Uso didattico di un semplice goniometro per
misurare
l'inclinazione dei raggi del Sole
"Le guardie della citta` dicono alla notte: "Con l'alba la
bellezza sorgera` da oriente". (Gibran Kahlil Gibran Il Profeta Ed.
Guanda)
Questa è la versione html di un articolo apparso su:
Didattica delle Scienze e informatica nella
scuola
n. 192 nov. 1997
autore Giuseppe Lamartina (lamartina@ctonline.it)
Per interessare gli alunni alla conoscenza di alcuni concetti
fondamentali
di astronomia (latitudine, equinozio, solstizio, declinazione degli
astri
ed altri) che possono anche avere un immediato riscontro pratico, si
propone
la costruzione di un semplice strumento che puo` essere facilmente
realizzato
in tutte le classi dagli stessi alunni, i quali cosi` prenderanno
dimestichezza
con alcuni argomenti fondamentali che prima erano patrimonio comune
delle
persone colte e che hanno svolto un ruolo inestimabile nella storia
della
scienza. Grazie ad alcuni grafici i concetti introdotti verranno resi
chiari
e facilmente comprensibili da parte degli studenti e si cerchera` di
dare
un esempio didatticamente valido di "matematizzazione della realta`"
partendo
da semplici proprieta` geometriche del piano e successivamente dalle
proprieta`
della funzione seno. Questo tentativo pur con i suoi limiti si muove
nella
linea indicata ormai venti anni fa da Lucio Lombardo Radice che
intitolo`
il suo libro di testo proprio "Il metodo matematico" (coautrice Mancini
Proia ed. Principato) . L'esperienza di chi scrive, maturata nelle classi, dimostra che
l'introduzione di argomenti di astronomia desta un grande interesse
negli
studenti, da` una motivazione immediata allo studio, e dona concretezza
allo studio della matematica e della fisica. Anche gli autori di libri
di testo di fisica hanno introdotto alcuni concetti astronomici in
alcuni
capitoli come ad esempio V. Zanetti nel suo interessantissimo Percorsi
di Fisica per il biennio (ed. Zanichelli) ed anche il famosissimo per
l'impostazione
storica Progetto Fisica (AA. VV. ed. Zanichelli). Nella parte finale verranno presentati i programmi, scritti in
Pascal
utilizzando la "grafica della tartaruga", necessari per la
realizzazione
dei disegni esplicativi utilizzati.
Descrizione dello strumento per la
misurazione
della latitudine
Per misurare l'inclinazione dei raggi del Sole si puo` ricorrere ad
una semplicissima apparecchiatura: - una tavoletta rigida, di legno od altro materiale che puo` ruotare
intorno ad un bulloncino mantenuto in posizione orizzontale, con un
goniometro
attaccato in modo tale da avere il centro nel bulloncino, - un tubicino di plastica rigida dove indirizzare i raggi del Sole
(evitando cosi` di doverlo traguardare con gli occhi, cosa che puo`
essere
pericolosa !!!), - un filo a piombo legato sempre con l'asse di rotazione del
goniometro
(bulloncino). Il goniometro (evidentemente piu` grande possibile; ci si puo`
servire
di una fotocopia ingrandita di un piccolo goniometro facilmente
reperibile)
deve essere montato con il centro che cade nell'asse di rotazione della
tavoletta su cui e` incollato e che deve essere parallela al tubicino
di
plastica. In figura: la circonferenza goniometrica, il filo a piombo e la
tavoletta sormontata dal tubicino di plastica.
Per orientare il tubicino in modo tale da farvi entrare un raggio
di Sole bastera` osservare la sua proiezione sul pavimento oppure in un
apposito schermetto: quando appare un nitido cerchietto luminoso allora
il tubicino si puo` considerare in direzione del Sole ed in quel
momento
grazie al filo a piombo e` possibile misurare alcuni angoli
interessanti. (Il tubicino e` lungo 97 cm ed ha diametro 1.2 cm)
Alcune definizioni
Latitudine: distanza angolare misurata
lungo il meridiano fra l'equatore (latitudine zero) e il parallelo
passante
pre una data localita`. L'angolo formato fra la direzione del Sole e la direzione del raggio
terrestre (cioe` del filo a piombo) immediatamente misurabile con lo
strumento
appena descritto, e` opposto al vertice con un angolo che viene
chiamato
altezza zenitale del Sole. Lo zenit si trova nella direzione
perpendicolare
al piano dell'orizzonte. Allora l'altezza zenitale
e` l'angolo formato fra la direzione del Sole e lo zenit. Il complementare dell'altezza zenitale e` proprio l'inclinazione
del Sole rispetto il piano dell'orizzonte. Un'altra definizione che ci sara` utile in seguito e` quella di
declinazione di un astro. Essa e` l'angolo formato fra la direzione di
un particolare astro e il piano dell'Equatore terrestre, ad un certo
momento.
Pertanto la declinazione solare e`
l'angolo
con l'Equatore individuato dai raggi del Sole. Questo angolo ovviamente
varia nel corso dell'anno. Nel seguito per brevita` si considera il valore della altezza
zenitale
e della altezza sul piano dell'orizzonte sempre a mezzogiorno del posto.
Il mezzogiorno vero e` il passaggio
del Sole nel piano del meridiano del posto. Il momento in cui esso
avviene
non sempre coincide con il mezzogiorno medio (mezzogiorno
dell'orologio).
Questo e` dovuto alla diversa velocita` della Terra nella sua rotazione
intorno al Sole. Per osservare il grafico che raffigura la differenza
fra
mezzogiorno vero e mezzogiorno medio al variare dei giorni dell'anno: equazione
del tempo
In figura il risultato del programma riportato appresso nel
testo.
Appare un raggio solare che arriva alla latitudine del Tropico del
Cancro
ed un altro che arriva alla latitudine di Catania. L'altezza zenitale a
Catania piu` la latitudine del Tropico da` la latitudine di Catania.
Alcune considerazioni dedotte dai disegni e dalle definizioni date
sono
immediate: la somma dell'altezza zenitale e della declinazione solare
e`
costantemente uguale alla latitudine del posto dove vengono effettuate
le misure. Infatti, tenendo presente (vedi figura precedente) che due
rette
parallele (raggi solari) tagliati da una trasversale (raggio
terrestre),
formano angoli corrispondenti uguali, si ottiene che l'altezza zenitale
e' uguale alla differenza fra latitudine di Catania e declinazione
solare.
In particolare durante gli Equinozi
(declinazione
solare zero), la latitudine e` uguale alla altezza zenitale. E` sufficiente conoscere la declinazione solare del giorno, per
ottenere la latitudine del posto dove si effettua la misura della
altezza
zenitale. Infatti per ogni giorno dell'anno, si ha:
L'inclinazione dei raggi solari sull'orizzonte e` il
complementare
dell'altezza zenitale.
Per vedere un disegno che chiarisce la situazione che si viene a
creare durante gli equinozi ed in particolare il fatto che in questi
due
giorni l'altezza zenitale coincide con la latitudine del posto in cui
viene
misurata: equinozio
I disegni qui riportati appaiono anche in L'ombra e la geografia
di O. Arpino (in Didattica della Scienza e informatica nella scuola n.
162 nov. 1992 ed. La Scuola). N. B. Sino a questo punto la semplice sperimentazione che si propone
puo` essere effettuata anche dagli alunni del biennio. Per il seguito
si
richiede la conoscenza della definizione della funzione seno.
Per leggere la declinazione solare che alcune volte si trova in
un
grafico particolare, si puo` ricorrere ai valori approssimativi dedotti
da due semplici funzioni trigonometriche (t num. giorni):
d=23.45*sin((Pi/186)*t)
descrive la declinazione solare dal 21/3 al 23/9 (186 gg); per i successivi 179 gg si ha
d=23.45*sin((Pi/179)*(186-t)).
23.45 gradi latitudine del Tropico. Esse differiscono per la durata dei giorni primavera+estate (186
gg) fra un equinozio e l'altro, e autunno+inverno (179 gg) pure fra un
equinozio e l'altro. Questa differenza e` causata dalla diversa
velocita`
della Terra intorno al Sole.
Volendo calcolare l'inclinazione del Sole sull'orizzonte si puo`
utilizzare una funzione che dipende dalla latitudine del posto. Infatti si ha (l=latitudine): a+d=l ; alfa=90-a e quindi: alfa=d+(90-l) .
Sostituendo la formula approssimata per la declinazione solare:
Ad es. alla latitudine di S. Agata Li Battiati (CT) 37.55 gradi,
si deve aggiungere 52.45 complementare di 37.55. E` chiaro che utilizzando semplicissimi programmi in Pascal si
possono
tabulare queste funzioni o anche farne il grafico utilizzando ad
esempio
le procedure linea e disegnaPunto facenti parte del modulo precompilato
scritto dall'autore insieme a O. Casella e S. Grillo per facilitare
l'uso
della grafica con l'elaboratore per chi utilizza il linguaggio Turbo
Pascal
(presentazione su Didattica delle Scienze e informatica nella scuola n.
163 gen. 1993 ed. La Scuola Brescia).
Il sottoscritto ha verificato giornalmente (Sole permettendo) gli
angoli dell'altezza zenitale confrontandoli con quelli ricavati dalle
formule
scritte prima. Non si e` lasciata sfuggire l'opportunita` offerta
dall'equinozio
di primavera che ha consentito la rilevazione immediata e diretta della
latitudine con la partecipazione interessata di alunni ed insegnanti.
Ci
auguriamo che un risultato a lunga scadenza di queste attivita` possa
suscitare
nei giovani l'amore per l'astronomia una scienza che non dovrebbe
essere
trascurata come spesso accade oggi.
Disegni con la grafica della tartaruga
Utilizzando la grafica della tartaruga ovvero il simpatico automa
inventato
per disegnare con facilita` su uno schermo collegato ad un computer, e`
molto istruttivo realizzare quei disegni che rendono chiare le
definizioni
appena date ed evidenziano anche le relazioni esistenti fra gli angoli
di cui abbiamo parlato. L'automa tartaruga infatti rende particolarmente agevole la
manipolazione
degli angoli dato che il suo stato e` determinato sostanzialmente dalla
posizione e dall'angolo rispetto una direzione predeterminata (retta
passante
dal centro dello schermo orientata dal basso verso l'alto). Gli
operatori
di rotazione cui la tartaruga obbedisce (destra, sinistra e assegna
direzione)
permettono di tracciare con facilita` segmenti comunque orientati nel
piano. Per il listato in Pascal