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Conigli e patate

 Finalmente Sabato 16 Maggio 2009 abbiamo realizzata la tanto attesa riunione comunitaria  “Conigli e patate” nella taverna del Magister a Morano Madonnuccia. Era ormai diventato una sorta di miraggio, ma poi abbiamo trovato il momento giusto. Nel frattempo i conigli si sono ingrassati.

Ognuno aveva un ruolo :pelare patate, apparecchiare, scaldare il forno a legna, tenere alto il fuoco nel barbecue,, etc,  Finalmente le teglie di coniglio ed una di tacchino sono state infornate  con mano sicura  da Romano, mentre Mario (il barbozza-addict) distribuiva pane bruscato, barbozza abbrustolita e vino. Mirella e RosaMaria  ingentilivano la tavola con i “fiori di loto” recentemente appresi al San Giorgio. Nel frattempo le salsicce sfrigolavano sulla brace.

La cena e’ stata all’altezza della nostra tradizione culinaria. Infatti includeva antipasti quali funghi, carciofini e pomodori secchi sottolio fatti in casa da Carlo, mozzarelline, affettati e vari tipi di pecorino di fossa del famoso formaggiaro di Sigillo, coniglio con patate e tacchino cotti nel tradizionale forno a legna, salsicce sulla brace, insalata verde, il tutto innaffiato con ottimo vino rosso proveniente dalle riserve speciali di alcuni AS. Infine crostate e dolci vari preparati dalle nostre espertissime signore.

Dopo grappa e caffe’, accompagnati da chitarra ed armonica abbiamo cantato a lungo unendo le nostre voci in un coro decisamente armonioso.

Poi infine e’ arrivato il momento di sciogliere la riunione, cantando il “canto dell’addio” e “Signor tra le tende schierati”.

Purtroppo non esiste una sola foto di questa bellissima serata, ma in un certo senso e’ giusto cosi: ognuno all’inizio aveva un compito da svolgere per il benessere comune e poi eravamo totalmente presi  dalla bellissima atmosfera della cena e dai canti. Il tempo e’volato.


SAN GIORGIO 2009, 25-26 APRILE

 La comunita’ ha partecipato al San Giorgio interregionale (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria) con un ruolo importante e molto attivo, sia nella preparazione che nello svolgimento dell’attivita’. Il luogo scelto (Fonte Angelica, Nocera Umbra) si prestava benissimo per un raduno MASCI offrendo ottime strutture ricettive immerse in un vasto parco naturale, componente essenziale per attivita’ scout. La comunita’ ha organizzato la veglia alle stelle con esperti astronomi regionali, veglia sfortunatamente effettuata con proiezione di diapositive in quanto il cielo era coperto da fitte nuvole, ma comunque interessante.

Sorpresa al fuoco di bivacco: un arabo cercava disperatamente un canarino, ma ha trovato solo dei barbagianni !!

Il luogo era ricco di acqua (sorgenti, ruscelli, fontane) e famoso fin dall’antichita’ per la qualita’ dell’acqua che li sgorga. Conseguentemente il tema generale del San Giorgio era giustamente l’acqua ed i problemi connessi. Un breve relazione e’ stata presentata dal Magister del Gualdo Tadino per sensibilizzare i presenti a questo argomento cosi’ importante ed anche per introdurre il grande gioco del giorno seguente ( relazione disponibile su questo sito).

Una settantina di scatenati AS hanno attivamente partecipato al grande gioco “Water-borne diseases” divisi in squadre di sei individui contrassegnati in faccia con un rossetto con vari simboli ed hanno setacciato il parco ed il bosco alla ricerca di quaranta specie vegetali diverse. Il premio in palio stimolava a fare in fretta: un piccola forma di pecorino di fossa del famoso formaggiaio di Sigillo per ogni membro della squadra vincente.  Un gruppo, unicamente composto dall’altra meta’ del cielo, si e’ aggiudicato i preziosi formaggi.

E’ stato bello incontrare tanti fratelli scout, dividere con loro il poco tempo a disposizione, conoscere comunita’ delle altre regioni, vedere la gioia sui volti dei membri della mia comunita’ per un “lavoro” ben svolto, vedere tanti adulti impegnarsi nel gioco come ai bei tempi.

Rimane il ricordo di due giorni ben spesi.

 Carlo,  MASCI Gualdo Tadino

 

Relazione del Magister di Gualdo Tadino

Laudato si’, mi Signore, per Sor’Acqua, la quale e’ multo utile et humile et pretiosa et casta.

( San Francesco, 1226)

 Purtroppo San Francesco vede ormai da secoli lo scempio sempre piu’grave che facciamo di Sorella Acqua. La sprechiamo, la contaminiamo, la consideriamo come qualcosa sempre disponibile e senza valore, utilizziamo i corsi d’acqua  come discariche o fogne a cielo aperto, inquiniamo le falde acquifere con metalli pesanti e liquami industriali ed agricoli e consumiamo, quasi sempre senza un reale bisogno, tonnellate di acqua in bottiglie di plastica, una vera follia.

Eppure sappiamo bene che senz’acqua nessun organismo animale o vegetale puo’sopravvivere. Ma e’ vero anche il contrario : di acqua si puo’ morire. A parte le ben conosciute catastrofi naturali, spesso innescate dalla distruzione dell’ambiente, quali alluvioni, mud flows, frane, etc, nei Paesi tropicali l’acqua e’ il vettore e costituisce l’ambiente di sviluppo di gravi malattie, alcune mortali

(water-borne diseases) quali amebiasi, malaria, tripanosomiasi, micosi, etc. In questi casi e’ un suicidio bere acqua non bollita e filtrata, ma talvolta e’pure pericoloso lavarsi. Forse abbiamo gia’ dimenticato il caso Nestle’ e la moria di bambini in Africa (allattamento artificiale  preparato con acqua non bollita). Di qui la necessita’ di fornire a quelle popolazioni acqua “sicura”.

D’estate assistiamo a conflitti circa l’uso dell’acqua : produzione di energia o irrigazione delle colture a valle? In effetti l’acqua sta diventando sempre piu’ scarsa., il cambiamento climatico ed i nostri errori/sprechi cominciano a farsi sentire.. Gia’si pensa che le prossime guerre saranno combattute per il controllo di questo bene essenziale.

Come scouts, consci che l’ambiente in cui viviamo l’abbiamo solo ricevuto in prestito per lasciarlo ai nostri figli, almeno nelle stesse condizioni, non possiamo stare a guardare, dobbiamo sia singolarmente che  come gruppi, approfondire le nostre conoscenze al riguardo e proteggere questo bene da  sprechi ed inquinamento attraverso tutte quelle azioni che possiamo intraprendere.

Basta che ci guardiamo attorno………

 Carlo Travaglia, Gualdo Tadino 1