donna di alto rango.
Nell’XI secolo, la donna di alto rango cominciò una risalita sociale
che sebbene lentissima e irta di ostacoli, riuscì tuttavia a restituire
un ruolo all’interno del ruolo maschile.
Nulla di rilevante accadde invece alla donna di umili condizioni,
specialmente se contadina.
Il mutamento ebbe radici complesse e lontane.
La responsabile assoluta del feudo divenne così la castellana.
Nel castello ormai la donna non comanda più solo le figlie e le serve,
ma tiene il governo della corte, il quale non è un compito facile.
Restano naturalmente anche i lavori femminili tradizionali
organizzare le altre donne e le ancelle per la tessitura, ricamo, il
taglio e il cucito.
Nell’ età delle Crociate la castellana è la prima a cogliere questo grande
messaggio d’amore e potenzia un ruolo prima assai trascurato e esercita
la medicina nel feudo.
La donna del castello conosce infatti le proprietà terapeutiche delle
erbe meglio di un moderno botanico e cura i cittadini malati dei suoi
villaggi.
I giovani vassalli amavano immancabilmente la dama che a sua volta
accetta questo amore, ma quasi mai spingendosi fino a tradire il marito.
Questo nuovo tipo di amore al quale si da il nome di amore cortese,
trasforma col tempo anche i rapporti fra marito e moglie.