Il bollo auto e la burocrazia
Ormai è risaputo che la burocrazia in Italia
ha trovato un terreno molto fertile. Rispetto agli altri paesi
europei siamo molto indietro. L'ultima cavolata è stata fatta
con il bollo auto. Giustissimo il calcolo dell'importo in base
alla potenza ed il conglobamento dell'imposta sulla patente a
autoradio, però non si è tenuto conto del fattore
"code" ai vari sportelli. Si è fatto tanto, fai ancora
un piccolo sforzo!
A tal proposito ci precede la austera ma efficace burocrazia
tedesca. Infatti in Germania da tempo il bollo dell'auto,
l'imposta sulla patente e sull'autoradio e altro ancora sono
conglobati nel prezzo del carburante. Così facendo la P.A.
tedesca facilita alcune decine di milioni di sventurati
possessori di automobili che altrimenti si aggirerebbero alle
poste, in banca o all'ACI per pagare il famigerato bollo. In
Italia si possono tranquillamente paragonare ai dannati dei
gironi danteschi che arrancano fra equivoci e sbagli.
Questa politica sarebbe azzeccata per incoraggiare l'ecologia
poiché chi per assurdo tiene per tutto l'anno l'auto nel garage
non paga in media quelle 400.000 lire. Inoltre sono finalmente
avvantaggiati i possessori di automobili con parchi consumi e
svantaggiati quelli con auto sprecone, sempre a netto vantaggio
dell'ambiente. Un altro piccolo vantaggio: non si pagherà più
l'odiatissima mora.
Pensandoci bene la stessa cosa si può effettuare con l'I.C.I.,
la tassa sugli immobili: si potrebbe far pagare questa tassa
all'interno delle spese di consumo dello stabile: luce, acqua,
gas e gasolio da riscaldamento.
Chissà quanti miliardi risparmierebbero gli italiani non dovendo
andare in giro a intasare le strade e gli uffici! Più in fretta
sarà snellita la burocrazia nostrana e più velocemente
entreremo in Europa a fianco delle grandi potenze.