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Ultimo aggiornamento: 31-12-06.

 

 

 

 

 

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n.

 

 

 

 

 

EVOLUZIONE DEL TERRITORIO

Tutto scorre…

 

Eraclito

Per la farfalla che si posa sulla quercia, questa appare immobile ed eterna come il mondo. Nella sua effimera esistenza di pochi giorni non potrà apprezzarne il secolare ciclo vitale.

Così a noi, semplici comparse sulla scena terrestre di una tragedia che si consuma in meno di un secolo, niente appare più solido, fisso e proverbialmente rassicurante della "terra sotto i piedi".

La nostra fugace apparizione non ci consente di percepire il divenire evolutivo del pianeta, il suo pulsare vitale, le titaniche trasformazioni che si attuano in tempi che per valutare dovremmo nascere e morire migliaia di milioni di volte.

Possiamo però eseguire l'esperimento mentale di trasferirci nell'etere, padroni delle leggi del tempo e dello spazio, ad osservare la Terra, riavvolgere il film della sua storia e riproiettarlo dall'inizio.

Evoluzione della Terra

La scienza, se non il regista di quel film, ci offre gli elementi per immaginarne i favolosi scenari.

Vedremmo il globo terracqueo apparire e scomparire dietro evanescenti cortine di gas, catene montuose innalzarsi ed esaurirsi spianate dall'erosione, coni vulcanici sorgere dal nulla a formare nuove terre e continenti interi andare alla deriva, urtarsi, frantumarsi o sparire inghiottiti dalle fosse oceaniche.

Ad un certo punto la scenografia diverrebbe a noi più familiare quando da astruse morfologie continentali vedremmo configurarsi l'America in fuga dall'Africa attraverso l'Atlantico in espansione, la grande Asia tamponata dal continente indiano salito a gran velocità dal freddo Antartide e quando dal mare compreso tra l'Africa e l'Europa vedremmo affiorare terre in forma di stretta penisola.

A questo punto vale però la pena andare in moviola, "zoomare" su questo mare e vedere al rallentatore cosa succede.

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