In tempi come i nostri in cui alcuni fumetti infuocano le piazze, uscire con una edizione straordinaria per incentivare la partecipazione degli studenti ad un concorso per apprendisti fumettisti può apparire una provocazione ma così non è! Gia il titolo del concorso Fumetti contro il razzismo indica la direzione che si vuole seguire e cioè quella di unire piuttosto che creare barriere. Unire nel rispetto delle differenze fatte non solo di razza ma anche di storia, di cultura, di valori, di spiritualità diverse ma non per questo inconciliabili.
Occorre fare delle diversità un fattore di ricchezza e non di povertà. Che guadagno ci sarebbe se i fiori fossero tutti uguali o tutti dello stesso colore? La diversità diviene un fattore positivo di progresso quando si è disposti ad accettare ciò che non ci suona familiare, ciò a cui non siamo abituati.
Ma questa è proprio la grande sfida dei nostri tempi, la sfida della globalizzazione in cui ogni parte del mondo comunica istantaneamente con tutto il resto: dare dignità a ciò che ci sembra estraneo e sapere confrontarsi con esso significa viaggiare sulla cresta dell’onda; temere il confronto e la diversità ci fa colare a picco nell’abisso della paura e delle reazioni incontrollate.
Ma tutto parte da noi stessi, da come affrontiamo i nostri stessi problemi: se con spirito positivo guardiamo dentro noi stessi con tolleranza e accettazione oppure se ci ostiniamo a rifiutare qualcosa che vuole emergere ma alla quale non diamo cittadinanza somatizzando il conflitto. Un atteggiamento positivo non può che farci sentire meglio perché ci aiuta ad aprirci al mondo e ad incontrare gli altri in modo costruttivo.
Con queste parole speriamo di sollecitare un sereno dibattito in merito ma anche di aver creato le premesse affinché le vostre vignette siano ispirate da buoni sentimenti.
SOMMARIO
Il concorso scade il 15 febbraio
All’interno di questo numero troverete non solo il bando del concorso “Fumetti contro il razzismo” ma anche un Questionario per la misura degli atteggiamenti razzisti.
Si tratta di uno strumento da usare con le dovute cautele, senza la pretesa di ricavarne verità assolute, ma che tuttavia può essere una piccola provocazione per farci riflettere sul fenomeno in questione.
Insomma in fatto di razzismo potremmo scoprirci non del tutto innocenti. In ogni caso siamo a vostra disposizione per pubblicare le vostre opinioni che speriamo numerose.
