Medico,
figlio di piccoli proprietari terrieri, figura di spicco di quel gruppo
di anarchici di S. Benedetto dei Marsi costituitosi tra la fine dell'800
e i primi del '900 in seguito al fecondo incontro tra lavoratori del posto
e lavoratori che avevano preso contatti con le idee anarchiche nella emigrazione
statunitense. L' Ippoliti fu fondatore e animatore del Circolo «Il
Progresso» il quale, in un primo momento, mise al centro del suo
programma la rivendicazione dell 'autonomia comunale della frazione di
S. Benedetto dal capoluogo Pescina. Il medico anarchico fu in costante
contatto con le figure più note dell 'anarchismo italiano tra cui
Errico Malatesta. Fu collaboratore di numerosi periodici di tendenza anarchica.
Perseguitato dal fascismo di cui conobbe spedizioni punitive, carcere
e confino, è ricordato in S. Benedetto dei Marsi per la sua generosità
professionale (lo chiamavano, per la sua eccessiva magrezza, «i
medechitte» e per essere stato il «medico dei poveri»
in quanto non solo non si faceva pagare le visite, ma si adoperava per
procurare medicinali a chi non aveva soldi per acquistarli. Visse sempre
povero e negli ultimi anni, fiaccato nel fisico per le privazioni e le
continue persecuzioni, ebbe conforto ed aiuto solo dal suo compagno Francesco
De Rubeis e dalla moglie di questi.
ROMOLO LIBERALE
Estratto da Rivista Abruzzese di Studi
Storici dal fascismo alla Resistenza anno VI nn: 2 - 3