uova tra i sassi in più riprese tra Aprile e Giugno in zone di pianura e tra Luglio e Agosto in zone di montagna. Il diametro delle uova è di poco superiore al millimetro e la schiusa avviene entro una decina di giorni. La maturità sessuale è raggiunta dopo un anno ad una taglia di circa 4-5 cm attorno a 10 cm, raramente raggiunge i 12-15 cm invertebrati di fondo, insetti aerei e piccoli pesci NOMI DIALETTALI: Vairon, Amarot (Piem.); Fregarolo, Cent'in boca (Lomb.); Lanfresca, Bressanella, Varone, Lisotta, Salgarola, Botola (Ven.)
SAVETTA Chondrostoma soetta ciprinidi corpo fusiforme e testa dal profilo appuntito, occhio grande, e presenta una caratteristica conformazione della bocca, rivolta nettamente verso il basso per la pronunciata prominenza del labbro superiore; mostra inoltre una colorazione uniforme e, sovente, in esemplari adulti, un'accentuata sfrangiatura delle pinne Oltre che nel Ticino è frequente ed abbondante nel Po e nei suoi altri affluenti di sinistra, in modo particolare nei loro tratti terminali; molto più scarsa la presenza nella rete irrigua specie endemica dell'Italia settentrionale, tipica dei grandi fiumi, che preferisce le acque limpide a corrente vivace, ma può frequentare anche acque profonde e più calme Le femmine adulte depongono sulla ghiaia piccole uova che schiudono dopo circa una settimana. In Ticino gli avannotti raggiungono, in media, in un anno, la lunghezza di 5 cm; lo sviluppo successivo li porta a 9,5 cm in due anni, 15 in tre e 20 in quattro fino ad una lunghezza di circa 37 cm che può essere raggiunta all'ottavo anno di età, con un peso di circa 500 gr Raggiunge i 40 cm di lunghezza e può superare il chilogrammo di peso. L'alimentazione è alquanto varia, poiché la savetta si nutre di Invertebrati acquatici, di Alghe o altre parti di vegetali e non disdegna neppure le uova di altri Pesci.
SCARDOLA Scardinius erythrophthalmus ciprinidi corpo compresso ricoperto da grandi squame che nella parte ventrale costituiscono una sorta di carena. Bocca piccola e terminale, rivolta verso l’alto. Occhi grandi. Linea laterale vistosamente incurvata verso l’alto,verde scura nella parte dorsale, più chiara sui fianchi e sul ventre dove assume una colorazione giallastra. Nei soggetti giovani, le pinne presentano una colorazione rossastra che tende a scurirsi con l’avanzare dell’età la specie è autoctona delle acque italiane ed é presente in tutta la penisola tranne che in Calabria, in Sardegna ed in Sicilia è presente in acque a corso lento o stagnanti con fondali fangosi e ricchi di vegetazione. Vive in branchi che possono raggiungere notevoli dimensioni. Tollera situazioni a basso tenore di ossigeno ed acque eutrofiche che hanno favorito la sua presenza in un sempre crescente numero di corsi d’acqua Da aprile a giugno le femmine depongono le uova tra la vegetazione della zona litorale. La maturità sessuale viene raggiunta a due anni dai maschi ed a tre anni dalle femmine Lunghezza massima circa 50 cm la dieta è assai varia in quanto la scardola si nutre sia di vegetali, di cui predilige le fronte più giovani, che di animali quali larve di insetti, crostacei, molluschi, uova di pesce. I soggetti adulti si nutrono di altri pesci
SCAZZONE Cottus gobio cottidi forma corporea quasi conica, con testa molto grande e un po' appiattita dorsalmente; corpo che si assottiglia verso la coda; occhi piccoli, con riflessi verdi, in posizione dorsale; bocca ampia e con labbra carnose; pinna dorsale doppia, pinna anale lunga come la seconda dorsale; pinne ventrali piccole, avanzate in posizione giugulare con funzioni di piedistallo; pinne pettorali molto grandi; pinna caudale a ventaglio; livrea marrone chiaro, con striature più scure sia sul corpo che sulle pinne; spesso nella parte posteriore dei fianchi sono evidenti alcune bande scure verticali un tempo abbondante nei torrenti, nei fiumi pedemontani e nelle fosse di risorgiva oggi la specie si è drasticamente ridotta di numero e localmente si è dei tutto estinta a causa della diffusa alterazione dei fondali torrenti di fondovalle, torrenti montani, risorgive, fiumi pedemontani,fondali ciottolosi o ghiaiosi puliti e con molti anfratti tra febbraio e maggio il maschio attrae una femmina nel nido corteggiandola; questa depone sul tetto dei nido circa 400 uova che il maschio feconda e provvede a custodire lunghezza 15 cm, peso 40 gr specie carnivora "Gli scazzoni venivano pescati di frodo con l'ausilio di forchette. Si spostavano i sassi del torrente dove si presumeva si trovassero questi pesci ed essi finivano praticamente ""infilzati"" una volta stanati dal loro rifugio. Adesso lo scazzone è pescato soprattutto sportivamente con bigattini e piccoli vermi."
SILURO Silurus glanis siluridi testa larga e piatta; bocca larga; la mascella superiore è munita di due lunghi barbigli, quella inferiore è munita di 4 barbigli corti; corpo privo di scaglie; pinna dorsale piccola e posta in posizione anteriore; pinna anale assai lunga; colorazione bruno nera sul dorso, marmorizzata sui fianchi, bianca sul ventre. recentemente introdotto dall'Est Europa in alcuni stagni dell'Emilia e nel Po; alcuni esemplari sono stati pescati nel Ticino, nel Lago Maggiore, Lugano e Garda acque lacustri e fluviali a corso lento; durante il giorno trova rifugio in buche o nel fango; di notte diviene attivo nella ricerca di cibo; trascorre l'inverno in condizioni di letargia per la deposizione necessita di una temperatura di almeno 20 °C, la presenza di ricca vegetazione e la costruzione, da parte del maschio, di un nido di detrito vegetale; le uova (3 mm) sono custodite dal maschio per 3 giorni fino alla schiusa. Le larve, alla schiusa, misurano 7 mm e, pur essendo dotate di sacco vitellino, sono già in grado di alimentarsi; ad un mese di età la lunghezza è di 3-4 cm, ad un anno la lunghezza è di circa 20cm a 4 anni circa 50 cm e 2 kg; a 10 anni 100 cm e 10 kg; le dimensioni massime 3-4 m e 200 kg è avido cacciatore di pesce e occasionalmente, topi ed anatroccoli Alcune segnalazioni, indicano il periodo di riproduzione anche a temperature più basse (12/14 gradi); voci indicano che la sua riproduzione possa succedere anche due volte l'anno in condizioni ambietali favorevoli.
SPINARELLO Gasterosteus aculeatus aculeatus Gasterosteidi forma del corpo affusolata e compressa lateralmente; peduncolo caudale molto sottile; pinna dorsale arretrata e preceduta da tre aculei; un numero variabile di placche ossee rivestono i fianchi; colorazione verde-blu scura sul dorso, va attenuandosi sui fianchi fino al bianco del ventre; nei maschi, ventre e fianchi si colorano di rosso acceso nel periodo ripr gran parte dell'Italia peninsulare, la Sardegna, manca in Lombardia e Sicilia; in Piemonte è presente nel Fiume Toce, immissario del Lago Maggiore acque a debolissima corrente o stagnanti con abbondanza di vegetazione e fondali melmosi. le uova vengono deposte in un nido costruito con frammenti di piante acquatiche tenuti insieme da una sostanza mucillaginosa secreta dai reni del maschio. Le uova deposte (100-400) sono custodite dal maschio. La schiusa avviene in 4-27 giorni, in relazione alla temperatura dell'acqua. I piccoli nati rimangono nel nido per circa una settimana e si disperdono poi tra la vegetazione 8-10 cm invertebrati planctonici e bentonici
STORIONE COMUNE Acipenser sturio Acipenseridi forma del corpo affusolata a sezione approssimativamente semicircolare; testa coperta da una placca ossea; muso prominente lungo circa metà della lunghezza del capo; bocca inferiore anteriormente alla quale sporgono quattro barbigli; pinna caudale con lobo superiore più sviluppato; cinque serie di placche ossee rivestono la superficie corporea; colorazione verdastra sul dorso, fianchi di varie tonalità di grigio, ventre bianco. risale nel Fiume Po ed in altri corsi d'acqua che sboccano nell'Adriatico settentrionale migra periodicamente dal mare in ambiente fluviale e vive in rapporto con i sedimenti avviene in acque fluviali a forte corrente e depone un numero assai elevato di piccole uova (fino ad oltre 2,5 milioni per femmina) che aderiscono alle pietre. La schiusa avviene in 3-6 giorni e la larva è lunga circa 9 mm. La migrazione dei giovani verso il mare avviene nel corso del secondo anno di vita. La maturità sessuale è raggiunta all'età di circa 8 anni per il maschio e di 12 anni per la femmina. Gli individui di taglia inferiore ad 1 m sono immaturi. Si conoscono ibridi ed anche con Huso. fino a 2 m i maschi e fino a 6 m le femmine (circa 400 kg di peso); è tuttavia sempre più rara la cattura di grossi esemplari. molluschi, vermi, insetti acquatici e loro larve
STORIONE COBICE Acipenseridi differisce dallo storione comune (A. sturio) per la forma del muso che è breve e largo. Il colore è bruno olivastro, più chiaro o bianco sul ventre risale nel Fiume Po ed in altri corsi d'acqua che sboccano nell'Adriatico settentrionale, ma è noto anche nei fiumi che sboccano nell'Adriatico meridionale. migra periodicamente dal mare in ambiente fluviale e vive in rapporto con i sedimenti del tutto simile ad A. sturio. Non si conoscono ibridi inferiore rispetto ad A. sturio; massimo 2 m molluschi, vermi, insetti acquatici e loro larve Ha carni meno pregiate rispetto ad A. sturio Nomi dialettali italiani - Lombardia - Sturiun. Veneto - Sturion
STORIONE LADANO Huso huso Acipenseridi differisce dai precedenti del genere Acipenser per avere i barbigli compressi e lunghi (arrivano fino alla bocca); la bocca è poco arcuata e si estende fino ai lati dal capo. La colorazione è grigia sul dorso e bianca sul ventre risale nel Fiume Po migra periodicamente dal mare in ambiente fluviale e vive in rapporto con i sedimenti silime al comune; il numero di uova per femmina può essere assai elevato, fino a 7.700.000. Si conoscono ibridi con A. sturio. eccezionalmente può raggiungere la lunghezza di 9 m ed il peso di 1300 kg. molluschi, vermi, insetti acquatici e loro larve chiamato Beluga da russi e rumeni, questa specie subisce consistenti modificazioni con l'età. I giovani, molto simili allo storione comune, hanno muso più allungato, corpo più slanciato e scudi più sviluppati rispetto agli adulti.Valore economico elevato
TEMOLO Thymallus thymallus salmonidi corpo fusiforme e lievemente compresso. Testa piccola e conica con bocca subterminale lievemente rivolta verso l’alto. Denti di piccole dimensioni e mascella superiore lievemente prominente. Pinna dorsale ben sviluppata con più di 17 raggi. Pinna caudale con margine incavato. Squame di medie dimensioni e linea laterale orizzontale con lieve incurvatura verso l’alto nella regione anteriore.dorso grigio-verdastro, fianchi argentei, ventre biancastro. Possibile presenza di maccioline nere su fianchi e dorso. Pinna dorsale da rossastra a grigio-violacea. Pinna caudale e anale grigio-violancea. Pinne pettorali e ventrali tra il grigio-verdastro al giallo-rossastro presente nell’Italia settentrionale e saltuariamente segnalata in alcuni laghi subalpini, è stato recentemente introdotto in alcuni corsi d’acqua dell’Umbria e dell’Emilia Romagna è presente nel tratto medio dei fiumi con acque turbolenti, limpide e fredde, e con fondali ghiaiosi o sabbiosi. Vive in piccoli branchi generalmente disposti nella zona del fiume a maggiore corrente. La riproduzione avviene tra marzo e giugno dopo una breve risalita dei corsi d’acqua. Ogni femmina scava una piccola buca dove depone le uova (più di 10.000)delle dimensioni di 3-4 mm. La maturità sessuale viene raggiunta tra il terzo ed il quarto anno. Lunghezza massima 50-60 cm si nutre di vermi, larve di insetti, molluschi, crostacei, uova di pesci e avannotti "il nome deriva da ""thymus"" (timo), perché le carni hanno il caratteristico aroma che ricorda questa pianta"
TINCA Tinca tinca ciprinidi forma del corpo massiccia e leggermente compressa lateralmente nella parte posteriore; squamatura molto piccola e superficie corporea ricoperta di secrezione mucosa; bocca terminale con labbra carnose e munite di due barbigli; pinne brevi ed arrotondate, pinna caudale quasi priva di concavità; colorazione verde-bruna sul dorso, verde-gialla sui fianchi, gialla sul ventre in tutto il territorio italiano. acque stagnanti o a corrente molto lenta, ricche di vegetazione acquatica e con fondo melmoso; è più attiva di notte e sverna affondata nel fango depone verso la fine della primavera (tra Maggio e Luglio) in acque basse ricche di vegetazione con temperatura di 19-20 °C; il numero delle uova è elevato (circa 600.000 per kg di femmina), ma il diametro è molto piccolo (0,8-1 mm). La deposizione avviene in più momenti nell'arco di circa 2 mesi. Le uova schiudono in 3-6 giorni e le larve possiedono organi adesivi e rimangono, fino al riassorbimento del sacco vitellino, attaccate alle piante acquatiche. La crescita è piuttosto lenta; la maturità sessuale è raggiunta a due anni dai maschi e a quattro dalle femmine 25-30 cm, raramente raggiunge e supera i 50 cm (2 kg di peso). Invertebrati di fondo, ma anche materiale vegetale e detrito di fondo. è oggetto di allevamento negli stagni, spesso insieme con le carpe
TRIOTTO forma del corpo allungata con curvatura ventrale piuttosto accentuata; testa piccola e muso arrotondato con bocca terminale; colorazione bruno-verdastra sul dorso, bianca sul ventre, lungo i fianchi è presente una linea scura. Le pinne pari e l'anale possono essere rossastre. La variabilità morfologica di questa specie è molto elevata in relazione alla distribuzione geografica ed anche alla possibilità, spesso verificata, di ibridazione con altri Ciprinidi tutto il territorio italiano, tranne in Sicilia e Sardegna. acque stagnanti o a corrente molto debole, ricche di vegetazione. "ha luogo tra Aprile e Giugno in acque basse e su fondale sabbioso o ghiaioso. I riproduttori sviluppano, in questo periodo, i ""tubercoli nuziali"" che si distribuiscono prevalente sul capo e sul dorso dei maschi. Le uova hanno dimensioni piccole (1 mm di diametro) e sono deposte in numero elevato. La schiusa avviene in 4-10 giorni, in relazione alla temperatura ambientale" 15 cm, 20 cm come taglia massima. invertebrati di fondo, insetti, crostacei ed anche materiale vegetale
TROTA FARIO Salmo trutta fario salmonidi forma del corpo allungata e leggermente compressa lateralmente; testa robusta e bocca terminale grande munita di forti denti; colorazione molto variabile, dorso da bruno scuro in molti soggetti a quasi argenteo in altri, tipica tuttavia la presenza di piccole macchie nere, rosse e marrone o di altra sfumatura sui fianchi e sulla testa nelle acque correnti di molte regioni italiane. È difficile dire quali popolazioni siano indigene e quali derivino da immissioni di materiale d'allevamento, spesso si origine transalpina o nord europea. Nell'Italia settentrionale sono anche presenti ibridi con la trota padana acque a corrente molto rapida, fresche, limpide e ben ossigenate con fondale roccioso, sassoso o ghiaioso depone nel tardo autunno o all'inizio dell'inverno un numero modesto (1500-2000 per kg di femmina) di grosse uova (4-6 mm). La schiusa, con una temperatura ambientale di 10 °C ha luogo in 41 giorni. La maturità sessuale è raggiunta in un periodo variabile da 3 a 5 anni 30-35 cm, sino ad un massimo di 50 cm in ambienti con una buona produttività invertebrati acquatici e terrestri, altri pesci "il nome di fario deriva dal tedesco ""forelle"""
TROTA IRIDEA Oncorhynchus mykiss salmonidi forma del corpo slanciata e compressa lateralmente; bocca leggermente più piccola che nella trota di torrente; colorazione assai variabile, dorso verde bruno scuro con piccole macchie nere che sono presenti anche sulla pinna dorsale e sulla caudale; lungo i fianchi corre una fascia rosacea più o meno evidente, grigio il ventre. specie introdotta dal Nord America. Le prime introduzioni avvennero nei laghi alpini del Moncenisio, di Lys, di Verney, nei laghi della Venezia Giulia. Poiché si presta è probabilmente presente su tutto il territorio italiano acque correnti e lacustri fresche e ben ossigenate con fondali sassosi. È più tollerante per quanto riguarda temperatura e la qualità dell'ambiente e sembra in grado di utilizzare una più ampia base alimentare rispetto alla trota di torrente avviene all'inizio della primavera. In Italia la riproduzione naturale di questa specie è piuttosto rara. La gran parte dei soggetti presenti nelle acque italiane proviene da allevamento 30-35 cm sino ad un massimo di 50 cm invertebrati acquatici e terrestri, pesci
TROTA MARMORATA Salmo trutta marmoratus salmonidi forma del corpo slanciata, più che nella fario; le altre particolarità morfologiche sono le stesse indicate per la forma di torrente e per la lacustre; la colorazione è il carattere comunemente usato per la sua identificazione; il dorso appare bruno dorato con macchie più scure che scendono ad interessare anche i fianchi; ventre grigio chiaro corsi d'acqua della regione padana (Fiume Po,Adige e suoi affluenti) acque correnti, limpide e ben ossigenate; abita il corso medio ed inferiore dei fiumi e si adatta anche all'ambiente lacustre; è in grado di compiere notevoli spostamenti lungo il corso dei fiumi come per la trota di torrente con la quale sono comunemente possibili ibridazioni 30-50 cm sino ad un massimo di 1 m. invertebrati acquatici e terrestri, pesci.
VAIRONE forma del corpo affusolata; testa piccola con bocca piccola ed in posizione terminale inferiore; colorazione bruna sul dorso, grigia sui fianchi e bianca sul ventre, lateralmente corre una fascia scura inferiormente alla quale è presente un'altra sottile fascia arancione, una macchia arancione è presente alla base delle pinne pettorali. corsi d'acqua, ma anche zone litorali lacustri, delle regioni settentrionali (prevalentemente in Piemonte e Liguria) e centrali fino alla Campania ha abitudini gregarie e predilige acque limpide con fondo ghiaioso, ma è rinvenuto anche in acque stagnanti con fondali fangosi; nelle acque montane è stato ritrovato fino sul Monviso (2113 m s.l.m.) ha luogo tra fine Aprile e Luglio (più tardi in montagna) in acque a corrente vivace presso la foce di immissari a lago, su fondali preferibilmente ghiaiosi. Le uova sono piccole e numerose. I riproduttori, dopo la deposizione migrano a valle. Le larve schiudono dopo 10-20 giorni e si portano in acque più calme per nutrirsi di organismi planctonici. L'accrescimento è rapido e la maturità sessuale è raggiunta a tre anni quando la lunghezza è di 10-12 cm 15-20 cm, eccezionalmente 25 cm invertebrati bentonici NOMI DIALETTALI: Vairon, Strion (Piem.); Varun, Verù, Torlon (Lomb.); Varò, Brusolo, Fagon, Fregarola, Pessata, Strai (Ven.); Gulla (Lig.); Vairon (Emil.); Roione (Abr.)