AVETE
MAI GIOCATO AD UN GIOCO TANTO STUPIDO CHE MENTRE LO GIOCAVATE VI
VERGOGNAVATE PER QUELLO CHE STAVATE FACENDO?
A
me, prima
di oggi, in 27 anni di vita spensierata e giocosa, era capitato solo una
volta.
Correva
l'anno 1998 -credo-, l'estate era più calda che mai, la PSX furoreggiava ed
io decisi di affiancarle anche il Nintendo 64, del resto ero cresciuto con
le macchine della casa di Kyoto. Presi un 64-bit di seconda mano al quale
abbinai l'appena uscito Yoshi's Story, memore delle ore ed ore di
divertimento passate giocando al suo illustre predecessore. Quanto
sbagliai... Y'sS era di per sé un gioco veramente infantile, che non
dimostrava neanche l'effettiva potenza del Nintendo 64, ma, dato che l'avevo
appena comprato, decisi almeno di giocarlo a fondo. Secondo errore. E'
infatti brutto ricevere una visita della propria ragazza (ragazza che mi
aveva fatto fare i salti mortali per conquistarla!) mentre si sta giocando
ad un gioco che ha come musica iniziale un gruppo di bambini giapponesi
deficienti che gridano a squarciagola: "Ivecoo, Iveecoooo!!"...
SBAGLIANDO
SI IMPARA...
Da
allora ne e' passata d'acqua sotto i ponti, e con il fluido trasparente se
ne sono andate anche tante altre ragazze, che mi hanno fatto dimenticare, a
poco a poco, quell'imbarazzante ricordo estivo. Ma si sa: a volte la nostra
psiche gioca strani scherzi e così, roba che farebbe impazzire persino
Freud, stamattina, mentre mi scaricavo da internet la demo di Made in
Wario, testando con mano la stupidità enorme del titolo, mi è tornato
tutto in mente, e la voglia di cestinare il tutto è stata tanta...
IN
FONDO E' BASTATO CHIUDERE LA PORTA A CHIAVE...
...E
così ho scongiurato il rischio che la mia attuale ragazza (che comunque
attualmente dovrebbe essere a Milano...) entrasse e mi vedesse impegnato in
una partita a Made in Wario, mentre lo schermo si riempie di colori e
disegni psichedelici e in sottofondo si susseguono rumori incontrollati (ES.:"SWING!
BAM, CLASH! MUUU!YUOOOH!"...).
Made
in Wario è infatti questo: un insieme di vecchi giochi da Amiga e
Commodore riuniti assieme da un collante fuori di testa, estremamente
nipponico e pazzoide.
Sarà
l'idioma giapponese incomprensibile, sarà che le schermate si susseguono
rapidamente mostrando disegni sempre più folli e più brutti, ma all'inizio
il giocatore si ritrova disorientato di fronte ad una bidimensionalità
tanto preoccupante. Eh sì, ho voluto sottolineare che si tratta di
bidimensionalità perché nel gioco non è presente un solo poligono,
l'intero titolo, schermate dei menu incluse, sono infatti old style e
presentano uno stile da disegno infantile, con colori piatti e linee appena
abbozzate ed approssimative.
Il
gioco in sé non è poi male, del resto si viene continuamente buttati da un
giochino ad un altro, giochini vecchi, semplici in cui per vincere a volte
basta premere solamente un bottone od inclinare correttamente lo stick
analogico o la croce direzionale.
L'assurdo
sta invece nella trama che Nintendo ha voluto inserire, che vede Wario ed i
suoi amici impegnati in una specie di festa e si susseguono continuamente
scene assurde e demenziali. All'inizio, per esempio, un normale GBA cade a
terra spento, poi si accende lo schermo, compare la faccia di Wario, e dal
portatile spuntano gambe e mani, ed il giocatore viene risucchiato in una
specie di ascensore aziendale! In un altra scena, invece, Wario ed altri tre
suoi amici si ritrovano a meditare all'interno di un dojo, l'inquadratura si
allarga e si scopre che invece sono seduti sul carapace di altrettante
tartarughe impegnati in una gara di "velocità"!!
"..."
Insomma,
per movimentare l'azione, per aggiungere un po' di pepe ad un gioco che
altrimenti rischierebbe di essere solamente una semplice raccolta di vecchie
glorie (ma infondo questo è e questo rimane!), Nintendo ha quindi tentato
d'inserire una trama che faccia divertire il giocatore puntando unicamente
su immagini esilaranti e demenziali, talmente assurde che spesso vi
chiederete se i programmatori ora saranno stati tutti rinchiusi in una casa
di cura.
Per
il resto il gioco scivola via che è un piacere: si affronta un percorso a
tappe, ogni tappa è un giochino da dieci secondi o su di lì, lo si supera
e si passa al successivo. Un Mario Party senza dadi e con giochi retrò,
che, per la versione GC, può contare su di una salda modalità a quattro
giocatori che potranno sfidarsi senza però partecipare obbligatoriamente
allo stesso gioco.
La
breve demo non mi ha permesso di vedere più di tanto, ma penso che infondo
il succo del gioco sia tutto lì.
UNO
POTEVA BASTARE...
Personalmente
sono convinto che la puntata per GBA potesse benissimo bastare e che il GC
non sia fatto per questo genere di giochi (andiamo, dov'é finita la grafica
foto realistica?!), ma i giapponesi si sa, sono strani, e là difatti sembra
che il gioco sia stato accolto con grande interesse...
A
Marzo la recensione, spero proprio che non tocchi a me...
A
cura di Leonardo Gatto
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t
La scena iniziale: un normale
GBA...
t
...prende vita e spunta fuori un ascensore con la brutta effige di Wario...
t
... ascensore che funge da menu e suddivide i giochi in varie categorie.
t
E' presente anche una libreria in cui custodire i propri record e leggere le
informazioni dei giochi e dei personaggi!
t
Essendo su GC tanto vale allora giocarci in quattro...
t
Quattro giocatori impegnati nel salto alla fune e nel volo di aeroplanini di
carta...
t
Quattro aeroplanini di carta si sfidano in un impegnativo percorso ad
ostacoli...
t
In Giappone sembra ottenere un gran successo... Mah...
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