Opera
SIGMUND FREUD
"IL CASO DEL PICCOLO HANS"
SCUOLA E CLASSE: terza liceo classico indirizzo artistico
PREMESSA
La tipologia d’unità didattica da me scelta è l’unità-opera, ovvero l’analisi di un testo "Il caso del piccolo Hans" di Sigmund Freud.
Questa unità penso possa essere affrontata alla fine del primo quadrimestre di un’ultima classe, dopo aver presentato il pensiero dell’autore.
E’ stato scelto questo testo per la sua semplicità e brevità non disgiunta dalla presentazione delle maggiori tematiche dell’autore.
PREREQUISITI
La classe deve possedere le linee di fondo del pensiero freudiano. Deve aver già incontrato il linguaggio della psicoanalisi. Inoltre deve essere stata introdotta nella prospettiva dell’importanza dell’interpretazione nel ‘900.
Bisogna aver trattato:
INTERDISCIPLINARITA’
Questa lezione offre interessanti sviluppi interdisciplinari con arte ed italiano (il mondo onirico rappresentato nel 900).
FINALITA’
OBIETTIVI DI COMPETENZA
OBIETTIVO DI CONOSCENZA
METODOLOGIA
L’unità verrà svolta attraverso un’impostazione problematizzante tale da coinvolgere gli studenti a:
1) porre quesiti
2) avanzare ipotesi
3) discutere
Importante è sviluppare fra allievi e docenti un atteggiamento di apertura mentale per promuovere la ricerca, così che scaturisca una conoscenza approfondita e critica del testo e si sviluppi negli studenti una ,mentalità aperta, critica e costruttiva.
Questa metodologia dialogica prevede come funzionale allo svolgimento della lezione la proposta di alcuni "problemi" alla classe, da risolvere grazie al testo.
TEMPI :
3 ore: lezione
1 ora: verifica
VERIFICA SCRITTA
Dal momento che è un lavoro volto a sviluppare capacità critiche e non tanto di contenuto, ipotizzerei di valutare la discussione sulla griglia di lettura fornita all’inizio del lavoro.
GRIGLIA D’ANALISI
A. Manifestazione della nevrosi
I. Età, sesso, condizione sociale di Hans
II. Cos’è il "pipino"?
III. Qual’è l’importanza degli animali nelle fantasie di Hans?
IV. Quale avvenimento familiare ha cambiato la vita di Hans e perchè?
V. Qual’è il disagio del piccolo Hans?
IV. Prova a dare una definizione di nevrosi desumendola dal testo.
B. Importanza dei sogni
sogno 1: Hans-Mariedl
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contenuto latente |
contenuto manifesto |
interpretazione |
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sogno 2: Hans-pipì
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contenuto latente |
contenuto manifesto |
interpretazione |
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sogno3: Hnas-abbandono
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contenuto latente |
contenuto manifesto |
interpretazione |
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sogno4:Hans-giraffa
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contenuto latente |
contenuto manifesto |
interpretazione |
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sogno5:Hans-cavallo
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contenuto latente |
contenuto manifesto |
interpretazione |
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C. Le fantasie
I. Individua le fantasie sadiche
II.Individua le fantasie masochiste
III. Individua le fantasie omosessuali
D. Complessi
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complesso |
esempio |
spiegazionee |
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di Edipo |
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di castrazione
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E. Meccanismi di difesa:
I. Cos’è la rimozione? Come avviene?
II.Cos’è lo spostamento? Come avviene?
III. Esempi di rimozione
IV. Esempi di spostamento
F. I simboli. Cerca di associare ad i seguenti simboli un significato
pipino:
carro:
morsa nera nella bocca del cavallo
il nero:
G. Relazioni
I. descrivi sinteticamente il rapporto fra Hans ed il padre (Max 10 righe)
II. descrivi sinteticamente il rapporto fra Hans e la madre (Max 10 righe)
III descrivi il rapporto fra Hans e la sorella (Max 10 righe)
IV. Descrivi il rapporto fra Hans e Freud (max 10 righe)
V. Descrivi il rapporto fra Hans e gli altri bambini
H. Definizioni
I. Dopo aver analizzato il testo elabora una definizione di nevrosi
II.Definisci cosa sia una fobia
III. Definisci l’analisi indiretta elaborata nel testo
I. Commenti
I.Cosa pensi dello stile educativo dei genitori del piccolo Hans?
II.Cosa vuol dire che i bambini sono polimorfi e perversi?
III. Come spieghi l’esigenza di Hans a porre domande?
Essendo la mia unità un’unità opera da leggere integralmente credo sia importante fornire una griglia di lettura piuttosto che passi tratti dal testo. L’esiguità delle pagine e la concatenazione degli argomenti fa si che si possa maneggevolmente leggere tutta.
Per chi avesse bisogno di uno spunto riporto in sintesi il contenuto del testo:
IL CASO:
Nel 1908 Freud pubblica il caso clinico che meglio esprime il complesso di Edipo. Illustrando la malattia e la guarigione di un bambino di 5 anni, Hans, figlio di Max Graf, uno dei membri delle riunioni del mercoledì sera a casa Freud. Il trattamento è stato seguito dal padre. Questo aspetto non è da sottovalutare perchè la figura del medico è unita a quella del padre, che ha potuto brillantemente interpretare alcune locuzioni del piccolo grazie alla sua conoscenza.
Il piccolo Hans mostra molto interesse per la genitalità dei genitori fin dai tre anni. Egli non distingue fra maschi e femmine e chiama gli organi col termine generale di "pipino". Il suo autoerotismo è precoce. Le minacce dei genitori lo spingono alla fobia definita come complesso d’evirazione.
Il bambino cresce abbastanza isolato per cui sviluppa un’adorazione per gli altri bambini ed una manifestazione omosessuale. La situazione cambia alla nascita della sorella Hanna. L’analisi della sorella lo porta a scoprire l’assenza del pene nelle fanciulle, questo aspetto è destabilizzante per cui formula l’ipotesi che ognuno ha un pene direttamente proporzionale all’età. Hans rivela inoltre una fobia per i cavalli. Questo fa si che il padre teorizzi una forte nevrosi ossessiva nel bambino. In questa fase il legame con la madre diventa sempre più forte, mentre col padre vi è un distacco.
Hans tramite i sogni riesce ad esprimere il complesso d’inferiorità che nutre nei confronti del padre, e la paura che la madre possa preferirlo a lui perchè le dimensioni del suo organo sono superiori e che non potrà mai competere. Quando al bambino viene spiegata la situazione la malattia sparisce, sostituita dalla pulsione a fare domande