Montagnana (PD)

  

Probabilmente di origine romana, come testimoniano i numerosi  reperti, Montagnana  divenne  centro  e  cuore della famiglia  Marchesi  che in  seguito  prese  il  nome  di  Estensi, cui  appartenne  fino al 1275. Già allora possedeva  un  sistema  di  fortificazioni  di  cui  nulla  o  quasi è rimasto. Dopo la parentesi Ezzelina, alla quale dobbiamo con ogni  probabilità il  mastio di Castel S.Zeno, vide rafforzata la  sua cinta  muraria  dal  Comune di Padova, allo scopo di  proteggere  il  territorio  da possibili incursioni  degli Scaligeri  di Verona. Nel 1317, però, Cangrande della Scala riuscì ad impadronirsene e la famiglia veronese la tenne fino al 1337. Tornata in  mano a Padova ormai  retta dai  Signori da Carrara, venne dotata  di una  più ampia  cinta di mura e di  una formidabile rocca  dai  principi  Umbertino e Francesco I. Durante  il secolo XIV assunse un'importanza notevole come base di partenza per le incursioni  nel territorio nemico e come rifugio sicuro dopo le spedizioni. Nel 1405, tramontato ormai l'astro carrarese, la città si consegnò ai veneziani. Da allora andò perdendo gradualmente la sua funzione di  importante  centro militare, per  divenire  centro  di  fiorente agricoltura ed attività commerciali, arricchendosi anche di  splendidi  monumenti  civili  e  religiosi. Nella Montagnana  di  oggi, oltre all'agricoltura trova posto una economia  che  si è sviluppata in particolari settori dell'artigianato e della piccola industria e soprattutto  la tipica produzione del prosciutto  crudo dolce, riconosciuto a livello  europeo a Denominazione d'Origine Protetta. Ogni prima domenica di settembre si corre il Palio dei Dieci Comuni, le cui origini risalgono agli statuti Carraresi della Comunità  di Montagnana  del 1366 e con esso  si  ricorda  la  liberazione dalla tirannia di Ezzelino da Romano. Numerose manifestazioni precedono la gara equestre vera e propria, in cui i fantini cavalcano senza sella  lungo le  antiche mura  della città. La  serata si conclude  con  il suggestivo "incendio  della  rocca" che rievoca quello  appiccato dallo stesso Ezzelino prima di abbandonare la città.

      

Visione notturna delle mura     "Incendio della rocca"     Il Duomo di Montagnana

Foto Dal Prà - Montagnana