Il Santuario della Gloriosa
Il Santuario della Gloriosa fu costruito sulle pendici di una collina, a circa 400 metri sul livello del mare, per volere dei monaci Basiliani, i quali preferivano far sorgere i loro Santuari o Conventi sulle rive dei fiumi oppure sui rilievi montuosi, con l'intenzione di sollevare  sempre più lo spirito verso il cielo. Il luogo dista circa 3 chilometri dal centro abitato. la chiesa fu edificata su disegno dei fratelli Luigi e Ruggiero Saròlo, scultori di Muro Lucano, che iniziarono la costruzione nel 1187 e la terminarono nel 1189. Il Santuario, a vederlo da lontano, ha qualcosa di fiabesco col suo ergersi sul declivio della collina e, chi lo ammira, rimane profondamente impresssionato da questo simbolo dello spirito eroico che animava quei religiosi, da questa imponente testimonianza di volontà creativa. Il Tempio Sacro alla Vergine Gloriosa sorge su uno sperone boscoso che sporge, come una terrazza, da un pendio che fa da parete alla valle, proprio dove questa si apre ad anfiteatro, ed il sole, al mattino, ne bacia le tre absidi gentili. La valle sottostante è chiamata, con voce dialettale, "Vallangriid", cioè valle dei Greci.
La statua, oggetto di recente ed adeguato restauro, è di rozza fattura, ma espressiva e piena di ieratica maestà. La Vergine seduta in trono stringe al petto il Bambino Divino. I caratteri peculiari della statua e, particolarmente, i diademi della Vergine e del Bambino, richiamano quelli dell'arte francese del periodo post-carolingio e, in questi, è una chiara testimonianza dell'influsso cluniacense, ma le vesti e la decorazione pittorica sono di carattere prettamente bizantino e, inconfondibilmente bizantina è la positura della mano benedicente del Bambino: le due dita, l'indice e il medio aperto e le altre chiuse. Il Tempio consta di un aula divisa in tre navate da una duplice fila di pilastri a pianta quadrata, con piccolo zoccolo di base e una piastra aggettante smussata a mo' di capitello. Sui pilastri, si impostano i quattro archi che mettono in comunicazione le navate tra loro, quella centrale più ampia delle laterali. Ogni navata termina in abside curvilinea, sormontata da catino. Il presbiterio è discretamente rilevato e, originariamente, accoglieva l'altare costituito da una gran mensa di pietra poggiata su di un cippo quadrangolare. Sia l'interno che l'esterno hanno subito, attraverso gli anni, manomissioni e deturpazioni, danni facilmente riparabili ove soccorrano buona volontà di dirigenti e generosità dei fedeli. Quello che non potrà mai più ritornare in vita e non potrà essere restituito all'ammirazione dei posteri, purtroppo, è la bella decorazione pittorica che copriva, letteralmente, l'interno della chiesa.
Recentemente, ulteriori lavori di restauro, si sono resi necessari per risolvere i problemi strutturali sia del tempio mariano, che dell'adiacente eremo dei frati.
Il santuario della gloriosa e l'annessa foresteria dopo il recente restauro (2001)
 
 
La statua a inizio secolo
La statua prima del 1991
La statua oggi
Da sinistra a destra, la statua della Gloriosa, prima e dopo del  restauro degli anni cinquanta e, quindi,  la statua come la possiamo ammirare oggi, dopo il restauro del 1991
 
Il Santuario della Gloriosa domina la vallata sottostante
Il Santuario della Gloriosa e l'annessa foresteria prima del restauro 2001
La Foresteria adiacente il Santuario, dopo il recente restauro

 


 
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Ultime modifiche 1 Settembre  2001

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