Niente dolore.
Nessuna vera sensazione di malessere.
Il sonno della notte precedente è stato un po' troppo breve, ma ci stai abbastanza dentro.
Ringrazia gli dei di funzionare piuttosto bene.
Tuttavia, hai una sete fottuta, che ti rimane anche se ti bevi dieci coca-cola.
Anche se sei vegetariano, senti il bisogno di mangiarti una bella bistecca al sangue.
Ancora niente dolore, ma c'è qualcosa che non va.
L'aspetto è più o meno regolare, ma hai il livello d'attenzione e la capacità intellettuale di una graffettatrice.
I dodici caffè che hai bevuto per cercare di schiarirti la mente non fanno nient'altro che peggiorare la situazione nel tuo stomaco, che richiede a gran voce cibo a manetta (possibilmente roba
adeguatamente unta).
L'ultimo viaggio al cesso è stato una esperienza preoccupante, che ti ha fatto temporaneamente pensare di cambiare vita e diventare astemio.
Nonostante il tuo comportamento in ufficio sia apparentemente normale, in realtà stai solo fingendo - l'unica cosa che riesci a fare è chattare un po' e guardare del porno.
Un po' di mal di testa.
Ti senti di avere un formichiere nello stomaco.
La tua produttività è superiore solo a quella del tuo capo.
Ogni volta che senti del profumo femminile hai un attacco di nausea, perché ti ricorda gli shot che ti sei bevuto a fine serata al baracchino al parco, dopo che ti hanno sbattuto fuori da ogni
locale che hai frequentato.
In questo momento, il tuo unico desiderio sarebbe essere a letto, con due litri di succo d'arancia e una considerevole provvista di brioche e, soprattutto, gli occhi chiusi.
Finora hai bevuto sei caffè, due lattine di coca-cola, un litro e mezzo d'acqua e due spremute - ma non ti viene da pisciare.
Brutto davvero.
Ti sembra di avere una combriccola di gnomi che saltellano nelle tempie.
Non riesci a parlare troppo in fretta sennò ti viene da vomitare.
Il capo ti ha fatto una scenata da mezzora perché sei arrivato in ritardo e puzzi ancora di alcool.
Hai cercato di curare il tuo aspetto prima di uscire, ma hai dimenticato dei particolari essenziali, come la barba sulla
guancia sinistra o il fondotinta.
La lingua è ricoperta da uno strato di licheni, hai l'impressione che qualcuno ti abbia rovesciato del vetro tritato negli occhi (impressione confermata anche dalla quantità di sangue
che li permea), e i tuoi capelli sono impastati sul lato sinistro del
cranio.
Uccideresti i tuoi genitori per avere una qualunque delle seguenti opportunità:
1. Le sei di pomeriggio arrivano in 5 minuti
2. Due bustine di Aulin e una scatola di bicarbonato
3. Una macchina del tempo per tornare a ieri sera e rimanere a casa
Sei certo che il tuo cervello stia esplodendo.
Il pulsare che hai alle tempie è così forte che lo sente anche il tizio della scrivania di fronte.
I tuoi pori trasudano vapori di vodka, che ti stanno ri-ubriacando.
Hai dei resti di dentifricio agli angoli della bocca, ma i denti sono ancora sporchi e l'alito è pestilenziale.
Il tuo corpo ha completamente perso ogni capacità di generare saliva, e la tua lingua si sta gonfiando tanto da rendere probabile un'asfissia.
Ti metteresti a piangere, ma non puoi permetterti di sciupare neanche una goccia di liquido.
La morte è una prospettiva piuttosto allettante.
Il tuo capo non ti fa neanche scenate, e i tuoi colleghi non ti rivolgono la parola perché sei così conciato che pensano a un lutto in famiglia.
Avresti dovuto prenderti una giornata di malattia, perché l'unica cosa che riesci a fare è lamentarti sommessamente di tanto in tanto.
La cosa peggiore è che non sai neanche di "cosa" lamentarti: non ti ricordi con chi sei uscito ieri sera, dove siete andati, cosa hai bevuto e perché c'è qualcuno che non conosci
che sta ancora dormendo nel tuo letto.
L'unica cosa che puoi fare è fumarti qualche sigaretta (che accendi dalla parte sbagliata una volta su due) e svenire.
Quando ti riprendi, dopo qualche ora, tutto va bene: sei solo al quarto livello...
Non sei più certo del tuo Io.
Ti sei risvegliato dopo 15 ore di coma e non sai dove sei.
I tuoi pori sono ormai bruciati dai vapori dell'alcool.
Hai la bocca impastata, e la tua lingua di colore indefinibile sembra la trapunta della nonna.
Ti metteresti a piangere, ma non ti ricordi come si fa.
Il tuo corpo è reattivo quanto un comodino ed il tuo intelletto è pari a quello di un ossobuco.
Il tuo capo ha chiamato a casa per avere tue notizie e tua madre ha inventato un'influenza intestinale che ti terrà a casa per qualche giorno.
sei nel tuo letto e cerchi di capire ma qualsiasi cosa a cui pensi ti fa venir voglia di vomitare.
Dopo altre 6 o 7 ore passate a rantolare l'unica cosa che puoi fare è giurare a te stesso che non succederà più ma sei solo al quinto livello e di strada ne devi ancora fare...
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