Stranezze dal mondo


Storie di ladri
La Polizia tedesca lo ha definito "il criminale piu' scemo della Germania".
Ha tentato una rapina in banca, ma ha dimenticato di fare i buchi per gli
occhi al cappuccio.
L'uomo aveva infilato la maschera appena fuori la banca e poi aveva fatto
irruzione. Resosi conto che non ci vedeva, ha tirato su il copricapo e tutti
lo hanno potuto vedere in faccia.
La Polizia lo ha arrestato il giorno dopo. Il cappuccio verra' esposto in un
museo.


Da una confezione di sale da cucina:
"Questo sale di roccia ha piu' di 200
milioni di anni. Si e' formato con un lento, antichissimo processo geologico
nelle piu' remote vette delle montagne tedesche.
Consumare entro aprile 2003."



Non posso, sono morto
Stefano R., 39 anni, ha beffato per dieci mesi il tribunale di Mantova
con un falso certificato di morte che ha indotto il giudice che lo doveva
processare per truffa a sentenziare l'estinzione del reato per morte del
reo.
Qualche giorno fa pero' il trucco e' stato scoperto dalla procura di Sondrio
che ha accertato che R. lo ha usato in ben 52 procure in tutta Italia
dove e' indagato per una serie interminabile di truffe.
In tasca ne aveva un'altra decina pronti per essere spediti a vari tribunali
e procure.
Gli e' dispiaciuto buttarli via. Tutto cio' dimostra che fingere di non
esistere funziona ma non bisogna esagerare.



Recordmen
Kolio B, 77 anni, in Bulgaria, e' entrato
nel Guinness dei Primati. Vive da 60 anni con un proiettile conficcato
dietro l'orecchio destro. Nel 1942 i medici dissero che se avessero tentato
di asportare il proiettile, l'uomo sarebbe morto.
Kolio B. ha cosi' vissuto quasi tutta la sua vita sentendo strani rumori
nella testa e non riuscendo a chiudere completamente l'occhio destro.
Fino ad oggi il record apparteneva a un giapponese che visse per 58 anni
con una pallottola nell'occhio sinistro. L'anno scorso pero' e' stato
operato e 'fanculo' anche il Guinness dei Primati.



Denaroterapia
Joel Dondmer, un noto uomo politico keniano, stava partecipando al rito funebre
di un suo zio in un piccolo villaggio quando, parlando di un suo avversario
politico lo avrebbe definito "topo di fogna". Subito si e' reso conto che la
maggioranza dei presenti non approvando la sua affermazione stava brandendo
sedie, vanghe e armadi a piu' ante al precipuo scopo di procurargli notevole
dolore fisico e un certo stato di prostrazione psicologica. S'e' quindi dato
alla fuga. E' riuscito a stento a salvarsi dalla folla inferocita lanciando
dietro di se un fascio di banconote, che hanno immediatamente bloccato gli
aggressori.