RECENSIONE
DI: TY THE TASMANIAN TIGER 2-BUSH RESCUE
ORMAI
NE ABBIAMO VISTO PROPRIO DI TUTTI I TIPI!
Anzi,
sarebbe meglio dire, di tutte le specie, giacché ogni software house ha
utilizzato a proprio piacimento ogni sorta di animale esistente su questo
pianeta per crearsi una mascotte su misura e, nei casi più disperati, a
volte sono arrivate ad inventare dei veri e propri ibridi pur di attirare
l'attenzione dell'utenza. Si va quindi da porcospini blu cobalto a scimmioni
incravattati, passando per volpi spaziali, orsi bonari e struzzi sboccati,
ma nessuno aveva mai osato tanto...
A
vederlo così, Ty, la tigre della Tazmania, non sembra
dire un granché. L'abbigliamento ricorda molto quello di Banjo dei Rare, se
non fosse per la mancanza del classico zainetto blu, ma il marsupiale in questione,
invece, si è dimostrato più accattivante di quanto non potrebbe sembrare
ad una prima occhiata.
Comparso
circa un anno fa su tutti i sistemi più recenti, la pubblicità che
accompagnò il prequel recitava che il nuovo personaggio avrebbe mandato
tutti i suoi rivali (Sonic, Crash, ecc...) in pensione, ma in realtà il
gioco stesso riuscì a fare ben poco, subissato da un'originalità pari allo
zero, un'inventiva dei programmatori degna di un bambino di quarta
elementare e da una miriade di errorini tecnici in grado di avvelenare quel
poco di decente uscito fuori per sbaglio. Come ho detto, un anno è ormai
passato dalla prima, fallimentare, comparsa in scena e EA sembra dell'idea
che ormai i tempi siano giusti per il seguito tanto atteso (?), vediamo
dunque se gli si può dar ragione...
...OPPURE
NO.
Ty
2 -Bush Rescue- è un piattaforma vecchio stampo, di quelli che
invadevano a decine la line up di Nintendo 64 e Playstation: un unico
personaggio, infatti, deve sconfiggere il cattivone di turno saltando,
abbattendo nemici e prestandosi ad una marea di minigiochi demenziali. Il
tutto ovviamente cambierà a seconda delle ambientazioni, tutte molto simili
tra loro, tutte rassomiglianti ad una grande, anonima e congelata foresta.
Di
passi avanti ne sono stati fatti parecchi e, tralasciando per un momento il
lato tecnico, che giudicherò alla fine, vediamo ora di sviscerare a fondo
quel che concerne il concept di gioco.
I
livelli, per disegno e meccanica, ricordano molto da vicino quelli dello
stupendo Rayman 2 di Ubi Soft. Sono infatti molto simili a dei
corridoi che vanno percorsi, possibilmente indenni, dal punto A al punto B,
per arrivarne alla conclusione. Niente mondi alla Mario 64 o Sunshine,
per capirci, in cui il giocatore viene lasciato nella più totale
possibilità di muoversi e di esprimersi: qui, difatti, il percorso è uno
solo e va seguito in ogni suo centimetro virtuale. A seconda dello stage,
l'iracondo Ty dovrà portare a termine determinate missioni che gli verranno
assegnate via via che vi inoltrerete nei punti interessanti del livello. Tra
un punto e l'altro, invece, dovrete semplicemente proseguire per la vostra
strada ed eliminare i nemici presenti.
Le
cose inizieranno a farsi complicate quando Ty acquisirà il potere che gli
permetterà di passare da albero in albero grazie al suo rampino: dondolarsi
di liana in liana come novelli Donkey Kong o Uomini Ragno, infatti, potrebbe
risultare più difficile e snervante del previsto, complici un sistema di
controllo non troppo curato ed una gestione delle telecamere non
impeccabile.
A
far la parte del leone (in un gioco di una tigre?uuuhmmmm....), ci
penseranno poi svariati minigiochi di guida che tenteranno, qua e là, di
spezzare, l'altrimenti monotono, ritmo di gioco.
Questi
non solo, come dicevo prima, sono molto numerosi all'interno dell'avventura
e riescono anche a far discretamente divertire, ma costituiscono il primo
elemento innovativo che fa distaccare questo titolo dal predecessore.
Molte
di queste sotto quest vi imporranno a calarvi all'interno delle più
disparate autovetture, in folli corse contro il tempo o contro ai nemici che
dovranno essere via via sorpassati per risultare vincitori. Un plauso va
fatto sicuramente al design di alcuni circuiti, che potrebbero suscitare
l'invidia persino di giochi del calibro di Mario Kart o F-Zero
se non fosse che la situazione si presenti altalenante e, a piste molto ben
strutturate si alternino altre del tutto anonime e prive di spunti
interessanti. In alcuni videogiochi, inoltre, non si avrà il controllo
diretto del mezzo, che procederà da solo su di una rotaia, quindi il
divertimento e l'immedesimazione non sarà mai totale.
Comunque
sia, le situazioni di gioco spiccano per la loro tentata originalità che
riesce più o meno nell'intento di diversificarle l'una dall'altra,
chiedendo al giocatore di eseguire le azioni più disparate a seconda delle
situazioni.
Anche
l'intera mappa di gioco ci ha stupito per la sua lunghezza e, soprattutto,
per come ricordi in più momenti, quella già vista in Rayman 2 -The
Great Escape- (e ciò, ovviamente, non può essere considerato un
difetto!). Insomma, l'avventura del tigrotto giallo schizofrenico, questa
volta, ha tutti i numeri per far divertire tantissimi giocatori!
...E
QUI CASCA L'ASINO!
Parlando
del comparto tecnico, mi dispiace dirlo, ma ci troviamo ad un prodotto solo
sufficiente che rischia più volte di rovinare lo standard qualitativo
dell'intera avventura. Ogni videogioco multipiattaforma si presenta
puntualmente con questa piaga, ma questa volta i produttori hanno fatto
veramente ben poco per differenziare le versioni l'una dall'altra,
trasportando su GC il gioco pari-pari disponibile per PS2.
Si
nota subito, infatti, come Ty2 non riesca ad essere all'altezza degli
altri giochi disponibile sulla line up della poliedrica console Nintendo,
presentando texture discutibili, animazioni soltanto discrete ed un numero
generale di poligoni su schermo sempre e solo sufficiente. Ci sono poi
alcuni effetti di prim'ordine, come il riflesso sul pelo dell'acqua o la
brillantezza delle esplosioni, ma non bastano però per risollevare il
quadro totale del comparto grafico che si assesta su di un voto discreto ma
nulla più.
Il
sonoro, tra musiche e suoni FX, fa il suo dovere, ma niente spicca per
bellezza o originalità quindi, anche in questo caso, il lavoro è da 7 o
qualcosina in più, poi deciderò quando sarà il momento di compilarne la
pagella.
Se
a tutto questo aggiungiamo un'avventura che può essere sì divertente e
discretamente longeva ma che su Game Cube deve confrontarsi con titoli di
prim'ordine quali: Super Mario Sunshine, Zelda Wind Waker, Star
Fox Adventures, Sonic Heroes e Rayman 3 tanto per citarne
alcuni, allora tutti gli sforzi fatti dai programmatori rischiano di essere
sottovalutati più che mai.
Non
fraintendetemi: Ty 2 è e resta un'avventura discreta, tutto sommato
godibile e che ha compiuto moltissimi passi avanti rispetto al prequel,
peccato solo che, per spiccare dalla massa, ci voglia ancora molto più
impegno.
Si
ringrazia per il gioco: Umberto Lazzi
A
cura di Leonardo
Gatto.
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t
Come
dicevo nella recensione, questa è uno di quei momentii in cui, grafica e
situazione ricordano molto Rayman 2.
t
Qua e là la tigre gialla dovrà improvvisarsi novello Tarzan per poter
proseguire, non che non sia all'altezza...
t
Quando la situazione si fa dura... meglio robotizzarsi all'istante e
polverizzare ogni nemico! Quanto adoro i gadgets di Ty!
t
Uno dei minigiochi corsaioli: dopo questo tamponamento in pieno rettilineo,
ci chiediamo se e dove Ty abbia preso la patente!
t
Go-Kart, strani poligoni gialli con un punto interrogativo... ma stiamo
ancora giocando a Ty2 o siamo finiti in Mario Kart!?!
t
La mappa del gioco direttamente dal libretto delle istruzioni. Il lavoro
svolto è sicuramente apprezzabile e le varie situazioni non mancheranno di
divertire!
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