SIAMO
FINALMENTE D'INNANZI AL PRIMO VERO GIOCO DEI POKéMON PER UN'AMMIRAGLIA
NINTENDO?
Prima
di rispondere a quest'interessante quesito, ci terrei a ringraziare il
nostro rivenditore Umberto per la grande disponibilità che ci ha sempre
dimostrato e che continua a dimostrarci, fornendoci in continuazione i
titoli più nuovi che escono sul mercato senza mai farsi versare l'ombra
d'un quattrino. E' grazie a lui, difatti, se molte volte possiamo avanzare
di scaricare o farci spedire versioni demo per recensire un titolo, grazie
al nostro rivenditore che ci permette sempre di provare tutti i giochi più
interessanti in versione JAP ed USA. A lui non piace essere definito come:
"il nostro rivenditore"; mi ha già detto più volte di metterlo,
nel colophon (quella barra ad inizio giornale in cui compaiono tutti i nomi
delle persone che hanno collaborato per lo svolgimento del numero), sotto la
scritta:"socio onorario" o: "il nostro più grande fan",
ma non l'ho mai ascoltato, perché è giusto che sia dato a Cesare ciò che
è suo. Non ha neanche mai voluto che, almeno implicitamente (esplicitamente
difatti non potremmo...) facessimo pubblicità al suo negozio, dicendo dove
si trova o i prezzi che fa.
Così come
non ha mai voluto che pubblicamente spendessi dei caratteri per
ringraziarlo e difatti ricordo che, per inserire la scritta: "si
ringrazia per il gioco: Umberto Lazzi" che si trova al fondo di quelle
anteprime o recensioni in cui è stato lui a fornirci il gioco, ho
dovuto insistere per delle ore. Ma stavolta, dopo averci passato in soli tre
giorni ben quattro titoli quali: Pokémon Channel, Pokémon
Colosseum, Kirby's Air Ride e Prince of Persia, voglio farlo
uscire finalmente dall'anonimato e ringraziarlo davanti a voi tutti, rubando
lo spazio di una preview molto importante ed attesa dai nintendofili come
questa. Lui di sicuro, la prossima volta che andrò a trovarlo, sarà
furente, perché, nonostante la sua mole, è un tipo molto timido, ma aver
fatto ciò mi sembra veramente il minimo, per cui, ancora una volta, dobbiamo
ringraziarti, caro Umberto.
E
sempre per merito suo abbiamo finalmente messo le mani sulla versione
giapponese di Pokémon Colosseum di cui il prossimo mese troverete su
queste pagine la recensione completa ma, in attesa, leggetevi quanto abbiamo
scoperto durante la nostra prima e fugace partita.
POKéMON
DARK IN UN GIOCO VERAMENTE DARK.
Ciò
che inizialmente stupisce di Pokémon Colosseum, soprattutto chi,
come il sottoscritto, ha sviscerato interamente i suoi predecessori (Pokémon
Stadium e Pokémon Stadium 2, entrambi per N64) è il fatto che
il gioco sia caratterizzato da una grafica molto più dark, dalle tonalità
rassomiglianti quasi ad un manga adulto. Anche il menu di gioco non è più
strutturato, come nei predecessori, come un'allegra mappa che vi porta
comodamente alle varie sezioni, bensì da una semplice composizione di sei
pulsanti arancioni su sfondo viola&nero, due colori chiave che si trovano in ogni
parte del gioco.
Oltre
alla consueta modalità Colosseum, che altri non è che l'evoluzione di
quella che nei prequel era definita come Stadium, questa volta -finalmente,
aggiungerei-, abbiamo anche la comparsa di una nuova di zecca denominata
Storia, che vi metterà nei panni di un allenatore di Pokémon piuttosto
particolare.
Al
contrario di Ash, infatti, il protagonista (il nome per la versione USA ed
Euro non è ancora stato scelto) è un tipo solitario, di poche parole e dal
misterioso passato la cui fedina penale non è di certo immacolata. Tale
ragazzino sembra però essersi messo sulla buona strada da quando il Team
Snatch (snatch, come quando si ruba un pokémon di un allenatore) ha
iniziato a fare strani esperimenti sui mostri più amati del mondo per
trasformarli in spietate macchine da guerra. Sottoposti ad uno speciale
trattamento nei laboratori dello Snatch Team, i Pokémon, difatti, diventano
oscuri (ricordate quella particolare famiglia dell'omonimo mazzo tematico?),
ovverosia perfidi ed irascibili e si riconoscono dal fatto che sono
circondati da un'inquietante aura violacea. Questi esperimenti non hanno
ancora raggiunto il massimo stadio di perfezione e presentano tre principali
difetti: in primo luogo il processo non è irreversibile, ciò significa che
è possibile far tornare un pokémon dark normale, in secondo che i
pkmn dark non sono in grado di salire di livello, né di guadagnare punti
esperienza, ed infine che sono soggetti, durante i combattimenti, a
spaventosi attacchi d'ira che li portano ad auto infliggersi dei colpi.
Tutte queste mostruosità hanno portato il protagonista alla scelta di dover
entrare in azione per fermare questa banda di folli, distruggendo una volta
per tutte il macchinario che trasforma i pokémon in concentrati di
malvagità e sottraendo a tutti i membri dell'organizzazione i mostri
affetti da questo morbo.
Ed
il gioco inizia proprio con un bellissimo filmato che vede il ragazzino di
cui sopra infiltrarsi nella base dello Snatch Team per rubare un particolare
marchingegno (che permette di rubare pokémon già
posseduti da altri) e lasciare, come simpatico ricordino della sua
visita, nientepopodimenoché una bella bomba, procurando l'ira ed il
desiderio di vendetta da parte del capo (siamo sicuri che sia proprio lui,
un tipo dall'aria così poco furba, a muovere le fila della storia?) della
malefica organizzazione.
E
qui ha inizio l'avventura, controllando il ragazzino dal cappotto blu e
dall'aria poco rassicurante che ha, almeno per il momento, un Espeon ed un Umbreon
già a livelli piuttosto alti (uno al 25°lv., l'altro al 26°lv.). Direte
voi: "è normale, gli altri pokémon andranno cercati nelle foreste e
poi catturati con le Poké-Ball!". Sbagliato! Nella regione di Oore
innanzitutto esistono pochissime foreste (per di più e per l'appunto un
territorio desertico, dai forti sapori arabeggianti) e poi, sempre per colpa
del Team Snatch, non esistono più pkmn al livello selvatico e questo
ha portato al fatto che non si trovino più sfere-poké in commercio.
I
Pokémon che il protagonista potrà prendere con sé li dovrà rubare ad
altri allenatori, che in genere fanno parte dello Snatch Team.
Non
tutti i pkmn che incontrerete sono però dark, per trovarli avrete bisogno
dell'aiuto di una ragazzina che somiglia molto a Misty, caratterizzata da
particolari poteri psichici che le consentono di entrare in una speciale
comunicazione telepatica con i pkmn. Il vostro primo incontro sarà
tutt'altro che tranquillo, dato che la salverete da dei rapitori in una
delle città che visiterete ad inizio gioco. Da allora vi seguirà quasi in
ogni dove, aiutandovi più volte nel corso dell'avventura, ma non nei
combattimenti, o, perlomeno, non direttamente. Il nostro bel tenebroso
dovrà quindi dire addio alla sua amata solitudine e fare posto sulla sua
motocicletta tamarrona perché d'ora in poi dovrà portar con sé una gentil
donzella.
A
cosa serve la motocicletta? Come si guariscono i Dark Pokémon? Quante
città si visiteranno? Quali sono le altre modalità? Quali pokémon
troveremo? Esiste un pokédex o un telefono cellulare come negli episodi per
GB? La modalità Storia è solo una piccola appendice o una parte a sé
stante?
Piano
con le domande, ragazzi! Saprete tutto tra trenta giorni, quando Pokémon
Colosseum passerà sotto attento giudizio, prima di allora non ho intenzione
di fiatare...
Si
ringrazia per il gioco: Umberto Lazzi.
A
cura di Carlo Terzano.
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Un ragazzino dal fosco passato
ed un'attraente fanciulla dai misteriosi poteri: ecco i protagonisti di
Pokémon Colosseum, nonché del prossimo film d'animazione pokémon!
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Le città della regione di Oore ricordano un po' tutte delle località del Medio Oriente ed anche
loro, come le rispettive controparti di Kanto, di Jotho e di Hoenn, ospitano
Centri Pokémon e Pokémon Shop!
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Ogni tanto il deserto lascerà il posto a delle piccole oasi in cui la
vegetazione è verde e rigogliosa.
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Un Pokémon Dark si riconosce dall'aura violacea che lo circonda.
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Le uniche Sfere Poké che potrete acquistare le troverete da un venditore
errante piuttosto particolare che ve le metterà a caro prezzo!
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Vedete quella barra viola graduata che compare sotto alla vita del dark-pkmn?
Una volta esauritasi il pkmn tornerà alla normalità!
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Un incontro a squadre della mode Colosseum? Chissà...
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