Il cambio automatico
La prima volta che provai il cambio automatico fu
nel '94 negli Stati Uniti e da allora non ho smesso di celebrarne la sua
comodità. Dopo alcuni istanti di perplessità ne presi così tanta confidenza
da percorrere circa 4000 Km con la stessa macchina che lo montava. Devo dire che
prima non ne ero così bendisposto a causa di infondati preconcetti.
Guidare con il cambio automatico o con il manuale è l'uno l'opposto dell'altro.
Questi sono i punti a vantaggio dell'automatico:
maggiore comodità di guida tradotta in minore stress;
minor pericolo dovuto a distrazione;
minore usura del motore.
La comodità del cambio automatico è
proverbiale. Infatti evitare di continuare a cambiare marcia si traduce in un
beneficio psico-fisico non indifferente a tutto vantaggio del guidatore.
Oggi non si parla d'altro che di sicurezza, tuttavia per mettere al bando le
telefonate con i cellulari ci si è impiegato fino ad ora. Per non parlare
dell'autoradio... Quindi il cambio automatico darebbe una sicurezza in più,
basti pensare che distogliere solo per un istante lo sguardo dalla strada è
fonte di pericolo.
Infine l'automatico "aiuterebbe" per così dire anche il motore.
Proprio quest'ultimo sarebbe infatti costretto a non oltrepassare un certo
numero di giri salvaguardandone la sua efficienza e controllandone l'usura. Mai
più dunque irritanti sfollate o rabbiosi fuorigiri.
Il cambio automatico nel nostro paese è stato boicottato dai preconcetti e
dalle manie corsaiole degli italiani che hanno reso le nostre strade le più
pericolose del mondo.