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Note sulla traduzione

Di Alessandro Pocaterra

Chi si trova a tradurre un testo da una lingua all'altra deve necessariamente fare delle scelte, dato che nel caso delle lingue naturali non è quasi mai possibile ottenere una perfetta corrispondenza tra testo originale e testo tradotto. Questo vale più che mai nel caso della traduzione di testi tecnici, soprattutto in campi così "giovani" come l'informatica: questo settore è nato pescando a destra e a manca termini dalla lingua inglese, e in buona parte questi sono traducibili in italiano solo in modo ridicolo (si veda il "baco" malamente ottenuto dall'originale "bug"), inadeguato o, quel che è peggio, inesatto. Partendo dal fatto che io sono un programmatore senior, il mio approccio è decisamente diverso da quello dello studente "moderno" che si appresta allo studio dell'informatica: solo dieci anni fa era praticamente impossibile trovare termini tecnici in informatica che non fossero rigorosamente in inglese e pertanto ho deciso di conservarli dove ho ritenuto fosse necessario (come nel caso di "bug", "debug", "parsing" per fare qualche esempio). In questa traduzione ho cercato di rispettare il più possibile il testo originale mantenendone il tono discorsivo e le frasi brevi tipiche della lingua inglese. Ho avuto il permesso degli autori a togliere (poche) frasi che avrebbero perso il loro significato perché basate su giochi di parole intraducibili e a rimaneggiare in qualche punto l'organizzazione del testo.

Una nota che invece riguarda la notazione numerica. Chiunque abbia mai preso in mano una calcolatrice si sarà accorto che la virgola dei decimali tanto cara alla nostra maestra delle elementari si è trasformata in un punto. Naturalmente questo cambio non è casuale: nei paesi anglosassoni l'uso di virgola e punto nei numeri è esattamente l'opposto di quello cui siamo abituati: se per noi ha senso scrivere 1.234.567,89 (magari con il punto delle migliaia in alto), in inglese questo numero viene scritto come 1,234,567.89. In informatica i separatori delle migliaia sono di solito trascurati e per la maggior parte dei linguaggi di programmazione considerati illegali: per il nostro computer lo stesso numero sarà quindi 1234567.89. Un po' di pratica e ci si fa l'abitudine. In relazione al codice presente nel testo, per non uscire dai margini del documento, sono state spezzate le righe che davano problemi con l'inserimento del carattere \ come fine riga. Siete quindi fin d'ora avvertiti che, ove trovaste quel carattere, in realtà la riga andrebbe scritta comprendendo anche quella successiva. In altri casi piuttosto evidenti è stato omesso il carattere \.

Ringraziamenti

Naturalmente ringrazio i tre autori del testo originale Allen Downey, Jeffrey Elkner e Chris Meyers, senza i quali questo libro non avrebbe mai visto la luce. Devo ringraziare per l'aiuto mia moglie Sara che si è volonterosamente prestata alla rilettura e correzione del libro. Ringrazio in modo particolare Ferdinando Ferranti che si è prodigato nella revisione, ma soprattutto nel rivedere il codice LaTeX in ogni sua parte, aiutandomi a suddividere il documento così come nell'originale, correggendo gli errori di compilazione che il codice restituiva e realizzando così anche una versione HTML funzionante. Oltre a questo ha anche modificato l'impaginazione ed il Makefile ottenendo così una versione del documento la cui stampa è più funzionale rispetto all'originale, pensato per formati di carta differenti. Ringrazio anche Nicholas Wieland, "Pang" e Nicola La Rosa per il loro aiuto insostituibile in fase di revisione. Ringrazio tutti quelli, Dario Cavedon e Giovanni Panozzo in testa, che mi hanno fatto scoprire il mondo Linux, il Free Software e la Free Documentation. Un ringraziamento particolare a tutti quelli che si sono rimboccati le maniche ed hanno dato vita a quell'incredibile strumento che è LaTeX .

La traduzione di questo libro è stata un passatempo ed un divertimento. Dato che sicuramente qualcosa non gira ancora come dovrebbe, vi chiedo di mandarmi i vostri commenti a riguardo all'indirizzo a.pocaterra@libero.it. In caso di refusi o imprecisioni ricordate di citare sempre la pagina e la versione di questo documento (versione 1.0b).

Nelle versioni successive si cercherà per quanto possibile di tenere il passo con la bibliografia: qualsiasi indicazione al riguardo sarà sempre bene accetta.

Buona fortuna!
Alessandro Pocaterra


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