14.7.03 La base degli alieni vicino ad Aviano

La rivelazione dell' ufologo Antonio Chiumiento: un operaio
pordenonese li ha fotografati     
 

Fonte: Il Gazzettino 13-7-03

Pordenone.
Hanno la pelle grigia, scavata da rughe profonde che li fa assomigliare a bambini invecchiati troppo precocemente, e una testa grande e ovaleggiante. Dal viso non manca niente: due enormi occhi scuri, una bocca sottilissima e un naso appena riconoscibile. E' così che appaiono gli alieni di razza grigia immortalati dalla macchina fotografica di un giovane pordenonese che, durante una delle sue tante visite alla loro astronave, ha avuto la fortuna, o meglio, il privilegio di scattare. Nessuna parola, con gli alieni la comunicazione avviene per via telepatica: sguardo fisso nell'obiettivo e clic, il primo piano è servito.
Ma per poterli vedere, tutti gli altri comuni mortali dovranno attendere l'uscita del primo volume della collana di libri sugli ufo che il professor Antonio Chiumiento sta per ultimare. Venticinque anni di ricerche e documentazioni raccolte in 400 pagine che racconta la storia delle centinaia di avvistamenti studiati e verificati in tutta Italia. Per la precisione, sono oltre 1.200 gli episodi indagati da Chiumiento nella sua lunga caccia agli ufo, la stragrande maggioranza dei quali accaduti proprio nel Nordest.
E perché proprio quassù? La ragione, stando a quanto l'ufologo pordenonese ha deciso di rivelare, dopo quasi sette anni di segretissimi studi, sarebbe molto semplice: è nella Pedemontana pordenonese, a poca distanza dalla base Usaf di Aviano, che gli alieni avrebbero posto il loro quartier generale. Due basi sotterranee, insediate ben prima dell'arrivo dei militari statunitensi, lontani pochi chilometri l'una dall'altra e nascoste da un boschetto. Storie "dell'altro mondo", che Chiumiento riferisce per conto terzi. Non è lui, infatti, l'"Unto" dagli alieni, chiamato ad avvicinarsi alle insondabili verità extraterrestri. Il testimone oculare è un giovane operaio della provincia di Pordenone (sulla cui identità il professore ha preferito mantenere il massimo riserbo), che dal febbraio 1997, quando aveva 24 anni, frequenta gli alieni "residenti" nelle basi della Pedemontana ma provenienti, a suo dire, da un pianeta che non fa parte del sistema solare. Un fatto eccezionale, del quale il giovane decise di mettere al corrente quasi subito anche il professor Chiumiento, insegnante della sorella.
«Lì per lì, - racconta Chiumiento - mi avvicinai a questo come a tutti gli altri casi già incontrati in precedenza con atteggiamento cauto: dovevo fare le mie indagini. Ma con il passare del tempo, mi sono reso conto che quello non era un episodio isolato e che il ragazzo meritava credibilità». A convincere l'ufologo sono state soprattutto le testimonianze fotografiche: «Immagini uniche al mondo - giura Chiumiento -, sulla cui autenticità vale la perizia di genuinità dei negativi effettuata dall'ingegner Uliano Monti». Le foto sono state scattate in parte nelle basi sotterranee, dove il giovane ha detto di avere visto tante gallerie e un hangar pieno di navicelle spaziali, e in parte dall'astronave a forma triangolare, che lo avrebbe portato a zonzo tra Marte, Giove e Saturno.
E' durante una di queste gite che l'amico terrestre degli alieni, sempre secondo il racconto riferito da Chiumiento, avrebbe assistito al rapimento di un giovane uomo ad opera di un altro ufo triangolare. «Di quell'episodio - spiega il professore - esiste anche una documentazione fotografica. Ma non la inserirò nel mio libro, perché gli alieni non vogliono che sia divulgata: hanno paura che possa succedermi qualcosa. Posso solo dire che il fatto è avvenuto in Europa». Di cose da raccontare, Chiumiento ne avrebbe un archivio intero. Come il progetto secondo il quale, a sentir parlare il suo giovane amico, gli alieni vorrebbero creare una razza ibrida combinando il loro Dna con quello umano. «Gli esperimenti sono già cominciati - si limita a dire il professore -: gli alieni hanno prelevato dei campioni di sperma al ragazzo. Inoltre, non escludo che lo stiano controllando: tempo fa, dopo uno starnuto, dal naso gli è uscito un corpo estraneo che abbiamo fatto analizzare al Centro Ricerche Aerospaziali di Pomigliano d'Arco. Una cosa stranissima, ci è stato risposto. Forse, aggiungo io, un impianto alieno».
Quanto basta, insomma, per riempire la sceneggiatura del prossimo film di Spielberg. In realtà, se lo augura lo stesso Chiumiento, che però avverte: «Io sono un matematico e non ho mai visto nulla di strano, ma sono certo che questi non sono soltanto il frutto di un sogno ad occhi aperti».