Ridotto a provincia dai Romani con il nome di Pannonia inferior, il territorio della Serbia venne occupato dagli Slavi appartenenti a varie tribù nel VII secolo.
Nel secolo XI la popolazione si convertì al cristianesimo e il paese entrò nell'orbita dell'impero bizantino.
Nel XIV secolo Stevan Dušan, della dinastia Nemanja,
riuscì a costituire un potente regno che si estendeva fino a
Corinto e deteneva la Bulgaria come stato vassallo. Privi della guida
dei Nemanja, il cui ultimo discendente morì nel 1371,
l'aristocrazia serba venne sconfitta ed eliminata dai Turchi nella
battaglai di Kosovo il 15 giugno 1389.
Il secolo successivo nel 1459 i Turchi estesero il proprio
dominio su tutta la Serbia fino al 1739 quando, in seguito al trattato
di Belgrado, il territorio venne spartito tra i l'impero ottomano e il
Principato di Serbia, sotto l'influenza austriaca.
All'inizio del XIX secolo i Serbi riuscirono a conseguire una
piena indipendenza che fu confermata dal Congresso di Berlino che nel
1878 chiudeva la crisi balcanica.
Dopo l'annessione della Bosnia all'Austria del 1908 i rapporti
con l'Austria si fecero tesi e sfociarono nella dichiarazione di guerra
dell'Austria alla Serbia seguita all'attentato di Sarajevo contro
l'arciduca Francesco Ferdinando.
Alla fine della guerra la Serbia costituisce un unico regno
insieme a Slovenia e Croazia che nel 1929 si trasforma in regno di
Jugoslavia.
Nella seconda guerra mondiale venne occupata dai Tedeschi,
contro i quali si organizzò il movimento partigiano guidato dal
Croato Tito che fu nominato dopo la guerra, dal 1953 alla morte nel
1980, presidente della federazione jugoslava costituita dalle
repubbliche di Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Bosnia,
Macedonia.
Nel 1991 cerca di opporsi militarmente alle secessioni di
Slovenia e Croazia e appoggia fino al 1995, quando ne viene impedita
dall'intervento NATO, la rivolta dei Serbi di Bosnia che si erno
sollevato contro l'indipendenza bosniaca proclamata a Sarajevo.
Nel 1992 Serbia e Montenegro riorganizzano la federazione
della Jugoslavia che dal 2003 ha abbandonato il nome di Jugoslavia per
assumere quello dei due stati membri.
Nel 1999 il tentativo serbo di reprimere con la forza la
rivolta del Kosovo, a maggioranza albanese, è stato bloccato da
un secondo intervento della Nato.
L'accordo federale del 2003 prevedeva per il 2006 lo svolgimento di un referendum costiuzionale sul mantenimento o la dissoluzione dello stato di Serbia e Montenegro: il 21 maggio 2006 i montenegrini si sono espressi per l'autonomia del paese, dando così inizio al processo di separazione di Serbia e Montengro in due stati pienamente autonomi e ndipendenti.