è
ESTATE: è MUSICA, è MARE, è TEMPO DI ANNIENTARE IL TERRORISMO DALLA
FACCIA DEL PIANETA!
E'
sempre piacevole concludere il proprio lavoro in maniera professionale ma
nel contempo divertente. Mi spiego meglio: al termine del pomeriggio il
sottoscritto sarà finalmente in vacanza, pronto per divertirsi a più non
posso ed è separato dal roseo futuro solo dalle regole spazio-temporali e
da un'interessante recensione da consegnare sulla scrivania di Carlo. Ecco
perché amo essere redattore: negli altri lavori ora dovrei compilare
qualche pratica o, alla peggio, per via delle mie qualità, tirare su un
paio di muri, invece, qui, si sta tutto il giorno in ufficio, al caldo
d'estate ed al fresco d'inverno (purtroppo non mi sono confuso: aria
condizionata e riscaldamento la direttrice non sa neanche cosa siano!), in
continuo trasloco tra la mia scrivania e la sala delle console (sala,
appunto, in cui testiamo i giochi, quando non si tratta di demo version) per
provare giochi, visionare titoli, elogiando i più belli e stroncando i più
brutti... sì, insomma: a giocare!!!
SE
VOGLIO ANDARE IN VACANZA E' MEGLIO DARSI UNA MOSSA...
Ma
veniamo ora al nostro Fisher, unico ed ultimo scoglio che mi separa
dall'Estate (se continui rimarrai qui per il numero di Agosto!ndrCarlo)!
Dopo
il divertente e riuscitissimo Splinter Cell era logico aspettarsi un
seguito. Ancora una volta, gli sviluppatori, possono prendere spunto dalla
realtà e così il nostro agente segreto sulla falsariga di George Clooney si
ritroverà a combattere contro il terrorismo globale.
La
vita sulla terra è perennemente messa in pericolo da qualche pazzoide con
la smania del potere: fortunatamente, però, delle organizzazioni
governative agiscono in gran segreto sgominando anticipatamente qualsiasi
piano deleterio.
Il
succo del game è quindi questo: sgominare, tutti, soli soletti, un potente
e folle cartello criminale stando attenti a non farvi ammazzare, a non farvi
beccare, a non uccidere troppe persone, a non farci andare di mezzo civili,
a non far scattare troppe volte l'allarme, a non scordarvi vostra nonna
nell'auto posteggiata al sole, eccetera, eccetera, eccetera...
RAMBO
+ JAMES BOND= RAMBOND...EHR... SAM FISHER!
Al
contrario dei soliti giochi d'azione, dunque, non potrete agire troppo di
testa vostra. Anzi, le situazioni in cui agirete in piena libertà si
possono persino contare sulle dita! Non che questo sia un difetto, anzi, ma
a volte il gioco si dimostra troppo serioso e rigido dimenticando, appunto,
che nessuno di noi si è mai arruolato nell'MI6!
Dimenticate
l'esenziale regola degli sparattutto: non potrete sparare a tutto quel che
si muove. Rettifico: in genere non potrete sparare. Anziché uccidere i
vostri nemici, infatti, i vostri superiori preferiscono che voi li stordiate
con il classico colpo ben assestato sulla nuca sperando, ovviamente, che
questi non si riprendano troppo in fretta (scherzo: non è possibile ciò...
peccato!). Ma se avete perlomeno voglia di impugnare qualche arma, almeno
per fare la vostra porca figura di agenti segreti, potrete comunque mettere a
nanna le guardie nemiche con proiettili stordenti e narcotizzanti di vario
tipo. Accontentatevi...
Ogni
nemico steso, inoltre, non potrà essere lasciato in bella vista, ma sarà
più prudente nasconderne il corpo (o il cadavere... a vostro rischio e
pericolo!) negli sgabuzzini o nelle stanze attigue. Fortunatamente in questo
sequel è possibile aprire le porte senza dover posare a terra il corpo da
occultare, mossa che, purtroppo, non era presente nell'illustre
predecessore.
Personalmente
il gioco mi è parso, come ho già detto, troppo serioso: sarà che sono una
persona impulsiva e che mi piace agire più che pensare, specie se ci sono
troppe regole da osservare, ma mi ha colpito una frase che mi ha detto
Carlo, mentre osservava una mia partita finita male, tra allarmi che
suonavano, guardie in ogni dove, e i miei superiori che mi abbandonavano
nell'inferno giurandomi di non sapere chi fossi!
"In
definitiva, è un po' come essere un ladro!" ha detto il nostro
caporedattore fanatico di Lupin III. Ed in effetti è vero: si penetra in
silenzio in un edifico, si sta attenti alle guardie ed ai laser, si
scassinano porte e casseforti, si porta a termine la missione e via... tutti
a casa senza che nessuno si sia accorto di nulla, senza sparatorie, morti e
feriti. E portare a termine una missione in maniera impeccabile è,
credetemi, una grossa soddisfazione. Vista nell'ottica del ladro, non so
perché, ma tutto pare avere più senso. Forse perché negli anni gli
stereotipi dei film mi hanno illuso che la vita degli agenti segreti fosse
più caotica e movimentata (007, Mission Impossible, ecc...) e non
così silenziosa e ricca di regole così, anziché prendere i panni di un
impiegato nel governo, sembra più dover controllare un furfante che penetra
in fortezze super sorvegliate con l'unico intento di rubare!
Grande
importanza, nel titolo, verrà rivestita dalle ombre. Là dove il buio si fa
più fitto il buon Fisher diventa invisibile e, se non farete alcun rumore,
spesso potrete nascondervi persino vicinissimo ai nemici senza che questi
s'accorgano della vostra presenza. Dal punto d vista tecnico, i
programmatori si sono concentrati molto sullo sviluppo di luci ed ombre in
tempo reale e nel titolo non vi è un solo angolo in cui non sia possibile
creare il nascondiglio perfetto. Già, perché è possibile rompere o
spegnere ogni lampadina o altra fonte di luce artificiale, in modo da far
scendere in men che non si dica le tenebre! Una volta al buio i nemici si
ritroveranno a brancolare, mentre voi, invece, grazie al visore termico,
potrete ucciderli in tutta calma. Nota negativa: spesso, però, alcuni
nemici, riusciranno a vedervi al buio anche senza che facciate alcun rumore,
in modo del tutto innaturale, sinonimo che l'intelligenza artificiale non è
stata ben dosata ed in effetti è proprio vero, poiché la maggior parte
delle guardie, invece, è fin troppo tonta!
Il
nostro Sam potrà contare su tutta una serie di elegantissime mosse
atletiche grazie alle quali potrà, con evoluzioni feline, stendere guardie,
arrampicarsi ai cornicioni, dondolarsi sulle sporgenze e così via...
Peccato però che sia possibile terminare il gioco senza utilizzare la
maggior parte di queste sue mosse! Insomma, il gioco ne perde in
coreograficità ma sono pochi i punti in cui, per passare, dovrete usare una
determinata mossa, per cui chi ve lo fa fare di andare a complicarvi la
vita?
INDI
PER CUI...
Splinter
Cell Pandora Tomorrow delude leggermente le aspettative. Sparita la
sensazione di novità portata dal prequel, ci si rende conto di cos'é
realmente il gioco Ubi Soft. Un'avventura ben strutturata, fin troppo
seriosa e ricca di regole, ma senza tanti fronzoli e con fin troppi difetti.
Il più grande di tutti, l'ho già detto, è senz'ombra di dubbio
rappresentato dall'esigua IA nemica. Non si può, difatti, creare un titolo
del genere se poi i nemici o sono molto tonti o paiono di essere dotati di
super poteri che gli permettono di individuarci senza che sia naturalmente
possibile! Il giocatore vuole confrontarsi con guardie attente, dal
grilletto facile, ma comunque superabili, ingannabili e nel titolo qui
recensito si avrà questa sensazione solo nelle prime partite, dopodiché si
scoprirà la routine delle azioni nemiche.
Dal
pdv grafico PT si divide in due: alcune locazioni, come la foresta
equatoriale, sono realizzate stupendamente, ma la maggior parte, invece,
complici le numerose zone d'ombra che coprono ogni cosa, rivelano poligoni
grezzi e texture povere di dettagli. I personaggi, invece, sono tutti
modellati ottimamente e animati nel modo più reale possibile. Veder Fisher
all'opera, in particolar modo, è una gioia per gli occhi!
Un
lavoro più che buono è stato svolto nel campo del sonoro, in cui il
doppiaggio nel nostro bell'idioma si rivela appassionante e coinvolgente. Le
musiche sono molto americaneggianti e ricche di ephos ma ciò non
deve stupire: del resto Sam è un eroe che combatte per il bene del mondo!
Concludendo,
SCPT non può più contare sull'effetto sorpresa, ma riesce comunque
a svolgere un lavoro più che degno. La realizzazione tecnica è minata da
qualche errore di troppo (più che altro la grafica si rivela in alcuni
punti fin troppo scialba!) e l'IA ci ha delusi in più di un'occasione.
Nonostante ciò il buon Fisher può portarsi a casa un "8-": il
lavoro è buono ma manca l'impegno dimostrato nel prequel!
Si
ringrazia per il gioco: Umberto Lazzi
A
cura di Leonardo
Gatto.
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tLa
grafica dà il meglio di sé nei modelli dei personaggi e negli effetti
luce. Peccato che non sempre si dimostri però all'altezza!
t
Fisher scavalca le recinzioni metalliche come se nulla fosse, ma è normale:
lui è abituato a ben altre evoluzioni!
t
La foresta equatoriale è uno spettacolo per gli occhi! Fossero stati curati
allo stesso modo anche gli interni, il voto sarebbe stato moooolto più
alto.
t
Il visore termico indica che... il nostro Sam ha preso una botta al
sederino! Poverino!!!
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