Masone


Centro dell'alta valle della Stura,molto famoso per la sua produzione di acqua, diviso in due nuclei e allungato sulla riva destra del torrente, presso la confluenza del torrente Vezzulla e sulla strada del Passo del Turchino. Il territorio comunale si eleva sino al Bric del Dente, che da 1107m offre un ampio panorama sulle valli della Stura e dell'Orba, sulla Riviera e sul Genova.


Non esiste documentazione certa su avvenimenti riguardanti Masone in epoca anteriore al Mille. Come gran parte della Valle Stura anche il territorio di Masone entrò nel corso del X secolo a far parte della Marca Aleramica. Risale, forse, a questo periodo la costruzione del castello che probabilmente era la residenza estiva dei marchesi aleramici. La Marca Aleramica, in seguito a dissidi tra gli eredi, si frantumò in tanti piccoli marchesati e Masone ricadde sotto il dominio dei Marchesi "Del Bosco". La famiglia prese il nome dalle estese foreste presenti sul loro marchesato. Con i Del Bosco inizia la storia documentaria certa di Masone. Risale al 1159 il più antico documento scritto riguardante Masone. Si tratta di un atto notarile riguardante la Chiesa di Santa Maria in Vezzulla.Il più antico documento che parla del castello di Masone risale al 1183 e riguarda l'atto di costituzione del "feudo di Masone". In un primo tempo i rapporti tra i marchesi Del Bosco e la Repubblica di Genova furono buoni ma si deteriorano a tal punto che i Del Bosco furono costretti a cedere le loro terre a Genova per poi governarle in nome della Repubblica. In varie occasioni i Del Bosco si ribellarono a Genova che li allontanò in modo definitivo dalla Valle Stura alla fine del XIII secolo. Genova affidò il feudo di Masone a feudatari fedeli alla Repubblica. Il feudo fu retto prima dai Lomellino e poi dagli Spinola. La principale attività industriale a Masone come in tutta la valle era la lavorazione del ferro che si era diffusa nei secoli precedenti grazie allo sfruttamento delle risorse idriche e dei boschi da cui si ricavava il carbone di legnaNel corso del XVI secolo il feudo venne affidato a signori che intensificarono questa produzione: nel 1547 Adamo Centurione e nel 1573 Lazaro Grimaldo Cebà. Alla sua morte subentrò il suo erede Paolo Agostino Spinola. La volontà dei feudatari di sfruttare intensivamente il feudo porto alla quasi totale sottomissione di uomini e cose al potere dei signori del paese. Persino la struttura urbanistica del centro abitato fu influenzata dalla necessità di porre sempre in primo piano la lavorazione del ferro. Situato su un'importante via di comunicazione, Masone fu interessato da numerose vicende belliche. Nel 1546 vi si rifugiò Andrea Doria per sfuggire alla Congiura dei Fieschi a Genova,il castello resistette nel 1625 all'assedio di Carlo Emanuele I di Savoia ma fu distrutto dagli Austriaci nel 1747. Nel 1797 cessò l'esistenza ufficiale del feudo di Masone e si costituì la Municipalità, ispirata dal rinnovamento proveniente dalla Francia. Nel 1815 Masone, come tutta la Liguria, venne incorporato nel Regno di Sardegna e dal 1861 nel Regno d'Italia. L'apertura della strada provinciale del Turchino, nel 1872, portò notevoli cambiamenti nell'aspetto di Masone. Lungo questa importante arteria di comunicazione cominciarono a sorgere numerose costruzioni che hanno dato vita al Paese Nuovo.

Da visitare : La cascata del serpente, offre un suggestivo spettacolo stando comodamente seduti in una terrazza panoramica.


Abitanti: 4343 (masonesi)
Altitudine s.l.m.: 403 m.
Superficie Com.: 29,8 kmq
Frazioni e localita': Passo del Turchino
Festa patronale: Assunta (15 agosto)
Festa sociale: I funghi (in stagione)


Stazione FF.SS.: a Campoligure, come dice il mio vicino di casa ! e non a Masone
Casello Autostradale: Masone


Sindaco: Livio Ravera


Alberghi presenti nel Comune

Categ.-Denominazione Indirizzo Telefono
** Simone v.le vittorio veneto 2 , 16010 masone tel.: 010- 926014

Masone come era una volta

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