RECENSIONE
DI: MARIO VS DK
NINTENDO
TRASPORTA ED EVOLVE NEL XXI SECOLO UN CONCEPT CHE HA FATTO FAVILLE NEI
LONTANI ANNI '80!!
Donkey
Kong è il
capolavoro indiscusso di Shigeru Miyamoto.
Nel lontano 1981, il papà di
Mario muoveva insicuro i suoi primi passi nell'azienda in cui era stato
appena assunto, la Nintendo, appunto. Caratterizzato da una capigliatura
ribelle e da una passione sfrenata per la chitarra, non aveva fatto una buona
impressione ad Hiroshi Yamauchi, l'allora presidente della casa di Kyoto, ma
come negare il favore ad un amico di vecchia data, che l'aveva supplicato
fino al giorno prima di trovare un posto a suo figlio, troppo
"artista" per l'inquadrata mentalità giapponese?!
Miyamoto è dunque, un
"raccomandato", ma grazie a lui l'intera industria dei
videogiochi è arrivata ai livelli attuali e noi possiamo godere di un
numero spropositato di capolavori che altrimenti nessuna altra
mente avrebbe mai potuto partorire. Una
storia che si perde nella notte dei tempi... Ma torniamo a Donkey Kong: quel
grande cassone azzurro che ingombrava le sale giochi di tutto il Giappone,
degli Stati Uniti e persino qualche bar italiano! Allora i più informati
sapevano che i videogiochi da sala si chiamavano "coin-op" (coin
operated: che funzionano con i soldi, insomma...), ma noi, giovani ed
inesperti, ma soprattutto, facilmente impressionabili, li chiamavamo
semplicemente "macchinette" e grazie a questi aggeggi infernali
passavamo i nostri pomeriggi sognando e dilapidando la "paghetta".
"Mi
faccia tre gettoni da 500!" Con questa frase ogni marmocchio si
rivolgeva al barista che, assonnato e annoiato come non mai, forse complice
la calda ora del primo pomeriggio, esaudiva la nostra richiesta mentre sicuramente si domandava cosa ci fosse in
quegli scatoloni dalle forme assurde che potesse attirare tante giovani
menti... Sfondo nero, linee blu e alcuni sprite formati da una quindicina di
pixel a testa... questo era Donkey Kong, o meglio: la formula
alchemica che permise a Nintendo di riscuotere un successo inaspettato in
tutto il mondo, specie negli USA, in cui lo scimmione diventò presto un
mito, tanto da spingere la Warner Bros a muovere causa nei confronti della
Nintendo colpevole, secondo la Warner, appunto, di aver copiato il nome del
gioco dal suo celebre film: King Kong (che a sua volta prese spunto
dal celebre romanzo...). Nintendo fortuitamente vinse la causa (e fu un
bene, perché se l'avesse persa avrebbe dovuto chiudere bottega!) ed aprì i
suoi primi studi negli Stati Uniti: là dove il mercato si era dimostrato
più aperto nei confronti dei suoi prodotti. Le nuove tecnologie
permettevano ora a Miyamoto di creare livelli a scrolling orizzontale e non
più a schermo fisso:adesso il giovane 'Shige' poteva creare un vero mondo
colorato e fantastico, dando sfogo alla sua fantasia. E così fece. Decise
di riutilizzare come personaggio principale il protagonista del coin op di DK
che chiamò Mario, in onore (o forse per via di una non ben nota
somiglianza con la nuova mascotte della Grande Enne...) all'ometto
italo-americano che aveva affittato gli studi alla Nintendo: Mario Segali.
Era così nato Mario Bros., seguito a ruota da Super Mario Bros. e
dall'uscita del NES, ma questa è un'altra storia...
L'IMPORTANZA
DELLA STORIA.
Insomma,
ora potete ben capire quanto Miyamoto sia legato al suo scimmione e quindi
quanto peso rivesta questo Mario vs DK, titolo che si ripropone
spavaldamente di essere il diretto discendente di quel lontano Donkey
Kong.
Quando
Nintendo concesse alla Rareware i diritti per utilizzare DK, i fratelli
Stamper (dirigenti della software house britannica) decisero di dare un
brusco taglio al passato da "cattivo" del simpatico gorilla,
creando un nuovo DK. Come si legge nel libretto di Donkey Kong Country,
infatti, quello che conosciamo noi oggi non è più il vecchio gorilla
scala-grattacieli (in effetti non ci somiglia molto), bensì il
nipote(giocando si viene poi a sapere che era Cranky Kong, il nonno
dell'attuale DK, a rubare la fidanzata a Mario negli anni '80!)! DK, dunque,
è un personaggio tutt'altro che cattivo e avventuroso: alle peripezie dei
videogames preferisce poltrire nella sua casa sull'albero, nascosta nel
cuore della giungla e, se non fosse costretto ad entrare ogni tanto in
azione per via dei malvagi Kremlings, la sua vita sarebbe unicamente votata
a mangiare banane, non disdegnando però alcuni avvenimenti mondani, come i
party, le corse di kart, le partite a tennis o a golf!
Il
potere della pubblicità, però, è in grado di inibire qualunque mente,
specie quella di un gorilla non particolarmente sveglio e così DK, mentre
bel bello poltriva, viene spinto dai poteri oscuri del tubo catodico ad
acquistare dei nuovi giocattolini che riproducono le fattezze di un
idraulico di nostra conoscenza. Recatosi dal suo negoziante di fiducia la
tradica scoperta: tutto esaurito! Che fare? In un momento di follia
l'energico gorilla decide dunque di rubare i pupazzetti direttamente alla
fabbrica, in cui pochi Toad non riescono di certo a fermarlo!
Donkey
Kong un ladro?! Incredibile! Ed ora chi lo fermerà? Ma che domande...
DI
NUOVO ASSIEME, DI NUOVO IN AZIONE!
Mario
vs DK ripropone dunque un concept di gioco molto simile a quello
dell'originale Donkey Kong: impersonando Mario bisognerà inseguire
lo scimmione per funambolici livelli con la speranza di recuperare il
maltolto. Ovviamente non mancano le novità. Ora i livelli si presentano sia
a scrolling orizzontale sia a scrolling verticale e ricordano molto quelli
già visti nei vari Super Mario Bros.. Ci sono però piccole ma
importanti differenze: l'intero titolo, difatti, possiede una forte impronta
"rompicapo" che ne ha rivoluzionato la meccanica di gioco stessa. Per uscire
da un livello, infatti, non basterà più correre da destra a sinistra fino
all'uscita, ma bisogna prima recuperare una gigantesca chiave che
ci permette di aprire la corrispondente porta posta chissà dove. Quando Mario è però in
possesso del suddetto oggetto, non è più in grado di saltare e quindi è
prima d'obbligo creare un percorso che ci guidi in tutta sicurezza alla meta,
azionando, di volta in volta, differenti switches che, facendo comparire dei
blocchi, cambieranno la conformazione del quadro stesso. Se nei primi
livelli avere la meglio dei pochi enigmi presenti è una ragazzata, andando
avanti col gioco le situazioni si complicheranno sempre più e non
mancheranno alcuni punti particolarmente complicati in cui i programmatori
hanno messo in pratica tutta la loro maestria nel level-design.
A
complicare la situazione ci penseranno, inoltre, alcuni ostacoli davvero
insidiosi: precipizi e pozze laviche saranno all'ordine del giorno
accompagnati, inoltre, da diversi nemici che pescano a piene mani
nell'universo Nintendo (dagli Shy Guy ai Twomp!). Fortunatamente Super Mario
è dotato di un comparto di mosse davvero spettacolari -tant'é che
riproduce fedelmente le acrobazie viste in Super Mario 64 ed in Super
Mario Sunshine (sono presenti difatti il salto triplo e la capriola
mortale all'indietro, farciti dalle classiche esclamazioni!)- che lo
salveranno da ogni situazione ostica!
Per
superare le difficoltà, pertanto, occorrerà essere completamente padroni
dell'idraulico italiota anche perché non saranno poche le occasioni in cui
bisognerà calcolare i movimenti al millimetro, pena la morte immediata.
Se
il quadro non fosse abbastanza fosco, prima di accedere al consueto match
con DK, bisognerà portare in salvo i giocattoli recuperati nel corso dello
stage. Anche in questo caso l'elemento rompicapo la fa da padrone e, per
portare a casa i sei "marietti" dovrete affrontare una prova stile
lo storico Lemmings di DMA, nel senso che dovrete preparare un
percorso sicuro per i vostri simulacri o li vedrete immancabilmente
precipitare in qualche burrone che vi eravate dimenticati di tappare!
A
questo punto, quando il vostro cervello sarà fuso e avrete già scagliato
il vostro GBA giù dal terrazzo (o in mare, qualora ci giochiate in
spiaggia!...), avrete accesso al match col gorilla, che differirà
leggermente da livello a livello. In genere, per avere la meglio su DK,
basterà scagliargli addosso dei bidoni della spazzatura (sì, avete letto
bene!)o comunque altri item lanciabili...
Sparsi
per i quadri si trovano differenti pacchi regali che costituiscono
interessanti bonus. Per portarli a casa non sarà sufficiente però
recuperarli: infatti dovrete successivamente partecipare ad un minigioco in
cui quel pestifero di DK tenterà di distruggerveli! Quanto s'é incattivita
la Nintendo...
DONKEY
KONG NEL 2004
Questo
è dunque quanto Mario vs DK ha da offrire. La meccanica di gioco
prende spunto dal coin op originale e crea un gioco a sé stante, che sembra
quasi voler fare il punto di quanto fatto e visto negli ultimi anni, visto
che i richiami agli altri titoli marieschi non si fanno di certo contare
sulle dita! Questa volta siamo di fronte ad un gioco di Mario molto diverso
dal solito: salti, acrobazie e nemici da splattellare non mancano, ma i
macchiavellici enigmi sono segno evidente di quanto tempo sia passato da Super
Mario Bros. Potremmo quasi definire questo titolo come "platform di
nuova generazione", poiché unisce un genere classico ad enigmi degni
dei rompicapo. Il design dei livelli è ottimo e sorprendente ed i punti
più ostici sembrano essere stati studiati a fondo e con cura. Nessun enigma
è insuperabile ma molti, spesso celando una soluzione talmente semplice
quanto impensabile, vi faranno perdere la calma più di una volta, per poi
farvi scappare una risatina quando ne capirete il funzionamento. La
longevità è inoltre ben calibrata e, se nei primi quadri è come se una
mano invisibile vi aiutasse passo dopo passo, proseguendo la situazione
diventerà sempre più caotica ma voi, nel contempo, avrete anche racimolato
la giusta dose di esperienza. Parlando del motore del gioco e quindi
dell'aspetto meramente tecnico della valutazione, Mario vs DK offre
una grafica pulita e dettagliata, condita da animazioni impeccabili.
L'intero titolo è legato al mondo dei giocattoli e così tutto ha un
aspetto plasticoso ed asettico: scenari, nemici e persino il nostro Mario,
che, per via dei vari riflessi sul suo corpo, appare quasi come un pupazzo!
Gradevolissime
le musiche che accompagnano i livelli, anche se non presentano nessun tema
degno di nota e i vari suoni FX (le vocine di Mario sono simpaticissime!).
Per
quanto riguarda la giocabilità, invece, il discorso si fa più complesso.
Non è un gioco adatto a tutti, ma solo agli amanti dei piattaforma con una
buona dose di pazienza. Molti, difatti, alla terza morte nel medesimo punto
potrebbero gettare la spugna, mentre Mario vs DK è indirizzato a
quell'utenza che si lasci incantare e desiderosa di portare a termine la
nuova avventura di Mario.
Dal
canto suo, il titolo sotto esame stupisce soprattutto per la varietà delle
situazioni in cui il giocatore si ritrova catapultato. Se da un lato la
meccanica di gioco sfiora quella classica dei piattaforma e quella dei
rompicapo senza mai entrare troppo nel dettaglio in nessuno dei casi,
dall'altro muta di continuo, di livello in livello, proponendo in alcuni
casi semplici enigmi, oppure interminabili scalate a scrolling verticale, o
labirinti di liane in cui è d'obbligo non sbagliare neppure un salto!
Terminare un quadro raccogliendo ogni "marietto", risolvendo tutti
gli enigmi e portando con sé la chiave per il giusto sentiero diverrà una
sfida sempre più appassionante ed appagante. Io sono stato letteralmente
rapito da questo delirante concept, collezionando sei ore di gioco
ininterrotto, ma ho visto anche qualche mio amico non riuscire a trovarci
nulla di ché.
Per
quanto non rappresenti un gioco di Mario a sé, ma solo un'evoluzione, un
remake migliorato sotto ogni aspetto di un vecchio capolavoro, ogni
nintendista lo amerà e vi trascorrerà assieme il prossimo autunno.
A
cura di Carlo
Terzano.
Si
ringrazia per il gioco: Umberto Lazzi
|
I
fotogrammi iniziali, realizzati con grafica "stile Game Cube" sono
talmente carini che sarebbe stato un crimine non farveli vedere!
t
Donkey sta comodamente guardando la TV nella sua accogliente casetta
sull'albero, quando...
t
...La pubblicità
mostra il filmato galeotto: i nuovi giocattoli di Mario fanno gola a tutti e
lo scimmione se ne innamora in un istante!
t
Trovando il tutto esaurito in ogni negozio di giocattoli decide dunque di...
t
...Rubare i "marietti" direttamente dalla fabbrica!!
t
...Spetterà allora al vero Super Mario recuperare il maltolto e dare una
lezione al gorilla! Go! Go! Mario!
t
Ogni volta che recupererete i pacchi sparsi per i livelli dovrete però
salvarli dalle grinfie di DK o finiranno spiaccicati!
t
Quando concluderete uno scontro con Donkey, apparirà un fotogramma molto
carino che immortala l'avvenimento! Magari il GBA avesse una grafica simile,
eh?
t
Ogni match con DK cambia a seconda del luogo. Alcuni saranno veramente
difficili!
t
Se questo insieme di piattaforme vi sembra intricato sappiate che non è
nulla paragonato agli ultimi livelli!
t
Molte delle vecchio conoscenze arrivano direttamente da Super Mario Bros.2.
t
Spesso, riportare i "marietti" a casa vi farà impazzire. Non in
questo caso...
|