I nomi delle saghe famose che mancano ancora all'appello sull'ammiraglia 

Nintendo sono ormai pochi: da un lato, quello delle Third Parties, 

ci sono Castlevania e Duke Nukem (assenti tutt'ora) e dall'altro, 

quello delle esclusive, troviamo Pilotwings e Donkey Kong. E' di 

quest'ultimo che, in questa anteprima, vi parleremo. Donkey Kong è 

forse tra i personaggi con la storia più travagliata tra quelli Made 

in Nintendo. Dopo essere stato antagonista, preda, eroe di una serie 

senza eguali su SNES e impacciato scimmione in un non troppo 

convincente episodio su N64, l’allegro primate si dà alla musica. 

A chi questo possa apparire come un duo poco azzeccato possiamo 

subito replicare ricordando che in tutti gli episodi dello scimmione, ma 

soprattutto nell'ultimo per N64,la musica è stata di grande rilievo;

vuoi per la realizzazione in sé (indimenticabile il tema principale di 

Donkey Kong Country), vuoi per l'importanza all'interno del gioco. 
Quindi, nessuno sarebbe mai stato più azzeccato di lui tra i personaggi 

Nintendo per il gioco in questione. L'altra genialata della casa di Kyoto 
riguardante questo titolo è il fatto di averlo affidato  

nientepopodimenoché a Namco, software house già esperta nel campo dei 

giochi musicali. 
Perché si, nonostante la prima impressione, Donkey Konga non ha proprio 

nulla da invidiare ai giochi musicale della prima categoria: al joypad 

normale del Cubo sarà sostituito, nelle sessioni di gioco, un bongo in 

scala da malmenare di santa ragione e lo stile non sembra proprio essere 

inferiore a quello dei vari simili che hanno visto la luce su Dreamcast. 

IL RITRMO DELLA GIUNGLA!
Il gioco consiste, in poche parole, in un’esibizione musicale: dopo aver 

scelto un brano che più vi garba tra quelli disponibili (credetemi, sono 

davvero tanti, dalle musiche di giochi Nintendo a classici 

latino-americani come Labamba) sullo schermo appare il vostro "spartito" 

da interpretare a dovere. 

Cerchi gialli indicano un colpo sul bongo sinistro, cerchi rossi sul destro, 

bianchi un battito di mani, sfondo rosa significa invece il dover accanirsi su

entrambi i bonghi. 
Se la linea è tirata,invece, significa che il gioco vi vuole esecutori di un rullo, 

un po’ come quelli che di domenica fate negli stadi. 
Il divertimento, come capirete, è assicurato, sia in singolo, in cui a sessioni di 

gioco normali si alternano fasi platform ancora un po’ misteriose 

(sotto giochi? Bonus?), sia in multiplayer, in cui a ogni giocatore andrà uno 

spartito diverso (pur nello stesso brano) che alla fine si concretizza in un vero 

concerto tra suonatori di bongo (i vicini ringrazieranno!). 
In definitiva, Donkey Konga non sarà solo il classico gioco musicale (anche 

perché uno tale, a mio avviso, ancora non esiste) ma uno spasso senza 

confronti che trasformerà la vostra combriccola di amici in band musicale e 

la vostra cameretta in piccola giungla Nintendosa!

A cura di: Philipp Daraio.