Città di Castello (Pg)

  

E' l'antica Tiferno, centro umbro dell'Alta Valle del Tevere, che, dopo la conquista romana, alla fine del I secolo divenne con il nome di Tifernum Tiberinium un fiorente e ricco municipio, abbellito con edifici pubblici e templi dal potente patrono Plinio il Giovane. I Goti di Totila la distrussero ma il vescovo Florido la ricostruì e la fortificò. Poi cambiò nome e si chiamò prima Castrum Felicitatis e poi Civitas Castelli dal quale derivò l'attuale Città di Castello. Fu libero Comune di parte Guelfa molto potente ed estese il suo dominio sui territori confinanti fino al di là dell'Appennino. I due splendidi palazzi dei Priori e del Podestà costruiti dall'architetto Angelo da Orvieto sono la testimonianza di questa sua forza e potenza. Verso la fine del '400 diverse famiglie si contesero il predominio, ma su tutte prevalse quella dei Vitelli che diedero alla città un nuovo aspetto, abbellendola con chiese, palazzi e monumenti, che oncor oggi le conferiscono tutta la grazia e l'eleganza rinascimentale toscana. Artisti di grande fama quali Signorelli e Raffaello, per citare solo i maggiori, operarono per molto tempo a Città di Castello realizzandovi alcune delle loro opere più significative. Caduta la città sotto il dominio pontificio vi rimase fino al 1860 quando fu liberata dalle truppe piemontesi ed annessa al Regno d'Italia.

 

 Palazzo Comunale e Duomo      Veduta panoramica della città