DOPO 67 ANNI : IL RITORNO

 

Il sergente GIOVANNI GREPPI, artigliere della Divisione Italia, il cui racconto “LA MIA GUERRA” si trova in questo sito nella pagina “TESTIMONIANZE”,  alla bella età di 92 anni ha voluto ritornare in quella Garfagnana dove 67 anni fa ha combattuto e che non ha mai dimenticato.

 Così il 13 e il 14 giugno di questo 2012, accompagnato dalla figlia Luisa, è stato quassù per rivedere i luoghi e rivivere le emozioni di quei lontani anni.

 Accompagnato da alcuni amici ha potuto vedere il luogo – il piazzale della stazione ferroviaria di Gallicano – che durante la guerra intravedeva dal suo osservatorio (la tana del lupo) sul costone oltre Treppignana. Su quel piazzale, all’epoca, stazionava il carro armato americano che cannoneggiava le nostre posizioni disturbandole alquanto e sul quale il Greppi diresse il tiro della sua batteria danneggiandolo e facendolo sloggiare.

 Ha anche potuto vedere, sulla strada che da Gallicano sale verso Molazzana, il luogo dove, sempre dirigendo il tiro della sua batteria, riuscì a colpire e a bloccare il carro armato che guidava l’attacco americano alle nostre posizioni. L’attacco venne interrotto e quel successo meritò al Greppi gli elogi del suo generale e anche una licenza premio che gli consentì di raggiungere la famiglia.

 Purtroppo la difficoltà a camminare su terreno accidentato non gli ha consentito di raggiungere il luogo dove si trovava il suo osservatorio, ma dal piazzale che sta davanti alla chiesina di San Rocco a Palleroso ha potuto vedere dall’alto e individuare i luoghi della “sua guerra”.

 Il momento più importante e anche più commovente di questo “ritorno”, però, è stato l’arrivo sul luogo dove aveva sede la sua batteria. Si tratta della località “Pian di Riana” dove oggi si trova un agriturismo. La casa è ancora quella dell’epoca, riconoscibilissima malgrado le ristrutturazioni.

 Poche metri sotto il piazzale che è davanti alla casa passa la ferrovia Lucca-Aulla. Ed è proprio camminando lungo quella ferrovia che il Greppi e i suoi artiglieri trasportarono a spalla i pezzi degli obici di quella batteria della divisione Italia che, verso la metà di febbraio del 1945 andava a dare il cambio alla batteria della divisione Monterosa, collocandosi negli stessi luoghi.

 - Proprio qui, in questo punto esatto ho posato la canna dell’obice che avevo portato a spalla – ha detto il Greppi visibilmente commosso. E giù a ricordare tanti particolari di quel luogo e di quella terribile guerra.

  Al termine della visita il signor Greppi e la sua gentilissima figlia hanno voluto offrire il pranzo a tutti gli amici che li avevano accompagnati ed è stata un’altra gradevole occasione per ricordare e ricordare….

Al momento dei saluti il Sergente Greppi (Giovanni Greppi è un medico ma in questo contesto preferiamo chiamarlo Sergente) ha dichiarato la sua gioia per aver potuto rivedere questi luoghi dopo tanti anni ed ha ringraziato gli amici che ben volentieri l’hanno accompagnato in questi due meravigliosi giorni. Ed è ritornato, felice, nella sua Gattinara.

 

 
 In realtà l’aver contribuito a rendere possibile questo “ritorno” e l’aver condiviso le emozioni e le commozioni del reduce Greppi è stato particolarmente gratificante anche per gli accompagnatori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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