BUCAREST: il nome della
città deriva dal nome di persona Bucur. Nel XV secolo fu scelta
come residenza invernale dei principi di Valacchia.
Nell 1595 fu incendiata dai Turchi e fortificata dagli stessi. Venne poi distrutta dagli Ungheresi.
Dal 1698 al 1774 conobbe carestie, epidemie di peste, devastazioni da incendi e conseguenti alle guerre contro gli Austriaci.
Conobbe la pace quando nel 1881 divenne re del paese Carlo di Hoenzhollern.
Il difficile sviluppo della città dipende dalla scarsità d'acqua e dall'assenza di un deposito per le immondizie.
È sede di un'università fondata nel 1864 dal principe Cuza.
Tra le cinque biblioteche della città, le due
più mportanti sono la biblioteca dell'Accademia, con quasi 275
mila volumi, 7300 manoscritti e 48 mila documenti, e la biblioteca
della fondazione universitaria Carlo I, con centomila volumi. La
funzione preminente della città è di carattere
amministrativo.
Bucarest è divisa in cinque settori (azzurro, giallo,
verde, rosso, nero) dotati di autonomia ammnistrativa, dato che
ciascuno ha un sindaco e un consiglio municipale.
COSTANZA: conosciuta con il nome di Tomi
già dai Romani, che qui, sotto Augusto, vi esiliarono il poeta
Ovidio, attraversò nel medioevo un lungo periodo di decadenza
che si prolungò fino alla seconda metà del XIX secolo,
quando il Congresso di Berlino del 1878 sancì l'annessione della
sua regione, la Dobrugia, alla Romania.
Dopo la seconda guerra mondiale si è sviluppata come attrezzata stazione balneare.
Il porto sul Mar Nero è attivo per l'esportazione di
petrolio, qui convogliato in oleodotto dalla regione di Plojesti, e
cereali e per l'importazione di macchinari, carbone, ferro e prodotti
tessili.