Primi anni
L'Italia è destinata
del suo mare regina
ma ci vuol comandare
l'Inghilterra cretina
Con maniere gentili
l’Italia
la pregò
di tornare ai suoi posti
ma essa rifiutò
L’Italia allor sdegnata
Di tanta prepotenza
Gli dichiarò la guerra
E avanzò con violenza
Ma essa si fermò
in Egitto, e poi
per mancanza di mezzi
indietreggiammo noi
Gli abbiamo già lasciata
tutta la Cirenaica
e l'Inghilterra stupida
ride e felice sbraita
Ma riderà per poco
perché l'Italia forte
la scaccerà col motto
"La Vittoria o la
Morte"
Ed a guerra finita
L’Inghilterra cretina
Dovrà lasciar l’Italia
Del suo mare regina
Il Duce ha detto a tutti
questo motto supremo
che è chiuso in tutti i
cuori
"VINCERE" e
vinceremo.
Monzone
febbraio 1941
Io possiedo un bel gatto
fedel,
chiamato Rico.
Sarà buono e indulgente
ma non capisce un fico.
Capisce solamente
se vede del buon cibo
oppur
se sente odore
di qualche topo vivo.
Esso non fa mai niente
dormicchia tutto il
giorno
e poi mi viene incontro
quando a casa ritorno.
Però io amo molto
questo caro gattino
benchè
sia un po’ poltrone
e forse anche cretino
Perché mi è fedel molto
e se morisse guai !
Piangerei proprio tanto
Da non finire mai
Per
questo amato
gatto
a me fedele e caro
rifiuterei perfino
mille lire in denaro.
Perché a volte nel
mondo
più che il denaro vale
un cuore affezionato
e un’anima leale.
Monzone inverno
1940-1941
Altre poesie furono scritte in quel periodo (10-11 anni) ma non si è ritenuto pubblicarle perché, anche se corrette nella metrica, sono poco significative