La Vetta del Gran Paradiso
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Fortunatamente siamo tra i primi a giungere sotto la Madoninna che domina la cima, ma arrivati
proprio nell'ultimo tratto seguiamo un grosso canapone, che ci porta ad un punto
morto. Tornando indietro, incominciamo a incrociare le prime cordate che nel frattempo ci
hanno raggiunto. Io passo subito un tratto un po' esposto, con un traverso non proprio
"tranquillo", mentre Gaia esita un attimo.
Per darvi idea della confusione che si trova sulla vetta, lei riesce a raggiungermi circa venti
minuti dopo e restiamo sulla cresta terminale per circa un'ora e mezza: ci sono corde ovunque,
cordate che procedono in senso opposto su cengie non proprio agevoli.
Ed è lunedì, immaginiamoci la domenica...
Tornando sui nostri passi, decidiamo di legarci almeno sul tratto esposto
vicino alla Madonnina, il pių delicato: Gaia va avanti e poi mi recupera, assicurandoci
con dei moschettoni passati in alcuni spit...meglio che niente. Riguadagnamo così
il ghiacciaio, ricalziamo i ramponi e incominciamo la lunga ma tranquilla discesa che ci porta,
dopo una breve sosta al rifugio per mangiare qualcosa, al grande parcheggio di Pont.
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