L'offensiva aerea degli
alleati ogni giorno si intensifica. Ormai
l'intera valle dei Serchio è sorvolata in continuazione da mattina a sera da un
gran numero di cacciabombardieri che bombardano e mitragliano tutto quello che
potenzialmente potrebbe costituire un bersaglio. Purtroppo il tempo è bello e favorisce la visibilità e
pertanto l'attività degli aerei. Fortunatamente
non c'è più necessità di muoversi e quindi possiamo rimanere nascosti nelle
postazioni e nei bunker Dal punto di vista strettamente operativo, questa
forsennata offensiva aerea non ha grande influenza, però provoca una quantità
enorme di distruzioni e molte perdite di vite umane, sia civili sia militari.
Il giorno 26 è stato colpito il Comando dei IV Reggimento artiglieria a
Vilietta S.Romano causando otto morti e il comando dei Gruppo Mantova a Pieve di
Fosciana con un morto. Il giorno 27
è stata spezzonata la postazione della compagnia anticarro piazzata sulla riva
destra dei Serchio, ai margini della S:S 445, provocando due perdite.
Il giorno 28 è stata centrata una carretta dei Gruppo Bergamo con due
morti. Questi sono solamente alcuni
dei casi verificatisi. L'8a
Divisione Indiana deii'esercito britannico, che per il momento ha sostituito in
linea la sconfitta 92a divisione, dopo alcuni giorni inizia a spingere in avanti
pattuglie esploranti, e dopo aver accertato la mancanza di qualsiasi ostacolo,
avanza fino a prendere cautamente contatto.
La posizione della 6a batteria è rimasta immutata risultando ottima.
Giorno 30 dicembre 1944
Prosegue ininterrottamente
l'offensiva aerea alleata. Gli
americani vogliono far pagare a caro prezzo il successo dell'operazione Wíntergewítter
che, dati i mezzi di cui dispongono, li ha non poco ridicolizzati.
Cacciabombardieri spezzonano e mitragliano la zona dove sono alloggiate
le salmerie della linea pezzi della nostra batteria.
Terminata l'incursione, ricevo telefonícamente notizia dal sergente
Rabitti loro comandante, che non vi sono state perdite.
Felice, scendo di corsa le scale per recarmi al piano terra e comunicare
agli uomini la buona notizia, ma alla porta d'ingresso della costruzione
incontro una giovane donna con un bambino in braccio.
La mano destra della donna che sorregge la testa dei piccolo è
sanguinante e il bambino ha la testa sfracellata.
La ragazza, tutta coperta di sangue, è venuta chi sa da dove per cercare
soccorso. E' in stato di shock;
certamente non si è resa conto che il bambino è morto.
Questa improvvisa, inaspettata visione mi fa passare in un istante da uno
stato di contentezza ad uno stato di sconvolgente costernazione; ho un capogiro,
devo appoggiarmi alla costruzione per non cadere per terra, non riesco a
guardare. Qualcosa in me rifiuta
questa realtà, ho sopportato la visione di corpi straziati divenuti irríconoscibili
ma l'espressione di quella madre, impietrita dal dolore e dalla disperazione,
non riesco a sostenerla. Per
fortuna arriva l'ufficiale medico che immediatamente soccorre la sfortunata
ragazza e la ricovera nell'infermeria. Senza l'intervento dei dottore, non sarei riuscito a
combinare niente di positivo, in quanto in un istante la mia mente ha cessato di
ragionare. Maledirei il mondo e le
atrocità della guerra.””