Tazio Nuvolari
Tazio
Nuvolari è stato un grande motociclista, ma tutti lo ricordano
con una maglia gialla e dei pantaloni blu a bordo di molte auto
da corsa, tra queste la Ferrari.
Di famiglia molto abbiente nel 1920 inizia la carriera di
motociclista. Si fa notare già allora con gare epiche, basta
notare la competizione nella quale corse ingessato causa un
terribile incidente. A fine gara disse: "Sono rimasto in
sella per la forza d'inerzia. Se si fosse spento il motore sarei
caduto".
Nell' automobilismo la sua fama già affermata crebbe a
dismisura. Vinse moltissime gare ma la vittoria che più
infiammò i suoi numerosi tifosi fu quella al Gran Premio di
Germania al Nürburgring nel 1935. I pronostici erano tutti per i
piloti di casa, in più durante il rifornimento si ruppe la pompa
della benzina ritardando l'entrata in corsa del grande campione.
Tuttavia all'ultima curva prima del rettilineo che portava al
traguardo apparve Nuvolari in solitaria con l'Alfa ufficiale di
colore rosso. Le autorità tedesche sicure di una loro vittoria
non portarono la registrazione dell'Inno d'Italia che alla
premiazione non fu quindi ascoltato. A causa del colore dell'auto
i tedeschi lo soprannominarono "der Teufel", il
diavolo. Un'altra vittoria importante fu la Mille Miglia del
1930, nella quane per battere Varzi spense i fari così da
raggiungere e superare il rivale che si credeva solo.
Le tecniche di guida di quei tempi erano limitate dalle strade
non asfaltate di allora, tuttavia Nuvolari aveva inventato una
particolare tecnica: entrava in curva in derapata, uscendo molto
velocemente e soprattutto con le ruote in linea con la strada. Il
suo modo di guidare gli permise di battere mezzi più potenti e
veloci del suo.
Anche nell'automobilismo non mancano episodi epici come quello
dell'improvviso distacco del volante, prontamente sostituito in
corsa dal campione con una chiave inglese. Celebri anche le sue
scommesse: gareggiare in auto con un aereoplano o in bici
travestito da Binda con un ciclista. Secondo molti il carattere
aggressivo e sprezzante del pericolo aiutò molto il grande
pilota nelle sue vittorie. Quando morì di cancro ai polmoni
qualcuno scrisse: "In gara diventava quel maglione
giallo".
Ecco il bilancio di una carriera straordinaria: Nuvolari 229
corse in auto vincendone 68 e centrando 38 volte il successo di
classe; i giri più veloci sono 59. Con le 2 ruote ha partecipato
a 124 gare vincendone 39. Tra le due specialità è salito 105
volte sul gradino più alto del podio.