Sant'Antonio da Padova
A Padova la devozione a Sant'Antonio e sentitissima, e anzi di lui si dice semplicemente "il Santo". Nato a Lisbona, in Portogallo, Fernando (così il suo vero nome) abbandono giovanissimo la carriera d'armi destinatagli per tradizione famigliare, per unirsi ai Canonici Regolari di Sant'Agostino nell'abbazia di Coimbra. Nello splendido monastero dell'antica capitale portoghese iniziò gli studi di teologia, a cui sembrava fervidamente portato, ma l'incontro con alcuni frati francescani venuti in missione cambiò decisamente la sua vocazione. Con il nome di Antonio venne in Italia, e si dedicò alla predicazione e all'insegnamento lungo tutta l'Italia settentrionale divenendo in breve tempo popolare e amato dalla gente. Verso la fine della sua intensa vita scelse Padova come luogo per stabilirsi e qui vi morì nel 1231. La popolarità del santo continuò a mantenersi e crescere anche dopo la sua morte, giacchè chi manifestava la propria devozione al Santo ne riceveva effetti miracolosi. Migliaia di pellegrini affluiscono ogni anno a Padova, nella Basilica fatta costruire dai cittadini nel 1256 dopo la liberazione della chiesa, la gente si accalca, guarda, si muove fra il vociare dei venditori. Caratteristiche più amate: Il Bambino, il il libro, il giglio. Al santo ci si rivolgeva spesso, nella religiosità popolare, per guarire dall'artrosi, per "le cose impossibili", per ritrovare le cose smarrite, e così via. La Processione in onore di Sant'Antonio si svolge il 12 e il 13 giugno. La sera del primo giorno con una processione a piedi dal santuario di Sant'Antonio all'Arcella, si rievoca il tragitto effettuato dal santo nella notte in cui morì. Il giorno 13 sfila al processione: le confraternite religiose negli abiti tradizionali, le corporazioni dei vari mestieri e i paggetti del santo portano in processione l'arca con le reliquie. Sono presenti anche numerosi gitani, che sono particolarmente devoti a Sant'Antonio, e rappresentanti provenienti dal Portogallo, come detto, paese nativo del Santo.
Testo e foto tratte da: Vita in Veneto feste riti usanze tradizioni popolari
Walk Over Editrice