NOTIZIE  U.F.O

 

   Un intero paese vede un Ufo e chiama 112 ........

  SASSALBO - Un intero paese ha avvistato ieri pomeriggio uno strano tubo, lungo una ventina di metri , sospeso in aria ,che ondeggiava riflettendo i raggi solari . Quando un ragazzo ha cercato di avvicinarsi il tubo sarebbe volato via. I trenta abitanti del paesino di Sassalbo , ultima frazione di Fivizzano sull' Appennino tosco-romagnolo , hanno chiamato i carabinieri .-                       del 17/06/01 fonte " Messaggero Veneto "

Chiumento :<< Presenze insolite >>  Misteriosi bagliori nel cielo . Sul monte Cuar e lungo il tagliamento .  

FORGARIA -( ud )  Un misterioso bagliore n nelle vicinanze del monte Cuar , ha allertato ,nella notte tra mercoledi e ieri, alcuni cittadini di Forgaria e di Osoppo. Le prime segnalazioni si riferiscono alle 20.30 : <<Stavamo cenando a quell'ora  - ha affermato la titolare della trattoria  "Da Marinutta" - quando mio marito mi ha fatto notare un fenomeno che si stava verificando sulle pendici del monte ,in direzione di Susans.- Si trattava di una forte luce bianca ,lampeggiante ,alla quale poco dopo  si è sostituita una luce rossa di uguale intensità  >> Los tesso scenario si è riproposto durante la notte . << Mi trovavo al parco del Tagliamento - ha riferito una ragazza di Osoppo - quando mi sono accorta dello strano fenomeno che copriva su un versante del monte Flagjel , in località Peonis.- All'inizio sembravano dei lampi , ma poi ,ho visto salire progressivamente una luce bianca  che, dopo una trentina di secondi , è diventata rossa.- Pensavo fosse un inciendio ma all'improvviso tutto si è spento senza lasciare tracce , fumo o rumori >>.Di questo caso anomalo è stato testimone anche un giovane udinese che si trovava a Rivoli i di Osoppo -. << Prima credevo si trattasse di un temporale poichè ho notato una serie di lampi . Ma la luce chiara è diventata subito dopo rossa e di una certa entità. Dopo circa dieci minuti la luce rossa è diventata bianca , quasi azzurra e poi è , improvvisamente sparita >>. Questo è senza dubbio un avvenimento strano che potrebbe essere paragonato a segnalazioni simili registrate nella pedemontana pordenonese . << Questi episodi . sostiene Antonio Chiumento , un ufologo di fama internazionale - si inseriscono in un periodo in cui si rilevano ripetute presenze insolite . Nelle ultime settimane , infatti , si sono verificati casi di natura ufologica in tutto il Nord-Est . Gli avvistamenti del monte Cuar , in particolare , sono inoltre, meritevoli di un ulteriore approfondimento>>...................          dal Messaggero Veneto  3108/01

                                          AVVISTATI ALTRI UFO SUL CUAR  .... Nuove segnalazioni raccolte da Chiumento .

VILLA SANTINA - (ud)   Proseguono le segnalazioni di insolite presenze notturne nei cieli della Carnia .-Ad avvistare degli oggetti strani sono , questa volta, alcuni cittadini di Villa Santina che si sono rivolti ad Antonio Chiumento ,noto ufologo ,per raccontare il fenomeno. << Mi hanno riferito di aver visto ripetutamente ,negli ultimi giorni ,nella zona del monte Cuar,una palla luminosa in cielo . Il fenomeno è davvero strano : oltre a cambiare colore , da gialla a arancione , la palla avvistata faceva anche dei movimenti inconsueti , si eclissava e poi ricomopariva ; questa situazione è durata per alcuni minuti>>. Tutti gli eventi notturni segnalati sono caratterizzati da un'intensa luminosità ,dai cambiamenti nella colorazione dell'assenza di rumore . Questa peculiarità - ha concluso Antonio Chiumento - alle quali si associa anche la ripetitività dei fenomeni , fanno proprio pensare alla presenza di veri e propri UFO . Questi episodi , circoscritti sia nello spazio e nel tempo , non sono nuovi alla casistica nazionale e internazionale :alla fine degli anni '70 ,la zona di Osoppo , è stata teatro di ripetuti avvistamenti di strani oggetti luminosi >>.............                                               dal Messaggero Veneto 01/09/01                                                                                                                                               

      

Fonte: Il Gazzettino On Line

IL CASO Un vero e proprio quartier generale sotterraneo nascosto da un boschetto vicino ai soldati Usa

La base degli alieni vicino ad Aviano

La rivelazione dell’ufologo Antonio Chiumiento: un operaio pordenonese li ha fotografati

Pordenone
Hanno la pelle grigia, scavata da rughe profonde che li fa assomigliare a bambini invecchiati troppo precocemente, e una testa grande e ovaleggiante. Dal viso non manca niente: due enormi occhi scuri, una bocca sottilissima e un naso appena riconoscibile. E' così che appaiono gli alieni di razza grigia immortalati dalla macchina fotografica di un giovane pordenonese che, durante una delle sue tante visite alla loro astronave, ha avuto la fortuna, o meglio, il privilegio di scattare. Nessuna parola, con gli alieni la comunicazione avviene per via telepatica: sguardo fisso nell'obiettivo e clic, il primo piano è servito.
Ma per poterli vedere, tutti gli altri comuni mortali dovranno attendere l'uscita del primo volume della collana di libri sugli ufo che il professor Antonio Chiumiento sta per ultimare. Venticinque anni di ricerche e documentazioni raccolte in 400 pagine che racconta la storia delle centinaia di avvistamenti studiati e verificati in tutta Italia. Per la precisione, sono oltre 1.200 gli episodi indagati da Chiumiento nella sua lunga caccia agli ufo, la stragrande maggioranza dei quali accaduti proprio nel Nordest.
E perché proprio quassù? La ragione, stando a quanto l'ufologo pordenonese ha deciso di rivelare, dopo quasi sette anni di segretissimi studi, sarebbe molto semplice: è nella Pedemontana pordenonese, a poca distanza dalla base Usaf di Aviano, che gli alieni avrebbero posto il loro quartier generale. Due basi sotterranee, insediate ben prima dell'arrivo dei militari statunitensi, lontani pochi chilometri l'una dall'altra e nascoste da un boschetto. Storie "dell'altro mondo", che Chiumiento riferisce per conto terzi. Non è lui, infatti, l'"Unto" dagli alieni, chiamato ad avvicinarsi alle insondabili verità extraterrestri. Il testimone oculare è un giovane operaio della provincia di Pordenone (sulla cui identità il professore ha preferito mantenere il massimo riserbo), che dal febbraio 1997, quando aveva 24 anni, frequenta gli alieni "residenti" nelle basi della Pedemontana ma provenienti, a suo dire, da un pianeta che non fa parte del sistema solare. Un fatto eccezionale, del quale il giovane decise di mettere al corrente quasi subito anche il professor Chiumiento, insegnante della sorella.
«Lì per lì, - racconta Chiumiento - mi avvicinai a questo come a tutti gli altri casi già incontrati in precedenza con atteggiamento cauto: dovevo fare le mie indagini. Ma con il passare del tempo, mi sono reso conto che quello non era un episodio isolato e che il ragazzo meritava credibilità». A convincere l'ufologo sono state soprattutto le testimonianze fotografiche: «Immagini uniche al mondo - giura Chiumiento -, sulla cui autenticità vale la perizia di genuinità dei negativi effettuata dall'ingegner Uliano Monti». Le foto sono state scattate in parte nelle basi sotterranee, dove il giovane ha detto di avere visto tante gallerie e un hangar pieno di navicelle spaziali, e in parte dall'astronave a forma triangolare, che lo avrebbe portato a zonzo tra Marte, Giove e Saturno.
E' durante una di queste gite che l'amico terrestre degli alieni, sempre secondo il racconto riferito da Chiumiento, avrebbe assistito al rapimento di un giovane uomo ad opera di un altro ufo triangolare. «Di quell'episodio - spiega il professore - esiste anche una documentazione fotografica. Ma non la inserirò nel mio libro, perché gli alieni non vogliono che sia divulgata: hanno paura che possa succedermi qualcosa. Posso solo dire che il fatto è avvenuto in Europa». Di cose da raccontare, Chiumiento ne avrebbe un archivio intero. Come il progetto secondo il quale, a sentir parlare il suo giovane amico, gli alieni vorrebbero creare una razza ibrida combinando il loro Dna con quello umano. «Gli esperimenti sono già cominciati - si limita a dire il professore -: gli alieni hanno prelevato dei campioni di sperma al ragazzo. Inoltre, non escludo che lo stiano controllando: tempo fa, dopo uno starnuto, dal naso gli è uscito un corpo estraneo che abbiamo fatto analizzare al Centro Ricerche Aerospaziali di Pomigliano d'Arco. Una cosa stranissima, ci è stato risposto. Forse, aggiungo io, un impianto alieno».
Quanto basta, insomma, per riempire la sceneggiatura del prossimo film di Spielberg. In realtà, se lo augura lo stesso Chiumiento, che però avverte: «Io sono un matematico e non ho mai visto nulla di strano, ma sono certo che questi non sono soltanto il frutto di un sogno ad occhi aperti».
Luana de Francisco

Fonte: Il Messaggero

PORDENONE - Dopo la base Usa, anche quelle degli alieni. Secondo il professor Antonio Chiumento, vicino ad Aviano (Pordenone), gli extraterrestri avrebbero costruito due centri sotterranei. A provarlo sarebbero una serie di fotografie scattate da un operaio trentenne della zona che sarebbe stato rapito in passato, portato a spasso per lo spazio a bordo di un Ufo e ospite più volte delle loro basi italiane. Il ragazzo sarebbe diventato il tramite tra il professor Chiumento e gli alieni, specialmente quelli appartenenti alla razza dei grigi; (piccoli, con la testa grossa e gli occhi grandi e oblunghi), assidui visitatori del nostro pianeta da molti anni. Non mancano, poi, istantanee dell'interno delle loro astronavi, dell'incontro con altre razze e del rapimento di un altro sventurato terrestre.

                                                              

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GARY MCKINNON, ACCUSATO DAGLI STATI UNITI DI AVER CAUSATO 700 MILA DOLLARI DI DANNI, LOTTA CONTRO L’ESTRADIZIONE NEGLI USA

«Ho scoperto i segreti degli Ufo
violando i computer della Nasa»

«Esiste una forma di energia extraterrestre inesauribile»

8/5/2006
 


 

 

Una foto aerea dell'Area 51
LONDRA. Con la frangetta scura e gli occhi a mandorla, ha l'aria vagamente stranita di Mister Spock. Il che non stona più di tanto, visto che Gary McKinnon, lo hacker che gli Stati Uniti accusano di aver causato 700 mila dollari di danni ai loro computer militari e della Nasa, dice di avere passato due anni a cercare di straforo prove dell'esistenza degli UFO e della tecnologia aliena. E di averle trovate: testimonianze fanno riferimento all'anti-gravità, a una fonte di energia di origine extraterrestre.

Per i suoi sostenitori, McKinnon è piuttosto una sorta di ciber-Mulder, una specie di cercatore solitario di verità tra gli X-Files degli alti comandi americani, Pentagono incluso. Ex parrucchiere inglese, entrava nei loro sistemi dalla sua casa in un quartiere a Nord di Londra, ma sostiene di non avere mai agito da vandalo. Un pubblico ministero Usa ha definito la sua impresa «il più grande scasso elettronico di computer militari di tutti i tempi» e ha chiesto di processarlo davanti a un tribunale della Virginia. Ma il suo avvocato ribatte che l'estradizione esporrebbe McKinnon al rischio della detenzione a Guantanamo Bay e a qualcosa come sessant'anni di reclusione. La sua sorte sarà decisa a Londra dopodomani.

Mica per niente il suo nome online era «Solo». Ancor prima che lo identificassero e lo arrestassero nel 2002, la sua ossessione da hacker gli era costata la fidanzata e il lavoro. Gli Stati Uniti lo accusano fra l'altro di avere alterato e cancellato files di una base aeronavale rendendo così inoperabili sistemi di importanza critica e, un'altra volta, di avere disabilitato un'intera rete di 2 mila computer militari. Già in un'intervista rilasciata l'anno scorso, McKinnon si era difeso dicendo di non avere causato danni. Oggi, alla vigilia dell'udienza, torna a parlare con il programma «Click» della BBC per spiegare come ha fatto e che cosa ha trovato.

A chi gli chiede perché è accusato di essersi intrufolato nei sistemi dell'esercito, della Marina, dell'aeronautica, del Pentagono e della Nasa, McKinnon risponde: «Ero in cerca di tecnologia soppressa, definita con un'espressione ridicola "tecnologia degli UFO". Credo che sia il segreto meglio conservato del mondo, una cosa molto importante: i pensionati non possono pagare le bollette del riscaldamento, si invadono Paesi per assegnare all'Occidente appalti per il petrolio, e nel frattempo parti segrete del governo tengono lì questa tecnologia soppressa che darebbe energia gratis». Ovviamente, ancora ieri, la Nasa ha smentito tutto.

Alla domanda se abbia trovato quello che cercava, McKinnon risponde: «Sì. C'era un gruppo chiamato "Progetto Rivelazione". Hanno pubblicato un libro con 400 testimoni esperti tra cui controllori del traffico, operatori di radar militari, fino ai tizi responsabili se lanciare o meno missili nucleari. Gente molto credibile e molto fidata, e tutti dicevano sì, la tecnologia UFO esiste, c'è l'anti-gravità, c'è energia liberamente disponibile ed è di origine extraterrestre, e abbiamo catturato astronavi e le abbiamo smontate per esaminarle». A chiedergli che cosa abbia scoperto all'interno della Nasa, McKinnon tira fuori la storia delle fotografie. «Una di queste persone era un'esperta fotografica della Nasa, la quale ha detto che nell'edificio numero 8 del Johnson Space Centre cancellavano regolarmente le immagini degli UFO dalle immagini satellite ad alta risoluzione. Ha detto che c'erano cartelle denominate “filtrate” e “non filtrate", "lavorate" e "crude", qualcosa del genere».

Ma McKinnon non è riuscito a scaricare nessuna di queste immagini sul suo computer: «Ho estratto una foto da una cartella, e tenendo a mente che era una connessione internet molto lenta, a 56k, all'epoca del dial-up, ho abbassato la risoluzione. Ciò che è comparso sul mio schermo era straordinario. Era il culmine di tutti i miei sforzi. Era l'immagine di qualcosa che non poteva essere prodotto da mani umane. Si trovava sopra l'emisfero terrestre. Assomigliava un po' a un satellite. Era a forma di sigaro e aveva cupole geodesiche sopra, sotto, e a entrambe le estremità, e malgrado fosse a bassa risoluzione, l'immagine era molto ravvicinata. Questa cosa era sospesa nello spazio, e non aveva giunture, nessuno dei segni della normale fabbricazione umana».

McKinnon spiega che la sua connessione è saltata proprio quando stava cercando di scaricare l'immagine. Di fronte all'obiezione che avrebbe potuto trattarsi di un modello, risponde: «Non lo so. Per me, era più che una coincidenza». Lo hacker riconosce che «l'accesso non autorizzato» ai computer altrui «è contro la legge ed è sbagliato», ma vuole essere processato qui, «nel mio Paese, secondo la legge contro l'abuso dei computer, e voglio che gli americani forniscano le prove se vogliono estradarmi, perché so di non avere provocato danni». E conclude: «Per via di quello che cercavo, penso di essere stato moralmente nel giusto. Adesso sono pentito, ma credo che la tecnologia dell'energia libera debba essere resa disponibile a tutti».