Per tutto il primo millennio a.C. il territorio ucraino è abitato dalle popolazioni nomadi degli Sciti, nella parte meridionale presso le coste del Mar Nero, e dei Sarmati, nell'entroterra. Colonie greche vengono impiantate in Crimea e nei territori circostanti. Qui sorgerà in seguito il regno del Ponto che, guidato da Mitridate, nella prima metà del I secolo a.C. farà più volte guerra ai Romani.
Per gran parte del periodo medievale la storia dell'Ucraina si confonde con le vicende del principato ortodosso di Kiev che, sorto nel IX secolo, viene annesso alla Polonia insieme alla Lituania in seguito all'accordo di Lublino del 1569.
Nel 1648 gli zaporogi, contadini militarizzati che si erano organizzati per difendersi dai Tatari della Crimea, garantirono al paese un breve periodo di indipendenza finché, nel 1658, lo zar Alessio I mise il paese sotto la propria protezione.
Sotto la zarina Caterina l'Ucraina, persa qualsiasi autonomia, fu ridotta a provincia russa, fino a quando, nel 1917, si staccò dall'impero sconfitto nella prima guerra mondiale, dichiarandosi repubblica indipendente.
Militarmente debole, fu sconfitto dalla Polonia, che cercava di allargarsi a est, nel 1921 e rischiò di perdere anche Kiev.
Dopo esser riuscita ad allontanare il pericolo e aver superato le lotte interne tra bolscevichi e Russi bianchi, nel 1922 entrò a far parte della federazione delle repubbliche sovietiche.
È Uscita dall'URSS nel 1991, anno in cui è risorta la repubblica indipendente dell'Ucraina che, insieme a Bielorussia e Russia, ha costituito il nucleo iniziale della Comunità di Stati Indipendenti.