RECENSIONE
DI: SUMMON NIGHT CRAFT SWORD STORY II
PER
I PATITI DEL GENERE UN SIGNOR GIOCO CHE, PER ORA, PARLA SOLO IN LINGUA
MADRE!
Oramai è d’obbligo,
se non si conosce il mercato videoludico giapponese, non si possono
apprezzare a “pieno” molti giochi. L’esponente di questo genere sono i
cosiddetti J-RPG (Japanese-RPG). Si passa dai più svariati capitoli di Final
Fantasy ai misconosciuti Breath of Fire, Lunar Legend ed
altri remoti giochi che, quasi sempre, non si fanno vedere nel vecchio
continente. La struttura di questi giochi è semplice: esplora, combatti,
sali di livello.
Ma voi penserete: “Ma che
differenza c’è fra un RPG ed un J-RPG?” Beh, la risposta è
tutt’altro che semplice, ma noi possiamo riassumere il tutto in una sola
parola: carisma. Ebbene si, un qualunque RPG non ha il carisma, il fascino,
la storia di un J-RPG sviluppato bene. E con questo, passo ad introdurre il
gioco che dà il titolo a questa recensione: Summon Night Craft Sword
Story II.
La
semplicità condita con la completezza
Summon Night Craft Sword Story II
(SNSII d’ora in poi) narra della strana storia di un ragazzo (o di una
ragazza, dato che il giocatore potrà scegliere se impersonare un ragazzo o
una ragazza) artigiano, che lavora insieme al padre in un piccolo villaggio,
fabbricando armi, armature e altre cose del genere. Il sogno del ragazzo però,
è di diventare un guerriero e di viaggiare per il mondo sgominando le forze
del male (però, che fantasia…). La loro vita scorre tranquilla, finche un
giorno incontrano uno strano essere dalle fattezze da roditore. Insieme a
lui c’è un robot, che è uscito praticamente fuori di testa! Il robot
riesce a percepire strane vibrazioni nell’aria, e sente che il suo padrone
assegnatogli dal fato è da qualche parte molto vicino…
Intanto, il ragazzo sta
facendo una passeggiata con la sua migliore amica, quando, all’improvviso,
sentono delle voci; arrivati in prossimità del robot, il “roditore” si
scaglia contro l’eroe e…
Hack’n’Slash
Questo è il primissimo
combattimento del gioco. D’ora in poi scordatevi i Golden Sun
giocati finora, poiché la meccanica di gioco di SNSII è
completamente diversa. I combattimenti non saranno a turni, ma in tempo
reale. Si combatterà su un fondale in 2D, con il semplicissimo metodo “hack’n’slash”.
In todo, colpisci colpisci e colpisci, come in un combattimento di un
qualsiasi Beat’em’up alla Street Fighter o Dead or Alive.
I comandi di gioco non sono molti (il GBA offre solo 4 pulsanti action ed
una croce direzionale), ma ben strutturati. Con il pulsante A si colpisce.
Premendolo ripetutamente si possono effettuare delle combo. Con il Pulsante
L si cambiano le armi equipaggiate al personaggio (le armi possono variare a
seconda delle loro caratteristiche. Esempio, un ascia sarà potente ma meno
veloce di una spada), mentre con R si cambiano le abilità e/o magie
disponibili, le quali consumeranno dei diamanti, e saranno in numero
limitato. Infine, con B, si utilizzano quest’ultime.
Il
migliore amico dell’uomo
Dopo aver affrontato e vinto
questo combattimento, quel robot si unirà a voi, e diventerà il vostro
migliore amico e compagno di viaggio. Infatti, dopo aver accumulato
esperienza, potrà apprendere diverse nuove magie e potenziamenti per le
vostre armi. Il robottone non sarà mai in campo, ma voi potete chiamarlo
semplicemente scegliendo l’abilità che volete utilizzare (cura, magie di
attacco, magie di difesa, potenziamenti etc…).
A queste abilità si aggiunge
quella principale del personaggio, cioè di trasformarsi in un demone. Così
facendo, avrà più forza fisica, più velocità e maggiore sarà il danno
inflitto.
Nobili
combattimenti
Dimenticatevi combattimenti
esplosivi con fucili al plasma, lanciarazzi o altro del genere. Le armi che
potete utilizzare sono suddivise in 5 categorie: spade, asce, lance,
trivelle e guantoni. Il sistema di realizzazione delle armi in questo gioco
è molto interessante. Esplorando il mondo di SNSII potete trovare
delle armi nascoste in alcuni forzieri, ma non saranno utilizzabili da
subito. Le armi avranno bisogno di essere forgiate nella vostra casa, dove
il vostro amico robot vi aiuterà a costruirle. Prima di forgiarle però
avrete bisogno di alcune pietre, le quali permettono di forgiare armi
diverse a seconda delle loro caratteristiche. Questo sistema rende il titolo
assai interessante, poiché si possono fare molte, moltissime combinazioni
fra armi e pietre. Le prime, però non sono indistruttibili. Avranno un
margine di rottura. Arrivate a questo margine, si romperanno e voi dovrete
forgiarne delle nuove. Le armi si “consumeranno” dopo aver attaccato (1
punto per ogni attacco) o dopo aver bloccato un colpo (se riuscite a
bloccarlo appena vi tocca, le armi non si faranno niente).
In
definitiva
La grafica di SNSII è
molto ma molto bella. Un 2D fantastico, fondali disegnati magicamente e
animazioni molto belle. Il sonoro rende il gioco ancora più coinvolgente,
con le musiche che si adattano ad ogni ambientazione. La longevità è
assicurata, mentre il gameplay non è consigliato a chi non piacciono gli
hack’n’slash, e vogliono un GDR puro stile. A chi invece piacciono
questi giochi, o vuole provare un vero “gioco” deve prenderlo
assolutamente! Unica pecca, la lingua, per ora solo jap. Non è prevista una
conversione né in USA né in Europa, ma se non vi fate spaventare da questo,
è un gioco da avere!
Si
ringrazia per il gioco: Francesco Cauteruccio.
A
cura di Francesco Cauteruccio.
Si
ringrazia per il gioco: Umberto Lazzi
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I primi piani dei personaggi sono stupendi e richiamano molto alla memoria i
manga e gli anime più classici.
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Premendo i dorsali L ed R è possibile scegliere il personaggio portante.
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La grafica è pulita,
scintillante e gradevole e non manca mai di far comparire sul nostro
schermino paesaggi fantasiosi e ricchi di particolari, personaggi inclusi.
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La schermata del combattimento offre uno zoom sul personaggio e sui nemici.
Sopra e sotto le informazioni del caso, facili da capire, anche per chi non
parla giapponese, soprattutto grazie alle comode icone.
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Le animazioni, purtroppo, non sono sempre all'altezza del comparto grafico
generale, ma comunque nulla di grave....
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